Volete qualche numero su prebende, cadreghe e dintorni dei carrozzoni italioti da noi mantenuti? Giusto per incazzarsi ancora un po', stasera tra pochi minuti la nuova inchiesta settimanale di Report su Raitre.
CATTIVI CONSIGLI
In onda domenica 22 ottobre alle 21.30
Eni, Enel, Alitalia, Anas, Ferrovie dello Stato, Sviluppo Italia sono le grandi aziende pubbliche che dovrebbero far funzionare i servizi nel nostro Paese e sviluppare attività.
Nei loro Consigli d’Amministrazione siedono manager noti e ben retribuiti che in genere vengono sostituiti quando cambia il governo. Il numero minimo di consiglieri previsto per far funzionare un Cda sarebbe di 3, ma alle Poste sono 11 così come per Fincantieri. La Rai ne ha 9, il Poligrafico dello stato 10, Alitalia e Ferrovie 5. All’Eni i consiglieri sono 12 e all’Enel 9.
I Cda costano tanto,anche perché ogni azienda a sua volta ha delle società controllate e cosí i consiglieri aumentano: 111 per le Poste, 197 per la Rai, 165 per l’Enel e addirittura 316 per le Ferrovie. Il Cda dell’Enel, per esempio, costa dai 3 ai 15 milioni di euro ogni anno, dipende dalle liquidazioni che vengono elargite ai grandi manager. L’anno scorso l’ex amministratore delegato Paolo Scaroni se n’è andato con 5 milioni 997 mila e 675 euro ed anche l’amministratore delegato di Ferrovie, Elio Catania, è stato liquidato con più di 5 milioni di euro.
Alitalia è in passivo ma l’amministratore delegato, Giancarlo Cimoli prende 2 milioni e 800.000 euro l'anno,quattro volte lo stipendio dell'amministratore delegato di KLM e il triplo rispetto a quello di British Airways, due compagnie che hanno bilanci in utile.
Siamo il paese d’Europa con i manager e gli amministratori più pagati ma ai buoni stipendi non sempre corrispondono buoni risultati. Cos'è per esempio Sviluppo Italia? Cosa fa e quali cifre manovra? Cosa succede nei consigli d'amministrazione di Anas?