Golden gol di Ahn. L'arbitraggio di Moreno tutto a favore dei padroni di casa: Buffon para un rigore ad Ahn, Totti espulso dopo una simulazione inesistente e annullato per fuorigioco che non c'era un gol a Tommasi.

Fuori con rabbia, tra mille polemiche per un arbitraggio che definire scandaloso è un eufemismo. L¹Italia esce dal Mondiale a tre minuti dai calci di rigore, perdendo 2-1 contro la Corea al termine di una partita dominata a lungo, riagguantata dai nostri avversari a 120 secondi dal 90' e condizionata pesantemente dalle decisioni del signor Byron Moreno, arbitro ecuadoregno che agli azzurri ne ha combinate di tutti i colori, regalando ai padroni di casa un rigore dopo appena 3 minuti e lasciando i nostri in 10 nel momento decisivo, con una seconda ammonizione a Totti quantomeno affrettata.
A regalare il successo ai nostri avversari, oltre al direttore di gara, il golden-gol del perugino Ahn, che ha mandato in visibilio un'intera nazione. Come annunciato, Del Piero gioca dall¹inizio accanto a Vieri, con Totti trequartista; in difesa Cannavaro è squalificato, Nesta non recupera e Trapattoni cambia modulo tornando allo schieramento a quattro, con Maldini spostato al centro accanto al debuttante Iuliano e Panucci e Coco sulle fasce.

Tutto confermato rispetto alle previsioni nella Corea del Sud, con l'aggressivo 3-4-3 caro al suo commissario tecnico Gus Hiddink, modulo già adottato quattro anni fa con l'Olanda. I timori della vigilia sull¹arbitraggio sembrano trovare conferma sin dalle prime battute, quando Moreno ammonisce Coco dopo 2 minuti per un intervento su Park non cattivo né intenzionale ed un minuto dopo assegna un rigore alla Corea per una trattenuta di Panucci a Seol: usando questo metro di valutazione, di tiri dal dischetto se ne vedrebbero venti a partita. Buffon riesce a superarsi, neutralizzando la conclusione di Ahn alla sua destra. Scampato il pericolo, gli azzurri cominciano a giocare e al 10' cominciano a farsi vedere dalle parti dell¹area avversaria con Vieri, che raccoglie un'apertura di Tommasi e di sinistro spedisce in diagonale fuori di un metro.

Al 14' Zanetti conquista un pallone a centrocampo e mette in mezzo per Del Piero, sul quale Choi commette fallo: la punizione dal limite di Totti, decentrata sulla sinistra, viene respinta dalla barriera. Ma la pressione degli azzurri è costante e al 18' arriva il gol del meritato vantaggio su azione di calcio d'angolo propiziata da Totti: è lui stesso a calciare dalla bandierina per Vieri, che interviene di testa sul primo palo in anticipo su Hong superando il portiere e ammutolendo lo stadio. Al 21' altra ammonizione ingiusta per l¹Italia: destinatario Totti, che riceve il giallo dopo un contrasto di gioco regolare con Kim. Famosa per la velocità del suo gioco, la squadra di Hiddink appare come bloccata e non va al di là si uno sterile fraseggio a centrocampo, che nel primo tempo produce un unico pericolo al 35' quando Ahn, ricevuto il pallone da Song, si libera in area di Iuliano con una finta ma calcia nettamente fuori in diagonale. Due minuti dopo gli azzurri hanno tra i piedi il pallone del raddoppio, con un'azione combinata di marca romanista Totti-Tommasi: giunto al limite dell'area, il capitano giallorosso restituisce il pallone al compagno sul quale il portiere Lee compie un'autentica prodezza, deviandogli la conclusione ravvicinata; il pallone resta in gioco e ad evitare il peggio ai padroni di casa c¹è il rinvio di Choi a mezzo metro dalla linea di porta.

Nel finale della prima frazione, con l¹Italia momentaneamente in 10 per l'uscita dal campo di Coco (vittima di un colpo fortuito di Yoo che gli fa perdere molto sangue dall'arcata sopraccigliare), si rivede Ahn che impegna a terra Buffon con un rasoterra dalla media distanza. Coreani più aggressivi nella ripresa, anche sul piano fisico: al 4' Del Piero riceve una gomitata da Kim dopo un intervento irregolare, nessuno della terna arbitrale si accorge di nulla. Arbitro e guardalinee protagonisti in negativo anche al 6¹, quando uno spiovente a centroarea di Panucci viene intercettato in area coreana con un braccio da Seol ma l'azione viene lasciata proseguire. Il pallone arriva ad Ahn, che subisce un intervento irregolare da Iuliano al limite della nostra area: punizione toccata dallo stesso attaccante perugino per Yoo, che conclude sulla barriera. Gli azzurri non rinunciano ad attaccare e all'11' un traversone lungo di Zambrotta dalla destra viene colpito al volo di sinistro da Del Piero che trova sulla traiettoria la schiena di Choi. Altra punizione dal limite per i nostri avversari al 13', originata da un fallo di Coco su Park: il tiro di Ahn scavalca la barriera ma anche la traversa.

Trapattoni opera il primo cambio dopo un'ora di gioco, inserendo Gattuso al posto di Del Piero; l¹Italia è sempre pericolosa, soprattutto sulla fascia destra dove è ancora Zambrotta a creare scompiglio in area al 20', sei minuti prima di dover lasciare il campo per un guaio muscolare, rimpiazzato da Di Livio. Due cambi anche da parte di Hiddink, nel tentativo di alzare il ritmo come nelle gare precedenti, ma gli attacchi della sua squadra non impensieriscono la nostra difesa e nel giro di tre minuti sono gli azzurri ad avere per due volte l'occasione di chiudere la partita con Vieri. Al 28' riceve un lancio in profondità di Zanetti, galoppa per una trentina di metri ma calcia fuori, non avvedendosi della presenza di Totti alla sua sinistra; alla mezz'ora tenta un pallonetto in area, sempre su passaggio di Zanetti, alzando la mira di pochissimo. Aumentano gli spazi per l¹Italia, ancora una volta pericolosa in contropiede al 33': Totti si libera di un avversario in dribbling e appena dentro l'area viene cinturato da Hwang, ovviamente si prosegue anche stavolta, con Trapattoni che sbraita in panchina. Un minuto dopo, mischia in area azzurra con Maldini che riesce ad anticipare Lee Chun Soo: il pallone non si allontana e il tiro di Seol viene respinto in qualche modo.
Il numero 9 sudcoreano riesce a rifarsi a due minuti dal termine, approfittando dell¹unico errore della nostra difesa in tutta la partita: Iuliano non intercetta un traversone dalla destra e Panucci scivola nel tentativo di anticipare l¹attaccante, che indovina l¹angolo dove Buffon non può arrivare.

La reazione dell'Italia non si fa attendere e al 44' Vieri sbaglia la più clamorosa delle occasioni del 2-1, calciando incredibilmente alto un traversone di Tommasi da sinistra a pochi metri dalla porta. Gli schemi sono saltati e prima del 90¹ anche la Corea ha l'opportunità di segnare con il nuovo entrato Cha Doo-Ri, figlio di quel Cha Bum-Kun che viene ricordato come il più grande calciatore sudcoreano di ogni epoca: la sua rovesciata in area è precisa ma centrale e termina tra le braccia di Buffon, spalancando le porte ai supplementari.

Nel prolungamento si vede una Corea caricata a molla dall'insperato pareggio nel finale e dall¹entusiasmo del suo pubblico, che sogna la clamorosa impresa. Al 10' Park viene messo giù da Maldini in posizione centrale, a una ventina di metri dalla porta; Hwang si incarica del tiro e Buffon si supera, deviando l'insidiosissimo rasoterra diretto nell'angolo basso alla sua sinistra. Tre minuti dopo, un'altra decisione arbitrale che farà discutere a lungo: Totti cade in arera dopo un contatto con Song, Moreno ravvisa una simulazione e lo espelle per somma di ammonizioni. Decisione assurda perché il contatto c'è stato, anche se il coreano ha toccato prima il pallone. Ridotti in inferiorità numerica, nel secondo tempo supplementare gli azzurri non rinunciano a contrattaccare e al 5' Tommasi viene fermato per un fuorigioco inesistente quando ormai si trova a tu per tu col portiere, liberato da un passaggio smarcante di Vieri; al 7¹ è Gattuso ad andare vicinissimo al gol con una splendida azione personale sulla destra, conclusa da un diagonale sul quale Lee Woon-Jae deve superarsi per la deviazione in angolo.

Sembra inevitabile che si arrivi ai calci di rigore, ma ancora una volta sono i nostri avversari a trovare il guizzo vincente nel finale: l'uomo decisivo è proprio l'"italiano" Ahn, che fa dimenticare ai suoi tifosi il rigore sbagliato realizzando di testa a tre minuti dalla fine il golden-gol che ci condanna tra le polemiche.

Saluti Romani
Daniele - IRRIDUCIBILI