Il ballo del senegal non finisce più

[Daniele (POL)]

Svezia sconfitta 2-1 da due gol di Camara, la seconda alla fine del primo tempo supplementare. Scandinavi in lacrime: clamoroso palo di Svensson. Ai quarti gli africani contro la vincente di Giappone-Turchia.

Danzano i giocatori del Senegal, e con loro dieci milioni di persone che affollano le strade di Dakar. Unica africana a superare il primo turno, il Senegal approda ai quarti di finale battendo la Svezia al termine di una gara spettacolare, risolta all'ultimo minuto del primo tempo supplementare dal golden gol di Henri Camara, diventato l'eroe di un intero popolo. Grande amarezza tra gli scandinavi, che lasciano il mondiale tra gli applausi e recriminano per la sfortuna, presentatasi sotto forma di un palo che in quello stesso supplementare che risulterà loro fatale respinge una conclusione di Anders Svensson. Palo che finirà per beffarli due volte, visto che anche nel gol decisivo il pallone finirà in porta dopo averlo colpito. Il Senegal si presenta in formazione assai meno rimaneggiata del previsto: Metsu ha fatto pretattica, annunciando alla vigilia gli infortuni di Cissé e Coly che invece sono regolarmente in campo: uniche assenze (obbligate), quelle degli squalificati Diao e Fadiga. Viceversa, la Svezia deve fare i conti con un forfait imprevisto: quello di Fredrick Ljungberg, che non ha recuperato dall¹infortunio muscolare che già l'aveva costretto a saltare la gara contro l¹Argentina e priva i due commissari tecnici del suo importante contributo a centrocampo. Partenza aggressiva degli svedesi, già al tiro dopo 2 minuti con Linderoth e vicinissima al gol 60 secondi dopo con uno schema studiato in allenamento: Anders Svensson batte a sorpresa una punizione sulla destra per Mellberg, il cui diagonale viene intercettato di piede da Sylva; dal lato opposto, Magnus Svensson ha l'opportunità di ribattere a porta vuota, ma sbaglia incredibilmente la mira. Gli scandinavi pressano l'avversario fino alla sua trequarti: all'8' Alexandersson conquista un pallone sulla destra e mette al centro per Larsson, anticipato da un'uscita un po' goffa ma efficace di Sylva che rilancia il contropiede, non finalizzato da Thiaw su passaggio in verticale di Bouba Diop.

La Svezia continua a premere e all'11' passa in vantaggio su azione di calcio d¹angolo: dalla bandierina calcia Anders Svensson per Larsson, che svetta di testa sul primo palo anticipando l¹uscita del portiere: per l'attaccante del Celtic, si tratta del terzo gol in quattro gare, ancora contro una squadra africana (le altre due reti le aveva segnate alla Nigeria). La reazione del Senegal non si fa attendere e al 14' Diouf (il capocannoniere delle qualificazioni, ancora a secco in questo Mondiale) reclama per un contatto in area con Jakobson, giudicato regolare dall'arbitro. Al 23' Alexandersson è costretto ad uscire per un colpo alla testa fortuito ricevuto da Daf: il centrocampista rientra solo 5 minuti dopo, con una vistosa fasciatura. La squadra di Metsu sfrutta la provvisoria superiorità numerica e mette alle corde l'avversario, trascinata dal suo centravanti incontenibile per la retroguardia scandinava: al 25' si beve in dribbling Mellberg prima di mettere al centro per Bouba Diop che anticipa Hedman e pareggia, l'arbitro però annulla per un fuorigioco molto dubbio. Ma la pressione continua, gli svedesi sono in chiara difficoltà sui palloni bassi e patiscono le accelerazioni di Henri Camara (un passato nel Bologna) sul lato destro, coadiuvato da Coly che si sgancia spesso e volentieri. L'arma in più è comunque Diouf, che al 34¹ manda in visibilio il pubblico giapponese con un "numero" in area svedese: tunnel a Linderoth e diagonale che Magnus Svensson riesce a deviare in angolo con la punta del piede. Il pareggio è nell'aria e arriva, meritatissimo, al 36': c'è ancora lo zampino di Diouf nel passaggio in orizzontale a Camara, che dal limite dell'area effettua un dribbling su Mjallby e lascia partire un gran diagonale rasoterra terminato nell'angolo destro di Hedman. Galvanizzato dal gol, il Senegal potrebbe dilagare ma al 39' Diouf pecca di egoismo: dopo un altro doppio dribbling su Mellberg (in evidente difficoltà) e Jakobson, il centravanti calcia altissimo invece di servire sulla destra il liberissimo Bouba Diop. Un minuto dopo, ancora un'occasione per gli africani con un cross da sinistra di Faye per Camara che di testa manca il bis da buona posizione. Solo nel finale del primo tempo la Svezia rompe l'assedio con una punizione di Anders Svensson, che riprova il colpaccio riuscitogli contro l¹Argentina ma non sorprende Sylva.

L'intervallo arriva provvidenziale per Tommy Soderberg e Lars Lagerback, la coppia di commissari tecnici svedesi che hanno il tempo di riordinare le idee, studiando nuove contromisure per arginare Diouf e compagni. Nella ripresa gli scandinavi riprovano la partenza-sprint, rendendosi pericoloso dopo appena 18 secondi con un¹iniziativa di anders Svensson, neutralizzata dal portiere. Al 6¹ è Allback, fino a quel momento poco incisivo, a rendersi pericoloso con un sinistro al volo su traversone di Alexandersson, anche questa volta però Sylva non si fa sorprendere. All'11' un malinteso tra Lucic ed Hedman per poco non provoca la frittata in area svedese, Thiaw però non ne approfitta. Un minuto dopo, Svensson calcia a lato da buona posizione su sponda di Allback. Subito dopo, l'ex barese lascia il posto ad Andreas Andersson, un altro con un passato nel nostro campionato (giocò qualche mese nel Milan 1997-98). Poco dopo, cambia anche Metsu rimpiazzando l¹infortunato Malik Diop con Beye. Il Senegal abbassa il ritmo, nel timore di un crollo nel finale come contro l'Uruguay, ma gli svedesi, privi della fantasia di Ljungberg, sono piuttosto prevedibili e di affidano unicamente ai lanci lunghi dei centrocampisti. Su uno di questi, al 26', Andersson calcia nettamente a lato da buona posizione, dopo una sponda di Larsson. I due CT svedesi provano a osare di più, inserendo un altro attaccante (la promessa dell¹Ajax Ibrahimovic, al debutto mondiale) al posto di Alexandersson. Il nuovo entrato si fa subito notare, liberandosi con due finte prima di Coly e poi di Cissé, ma non si avvede della presenza sulla sinistra del liberissimo Larsson e rovina tutto, cercando la conclusione personale da posizione molto decentrata. E' ancora lui ad avere una buona opportunità al 42', quando non aggancia un cross di Anders Svensson anche perché ingannato da una finta di Lucic: la difesa del Senegal si salva e rilancia in contropiede, lanciato da Camara per Diouf anticipato molto bene da Mjallby. Gli africani chiudono all'attacco ma non riescono a schiodare il pareggio prima della fine dei 90¹ regolamentari.
Nei supplementari ricomincia lo spettacolo, mancato nella ripresa dopo il brillantissimo primo tempo. Il copione è ancora una volta lo stesso: buona partenza degli svedesi, pericolosi dopo un minuto e mezzo con Ibrahimovic e soprattutto al 5' con una prodezza si Anders Svensson, il migliore dei suoi: approfittando di una corta respinta di Coly su Ibrahimovic, il centrocampista compie una veronica in area che inganna Diatta e di destro coglie in pieno il palo, con Sylva nettamente fuori causa. Ma il Senegal ha ancora energie da spendere e, dopo l'ennesimo numero di Diouf ai danni del sempre più frastornato Mellberg, segna il gol-qualificazione a un minuto dal termine del primo tempo supplementare ancora con Camara, che riceve un colpo di tacco da Bouba Diop e supera Hedman con una conclusione dal limite che colpisce il palo prima di entrare in porta. Per il Senegal e tutta l'Africa il sogno può continuare.

Saluti Romani
Daniele - IRRIDUCIBILI

[Nirvana]

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CERTE VOLTE COLPIRE MALE LA PALLA E' MEGLIO

[demian]

e pensare ce la svezia ha colpito un palo clamoroso poco prima....

cmq i senegalesi sono una forza....
troppo simpatici per uscire....