15.06.2002
Il governatore Fazio: "Respingere la xenofobia, l'immigrazione è positiva per l'economia"
di red.int.
VERONA - «Respingere gli atteggiamenti xenofobi» nei confronti dei lavoratori stranieri in Italia: a chiederlo è il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio. «Le immigrazioni - ha detto Fazio - possono fornire un apporto positivo all'economia e alla società, correggendo le negative tendenze demografiche». All'università di Verona, dove ha ricevuto la laurea ad honorem in economia bancaria, il governatore ha sottolineato come «a chi viene in Italia per lavorare occorre presentare un nucleo condiviso di valori, di diritti, di doveri, di lealtà costituzionale verso lo Stato e su questi va chiesta un'adesione piena». Secondo il governatore inoltre le energie imprenditoriali «non possono andare disperse per insufficienza dell'offerta del lavoro locale», ma devono essere valorizzate «laddove vi è abbondanza di lavoratori in cerca di occupazione». È quello che sta già avvenendo nei paesi dell'Europa-centro orientale e nei Balcani ed è quello che dovrebbe accadere anche in Italia, in particolare nel Mezzogiorno, dove sbarcano ogni giorno centinaia di immigrati. Proprio ieri duecento extracomunitari, di nazionalità tunisina e magrebina, sono sbarcati tra Pantelleria, Marettimo e Mazara del Vallo. I centri di accoglienza siciliani hanno ormai superato il limite di saturazione dei posti e gli immigrati dovranno essere trasferiti nei centri di accoglienza dislocati in Puglia e in Calabria. La situazione diventa sempre più difficile anche per le forze di polizia che sono chiamate a svolgere un compito al di sopra delle loro possibilità materiali. L'ultima massiccia ondata di sbarchi ha infatti provocato la protesta degli agenti, che adesso chiedono l'intervento del ministero dell'Interno. I sindacati di polizia Siulp e Anip hanno chiesto infatti al ministro Scajola «l'istituzione di una task force che si occupi solo ed esclusivamente degli immigrati». Il sottosegretario all'Interno, Antonio D'Alì, ha annunciato intanto l'apertura, entro alcuni mesi, a Trapani, di due nuove centri per affrontare l'emergenza.
da www.unita.it