Germania all'attacco sui conti: "L'Italia ci danneggia"


Berlino teme che le difficoltà dei partner europei a raggiungere il pareggio di bilancio possano indurre la Bce ad alzare i tassi, soffocando la timida ripresa dell'economia tedesca


BERLINO – La Germania sarà anche il grande malato d’Europa, ma non ci sta proprio a veder sfumare i timidi segnali di ripresa della sua economia per “colpa” dei problemi altrui. Nell’imminenza del vertice Ecofin di Madrid - che dovrà sdoganare il documento sugli orientamenti di politica economica con gli impegni sui deficit pubblici dei vari paesi – i tedeschi puntano il dito contro Italia, Francia e Portogallo che stanno incontrando serie difficoltà a mantenersi in linea con gli obiettivi indicati nel Patto di Stabilità e Crescita. In particolare, sembra difficilmente raggiungibile il pareggio di bilancio entro il 2003-2004. Ad affermarlo è una fonte del governo tedesco che ha ribadito la posizione di Berlino: "Tutti i Paesi-membri devono attenersi agli impegni presi" e ha indicato per la Francia uno sforamento a fine anno del deficit pari al 2,6% del Pil. "L'Italia - ha detto la fonte - non è nella stessa situazione della Francia ma ci attendiamo che il deficit del Paese peggiori nella seconda metà dell'anno". Di fatto i tedeschi temono che il mancato rispetto degli impegni da parte dei partner europei possa indurre la Banca centrale europea a alzare i tassi di interesse, danneggiando in questo modo l'economia tedesca.


(17 GIUGNO 2002, ORE 14:00)


Ecco perchè è importante difendersi con una federazione tra popoli in europa.Ecco perchè diventano importanti i sistemi macroregionali.Adesso è chiaro che conta Bruxelles,roma è finita.