PESHAWAR – E’ finita in tragedia, per uno stupido quanto pericoloso rituale, una festa di matrimonio in Pakistan, dove spesso si celebrano le nozze a colpi di cannone. E così nel villaggio di Kraz, a 130 chilometri da Peshawar, dove si svolgeva il banchetto in onore dei due sposi sono morte ventidue persone: il proiettile del mortaio invece di tracciare la sua traiettoria in cielo è infatti esploso in mezzo agli invitati, uccidendo quattordici bambini e sette donne, tra le quali la sposta.

Secondo le prime indagini della polizia, il proiettile era stato caricato a rovescio, non riuscendo così a fuoriuscire e deflagrando. Nella regione di Orak Zai, dove si trova il villaggio della strage, pare sia usuale che a ogni festa di matrimonio che si rispetti si concluda con gli invitati che sparano in aria per augurare felicità agli sposi. A Kraz, l’imprudenza e l’eccesso hanno bagnato di sangue la festa: uno degli invitati non solo non si è accontentato come gli altri di un fucile, ma utilizzato un mortaio senza averne conoscenza del suo funzionamento.