Domenica 16 giugno nelle piazze italiane
PARTE LA CAMPAGNA
ITALIA DA SALVARE
Italia Nostra annuncia la mobilitazione nazionale
per la tutela delle ricchezze naturali e culturali del nostro Paese
Una mobilitazione nazionale per difendere il patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese da chi vorrebbe sacrificarlo all’immediato profitto economico. Italia Nostra scende in piazza domenica 16 giugno, a partire dalle 11, per informare i cittadini e suonare un campanello d’allarme. L’iniziativa “Italia da Salvare” getta luce sul nuovo capitolo della devastazione ambientale e culturale in corso in Italia: una radiografia delle norme approvate nell’ultimo anno evidenzia infatti 31 clamorose emergenze.
In nome della “libertà” è stato concesso spazio di manovra ai prevaricatori di sempre: si vogliono premiare gli imprenditori che hanno inquinato rispetto a quelli che hanno rispettato l’ambiente, si consente la caccia nei parchi, si svende il patrimonio mobile e immobile dello Stato per fare cassa, si autorizza la cementificazione delle rive dei fiumi e dei laghi. Si cancellano insomma tutte le regole faticosamente poste a tutela del Paese e dei suoi abitanti. Italia Nostra teme una nuova stagione di distruzioni e saccheggi e avverte: attenzione alle false libertà.
“Italia da Salvare” è anche il titolo della petizione al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, proprio da domenica prossima, i cittadini saranno invitati a sottoscrivere di persona e on line sul sito www.italianostra.org. “È un documento – rileva Gianfranco Amendola, consigliere di Italia Nostra – che esprime la nostra preoccupazione per lo scardinamento delle tutele sull’ambiente e sui beni culturali italiani operato dagli Esecutivi degli ultimi anni. Il Governo attuale, tuttavia, ha raggiunto livelli di imprudenza allarmanti. Italia Nostra si appella al Presidente Ciampi, garante della legalità costituzionale e custode dell’identità nazionale, perché intervenga a tutela dei valori costituzionali della salute (art. 32) e della difesa del patrimonio storico, artistico e ambientale della nazione (art.9)”.
Svincolata da qualsiasi affiliazione partitica, l’iniziativa si svolgerà in più di 100 piazze italiane: sui banchetti di Italia Nostra, oltre alla petizione da firmare, i cittadini troveranno il documento formato tabloid nel quale s’individuano 31 atti della legislatura in corso che secondo Italia Nostra smantellano il sistema delle tutele ambientali e culturali. com
“Si ha l’impressione – evidenzia Nicola Caracciolo, vicepresidente di Italia Nostra – che lo Stato, spesso imitato anche dagli enti locali, tenda oggi a vedere nella difesa ambientale e nelle tutela del patrimonio storico quasi un lusso e un impaccio all’unico concreto obiettivo di chi governa: la crescita della produzione e dei consumi. Non può però dirsi civile un Paese che, in nome del profitto a breve termine, rinunzia a salvaguardare antichi e sacri paesaggi, la straordinaria bellezza dei nostri centri storici e dei monumenti naturali”.
http://www.italianostra.org/ItaliaDa...omunicato.html
"Il decreto taglia-deficit rappresenta una minaccia per il patrimonio dello Stato: il problema non sta solo nelle proprietà dei beni stessi, ma anche nella loro individuazione e futura gestione". Risponde Roberto della Seta, portavoce nazionale di Legambiente alle dichiarazioni del Ministro Matteoli sul decreto tagli-deficit. "Non ci sono mezzi termini per definire un provvedimento del genere. – continua Della Seta - Una legge al servizio del Ministro Tremonti che non tiene in alcuna considerazione la corretta gestione e la valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale dell'Italia. La spaccatura tra Sgarbi e Urbani e l'emendamento proposto dagli ambientalisti trasformato in ordine del giorno dal senatore Vizzini, testimoniano le preoccupazioni da una parte e il rifiuto, da parte della maggioranza, di volere mettere al sicuro i nostri gioielli. Pur essendo trasferibili anche i beni demaniali, in molti casi parti essenziali del nostro paesaggio, non è prevista alcuna intesa con il Dicastero interessato (BAC) neppure quando le parti del demanio trasferito dovessero costituire beni paesaggistici. Altrettanto accadrà per il Ministero dell'Ambiente e del Territorio per i beni che rientrano sotto le competenze del Ministro Matteoli, o perché ricadono in aree protette o perché riguardano zone di interesse naturalistico, come le foreste demaniali. È un provvedimento pericoloso nella misura in cui attribuisce ogni potere al Ministero dell'Economia, facendo dei nostri gioielli merce da bancarella".
http://www.legambiente.com