Primo tempo di paura con molti gol sbagliati dagli africani, poi in dieci i tedeschi vincono 2-0 col Camerun e passano agli ottavi, ancora a segno Klose capocannoniere con 5 gol.

Quando sembra che stia per crollare, la Germania risponde sempre presente. E’ stato così anche anche con il Camerun, nella partita che ha dato gli ottavi di finale agli uomini di Voeller e il biglietto per il ritorno a casa a quelli di Schaefer. Una partita che non passerà alla storia per la qualità del gioco, ma solo per la quantità industriale di cartellini gialli (ben sedici, dei quali quattro relativi ai due espulsi) usciti dal taschino dell’arbitro Lopez Nieto. Ottusamente autoritario, ma almeno con lo stesso metro per entrambe le squadre. Per il resto onore al carattere dei tedeschi, in inferiorità numerica per 40 minuti, e alla straordinaria vena di Miroslav Klose, a segno per la quinta volta in questi Mondiali. Ancora di testa, ancora su assist di Ballack. Non solo: Klose, sempre più uomo copertina della manifestazione, ha anche fatto l’assist per il primo gol di Klose. In attesa del gioco, Voeller può godersi qualche giorno di tranquillità.


La Germania inizia come al solito con il freno a mano tirato, anche se non si capisce fino a che punto sia una scelta. In ogni caso al 9’ Klose offre una bella palla a Ballack lanciato in corsa: il sinistro dell’eroe tedesco delle qualificazioni è però altissimo. Tre minuti dopo la difesa tedesca incomincia a mostrare tutti i suoi limiti: Olembe pressa Linke, che rinvia male, sui piedi di Eto’o. Pronta palla filtrante per lo stesso Olembe, che si è buttato nello spazio e si ritrova solissimo davanti a Kahn. Olembe ha tutto il tempo per finta e controfinta, ma Kahn non va per terra e lo ipnotizza, facendosi tirare addosso.


Il Camerun domina, mentre i tedeschi cercano un Klose isolatissimo, per niente assistito dal peggior Jancker possibile (quello che nella stagione 2001-2002 ha segnato zero gol, per intenderci). Tanti episodi di nervosismo, mani in faccia e dintorni, davanti a un Lopez Nieto autoritario ma per niente autorevole, che tira fuori cartellini con una facilità spaventosa. Al 26’ altro brivido per Kahn: punizione bomba di Wome, respinta del portierone, e quasi-autogol dell’incerto Metzelder. Al 28’ è Geremi, battendo una punizione dalla sinistra, a mettere sulla testa del capitano Song un pallone perfetto: quasi incredulo per l’assenza di marcature Song mette a lato, sia pure di pochi centimetri. Tre minuti dopo Mboma viene fermato davanti a Kahn per un fuorigioco inesistente.


Insomma, un assedio. Che la Germania prova a rompere al 36’ con una punizione di Ziege, che Alioum mette in angolo. Ma al 40’ arriva un’altra mazzata per i tedeschi: Eto’o va via in velocità sulla tre quarti, con un doppio passo dei suoi, e Ramelow lo stende. Ammonizione, la seconda per lui nella partita, ed espulsione. Il primo tempo termina fra scaramucce, ammonizioni sparacchiate da Lopez Nieto (la seconda di Ramelow era comunque giustificata), e una timida reazione tedesca: al 44’ Schneider crossa dalla destra e trova la testa di Klose. Palla alta. Fine primo tempo, con un espulso e sette ammoniti in una partita solo nervosa ma certo non cattiva.


Voeller lascia negli spogliatoi Jancker e butta nella mischia Bode, dimostrando una volta di più di essere un generale fortunato. Perché al 5’ Klose lotta come un leone a centrocampo, conquista palla, la difende dall’assalto di Tachato e la serve con il contagiri a Bode, che si inserisce fra Song e Geremi e di sinistro, in diagonale, mette in gol.


La storia (limitiamoci a quella del calcio) insegna che nel momento del bisogno i tedeschi sanno fare gruppo come nessuno al mondo. E la storia si ripete. L’arrembante Camerun del primo tempo, nonostante la superiorità numerica non riesce a effettuare un tiro in porta nella ripresa fino al 28’, nonostante la virtuale eliminazione, considerando le notizie che arrivano da Eire-Arabia. Ma il tiro del 28’ è di quelli veri: punizione di Geremi dalla destra e colpo di testa di Lauren, che schiaccia per terra un pallone che poi va a incocciare il palo alla sinistra di Kahn. Sul rimbalzo Mboma prova il tap in, ma Kahn si fa trovare pronto.


Potrebbe essere il preludio a un assalto finale, ma al 32’ l’arbitro spegne gli ardori dei campioni d’Africa (in campo all’inizio c’erano dieci undicesimi della squadra campione) espellendo Suffo, dopo averlo ammonito per la seconda volta per fallo su Ballack. Decisione giusta, considerando il metro complessivo.


Due minuti dopo la Germania chiude la partita con la sua arma letale, Miroslav Klose. Hamann mette in azione sulla destra Ballack, che crossa alla sua maniera per Klose. Solo davanti ad Alioum, il capocannoniere del Mondiale sale di nuovo in cielo e mette la palla sul palo lontano. Nel finale Ballck di testa ha la palla del tre a zero, ma il portiere del Camerun è bravo. Due a zero. Il Camerun torna a casa, come al solito recriminando. La Germania va avanti, come al solito facendo paura anche quando non entusiasma.

Saluti Romani
Daniele - IRRIDUCIBILI