Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 11
  1. #1
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    07 Apr 2009
    Messaggi
    9,779
     Likes dati
    1
     Like avuti
    0
    Mentioned
    7 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito FMI: Deficit all'1,5% nel 2002

    Roma, 187
    Fmi: Italia, rapporto tra deficit e Pil 1,25-1,5% nel 2002

    Il rapporto tra deficit e pil dell'Italia sarà quest'anno tra l'1,25% e l'1,5%. E' quanto stima il Fondo monetario internazionale, a conclusione della missione in Italia.
    "Ma stimiamo - ha detto Carlo Cottarelli - che sarà un po' più vicino all'1,5%". Per il Fondo il deficit crescerà per la congiuntura e per l'andamento di alcune poste del bilancio come la spesa sanitaria". (Red)

  2. #2
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    07 Apr 2009
    Messaggi
    9,779
     Likes dati
    1
     Like avuti
    0
    Mentioned
    7 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Fmi, serve sforzo elevato per pareggio bilancio in 2003

    "Per conseguire il pareggio di bilancio nel 2003 bisognerà fare uno sforzo elevato". E' quanto ha detto Carlo Cottarelli, capo delegazione del Fmi, ricordando che già dal prossimo anno dovrebbe partire il programma di taglio delle tasse del governo. (Red)

    Scondo voi per "sforzo elevato" intendono dire che si abbasseranno le tasse nel 2003?

  3. #3
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    07 Apr 2009
    Messaggi
    9,779
     Likes dati
    1
     Like avuti
    0
    Mentioned
    7 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Ma tremonti, al solito, e' ottimista

    Roma, 20:06
    Tremonti: raggiungeremo obiettivi Ue, deficit 0,5% Pil

    Il ministro dell'economia Giulio Tremonti ha affermato che l'Italia centrerà gli obiettivi europei in materia di deficit. "Non prevedo sforamenti" ha dichiarato Tremonti, confermando che il Governo tenderà all'obiettivo di un deficit pari allo 0,5 per cento del Pil e "cercherà di farlo comunque". (Red)





    Infatti:

    Sole: Italia, crescita più lenta


    Nel Dpef il Governo potrebbe abbassare la stima sul Pil 2002 dal 2,3% all'1,7-1,9%. Il rapporto deficit -Pil salirebbe allo 0,7%. Pareggio confermato nel 2003.
    di Dino Pesole

    Crescita 2002 che potrebbe scendere dal 2,3 in un range tra l'1,7 e l'1,9 per cento; deficit dallo 0,5 nei dintorni dello 0,7%, che potrebbe salire allo 0,9% del Pil (nel caso in cui a fine anno la crescita non superasse l'1,5%) e contestuale conferma del pareggio di bilancio nel 2003; primo modulo della riforma Irpef a vantaggio dei redditi medio-bassi per un ammontare compreso tra i 5,16 e i 7,75 miliardi di euro sui complessivi 21-23 miliardi di euro (40-45 mila miliardi di lire) dell'intera riforma fiscale; concordato preventivo triennale per le piccole e medie imprese da collegare con gli studi di settore. Comincia a prendere corpo lo scenario macroeconomico e la panoramica degli interventi programmatici del prossimo Dpef, in vista della prima illustrazione alle parti sociali prevista per il 18 giugno, e della successiva approvazione da parte del Consiglio dei ministri, attesa per il 27 o 28 giugno. Il dato sulla crescita è ancora suscettibile di ulteriori ritocchi, e la decisione finale in materia sarà presa direttamente da Tremonti a ridosso del varo del Dpef. Non è escluso che il ministro decida di mantenere fermo l'«obiettivo politico» (2,3%), presentando contemporaneamente il nuovo scenario quale emerge dalle tendenze in atto. Il Governo conferma in ogni caso che non vi sarà alcuna manovra bis di tipo tradizionale. Si punta sul rigido controllo dei flussi di cassa, sul patto di stabilità interno potenziato dal decreto anti-sprechi nella sanità, in attesa di definire il quadro degli interventi da inserire nella Finanziaria che verrà approvata a fine settembre. L'ipotesi, circolata ieri, si un possibile intervento del Governo per "sospendere" la copertura del Servizio sanitario nazionale per i redditi medio-alti non trova conferma, mentre pare certo che sia in corso una riflessione per rivedere la deducibilità fiscale delle assicurazioni sanitarie integrative. Nessuna indicazione emerge al momento sull'entità della manovra 2003. Il quadro dei "tendenziali" sarà più chiaro tra qualche settimana, e dunque nel Dpef vi sarà l'indicazione dell'intervento correttivo richiesto. Per il resto, il Governo punta su un Dpef «fortemente orientato» allo sviluppo e alle riforme. In primo luogo, il fisco. Si sta ragionando, al ministero dell'Economia, sull'entità degli sgravi 2003. Il primo modulo dell'Irpef interesserà i redditi medio-bassi. L'ammontare delle risorse che il Governo intende mettere in campo - secondo quanto ha annunciato ieri il ministro Giulio Tremonti nel corso dell'incontro con i sindacati - è articolato su tre scenari: 5,515 miliardi di euro (10mila miliardi di vecchie lire), 6,46 miliardi di euro (12.500 in lire), 7,75 miliardi di euro (15mila miliardi di lire). La cifra esatta, insieme alla definizione degli scaglioni, sarà indicata in funzione delle risorse disponibili. Si comincerà, con ogni probabilità, introducendo l'aliquota del 23 per cento. Scomparirà in tal modo l'aliquota del 18% (le altre aliquote restano... ndr) , con una «no tax area» che sarà collocata a quota 10.329 euro (circa 20 milioni di lire). Contestualmente, l'aliquota del 24% scenderà di un punto. All'interno di questo quadro, resta confermato che saranno le nuove deduzioni ad assicurare a regime il rispetto del principio costituzionale della progressività del prelievo. «Questa - ha commentato Tremonti - è la più grande riduzione Irpef mai fatta». Da qui l'invito ai sindacati a «compiere un lavoro comune» e a formulare le loro proposte all'interno dei tre possibili scenari. Con questi paletti: area di esenzione per i primi 10mila euro; due aliquote Irpef a regime del 23% (per i redditi fino a 100mila euro) e 33%, oltre tale soglia; il rispetto delle indicazioni del vertice europeo di Barcellona, che chiedono riduzioni fiscali a partire dai redditi più bassi. Dal prossimo 1° gennaio, l'aliquota Irpeg scenderà poi, con ogni probabilità, dal 36 al 35 per cento. Nel Dpef vi dovrebbe essere l'accenno esplicito all'individuazione delle necessarie risorse per il taglio, già previsto dalla Finanziaria di due anni fa. L'altra novità riguarda le piccole e medie imprese. Già dal 2003, di pari passo con il potenziamento degli studi di settore, si darà vita al concordato preventivo triennale e al regime semplificato per gli obblighi documentali, secondo quanto espressamente previsto dal ddl delega all'esame del Senato. «No a manovre correttive, sì a riforme strutturali che consentano di tagliare la spesa, portare il bilancio in pareggio e ridurre le tasse», fa intanto sapere il capo economista di Confindustria, Giampaolo Galli al termine dell'incontro con la delegazione del Fondo monetario internazionale. La preoccupazione è che «rischiano di non esservi le risorse per iniziare la riduzione delle tasse nella Finanziaria del 2003».


    Crescita 2002: previsioni a confronto

    Prometeia (marzo 2002) 1,3
    Ref. Irs(aprile 2002) 1,0
    Isae(aprile 2002) 1,5
    Ue (aprile 2002) 1,4
    Ocse(aprile 2002) 1,5
    Governo(giugno 2002) 1,7-1,9 era il 2,3% nel DPEF il 3% nel programma invece il 4%

  4. #4
    brescianofobo
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Bergamo, Italy
    Messaggi
    138,931
     Likes dati
    3,226
     Like avuti
    13,036
    Mentioned
    2608 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito

    ragazzi, entro il 20 giugno si pagano le tasse.

    Poi finalmente sapremo che il buco del 2002 E' MOSTRUOSO. Tra Tremonti e crisi economica le imprese non verseranno un cacchio, anzi, molte chiederanno rimborsi fiscali.

    Voglio proprio vedere cosa si inventa Tremonti per nascondere i dati. Dirà che hanno tutti approfittato della scadenza del 20 luglio. Poi darà i dati del buco a ferragosto, quando la gente è al mare e non ha proprio voglia di pensare al deficit pubblico...

    Certo che la sostituzione dell'aliquota del 18% con quella del 23% è proprio un bel modo di abbassare le tasse

  5. #5
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    26,592
     Likes dati
    13
     Like avuti
    68
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by brunik
    ragazzi, entro il 20 giugno si pagano le tasse.

    Poi finalmente sapremo che il buco del 2002 E' MOSTRUOSO. Tra Tremonti e crisi economica le imprese non verseranno un cacchio, anzi, molte chiederanno rimborsi fiscali.

    Voglio proprio vedere cosa si inventa Tremonti per nascondere i dati. Dirà che hanno tutti approfittato della scadenza del 20 luglio. Poi darà i dati del buco a ferragosto, quando la gente è al mare e non ha proprio voglia di pensare al deficit pubblico...

    Certo che la sostituzione dell'aliquota del 18% con quella del 23% è proprio un bel modo di abbassare le tasse

    Allora aspettiamo il 20 luglio ....
    Se fossi intelligente capirei che i comunisti sono brave persone... Per fortuna sono una testa di cazzo e me ne vanto!

  6. #6
    brescianofobo
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Bergamo, Italy
    Messaggi
    138,931
     Likes dati
    3,226
     Like avuti
    13,036
    Mentioned
    2608 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Malik



    Allora aspettiamo il 20 luglio ....

    Anche gli anni scorsi si poteva pagare entro il 20 luglio con una piccola maggiorazione, ma questo Tremo si dimenticherà di dirlo. Scommettiamo?

  7. #7
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    26,592
     Likes dati
    13
     Like avuti
    68
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by brunik



    Anche gli anni scorsi si poteva pagare entro il 20 luglio con una piccola maggiorazione, ma questo Tremo si dimenticherà di dirlo. Scommettiamo?

    Con lo 0,40 sei contento?
    Se fossi intelligente capirei che i comunisti sono brave persone... Per fortuna sono una testa di cazzo e me ne vanto!

  8. #8
    brescianofobo
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Bergamo, Italy
    Messaggi
    138,931
     Likes dati
    3,226
     Like avuti
    13,036
    Mentioned
    2608 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Malik



    Con lo 0,40 sei contento?
    Bravo, Malik, fai progressi. Finalmente di vedo preparato su qualcosa.

  9. #9
    Registered User
    Data Registrazione
    10 Mar 2002
    Messaggi
    1,685
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: FMI: Deficit all'1,5% nel 2002

    Originally posted by Ago
    Roma, 187
    Fmi: Italia, rapporto tra deficit e Pil 1,25-1,5% nel 2002

    Il rapporto tra deficit e pil dell'Italia sarà quest'anno tra l'1,25% e l'1,5%. E' quanto stima il Fondo monetario internazionale, a conclusione della missione in Italia.
    "Ma stimiamo - ha detto Carlo Cottarelli - che sarà un po' più vicino all'1,5%". Per il Fondo il deficit crescerà per la congiuntura e per l'andamento di alcune poste del bilancio come la spesa sanitaria". (Red)

    Dal servizio del TG1 di stasera "gli esperti del FMI promuovono l'azione del Governo italiano, anche se invitano a fare di piu' sulla strada delle riforme".

    ............NO COMMENT

  10. #10
    Hanno assassinato Calipari
    Data Registrazione
    09 Mar 2002
    Località
    "Il programma YURI il programma"
    Messaggi
    69,193
     Likes dati
    0
     Like avuti
    4
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by brunik
    ragazzi, entro il 20 giugno si pagano le tasse.

    Poi finalmente sapremo che il buco del 2002 E' MOSTRUOSO. Tra Tremonti e crisi economica le imprese non verseranno un cacchio, anzi, molte chiederanno rimborsi fiscali.

    Voglio proprio vedere cosa si inventa Tremonti per nascondere i dati. Dirà che hanno tutti approfittato della scadenza del 20 luglio. Poi darà i dati del buco a ferragosto, quando la gente è al mare e non ha proprio voglia di pensare al deficit pubblico...

    Certo che la sostituzione dell'aliquota del 18% con quella del 23% è proprio un bel modo di abbassare le tasse
    A me sembra che non ci sia nulla di divertente. Quel buco dovremo pagarlo noi. Spero solo NON con le ricette del FMI, organismo internazionale bancario non democratico e non democraticamente sovranazionale. Insomma, altro che ticket.

 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Deficit USA
    Di Ragioniamo! nel forum Politica Estera
    Risposte: 19
    Ultimo Messaggio: 15-03-07, 15:20
  2. Deficit al 4%!
    Di salerno69 nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 31-03-06, 16:37
  3. E il deficit è a posto.
    Di UgoDePayens nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 01-03-05, 22:40
  4. abi:deficit/pil al 2,9
    Di Silvioleo nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 14-07-04, 21:50
  5. Deficit al 2%
    Di ago nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 30-09-02, 13:14

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito