Leggendo l'ultimo numero di Punto Informatico apprendo due notizie orribili, provenienti l'una dall'italietta, l'altra, per fare le cose in grande, direttamente dall'URSE. Novità? no, purtroppo la pericolosa routine...
-------------------------------------------------------------------------------
Internet è un pericolo per i minori
Lo afferma il leghista Fiorello Provera, presidente della commissione Affari Esteri del Senato, che chiede Tolleranza Zero per i reati contro i più piccoli
30/09/02 - News - Roma - "Internet, a causa del numero crescente di utenti, dell'anonimato che offre e della sua facilità d'uso, costituisce una fonte di pericolo per i minori". Con queste parole il presidente della commissione Affari Esteri del Senato, il leghista Fiorello Provera, nelle scorse ore ha fatto saltare sulla sedia i tecnici del settore.
Anzitutto viene contestata a Provera l'affermazione sull'anonimato, una possibilità che online è sempre più complesso inseguire e che richiede un notevole know-how delle cose della rete. Ma viene anche contestata la relazione tra il crescente numero di utenti e il pericolo per i minori che, in rete, è statisticamente pressoché nullo rispetto ai pericoli che corrono fuori da internet.
Le tesi di Provera hanno un forte impatto perché è il presentatore al Consiglio d'Europea di un rapporto che analizza pedofilia e sfruttamento sessuale dei minori e che non a caso si dilunga sugli abusi "offline", quelli del traffico di bambini dai paesi poveri, del loro sfruttamento anche in Europa e via dicendo.
Su internet Provera sembra avere le idee chiare, con l'affermazione che i siti pedopornografici si sviluppano indisturbati sul web e che le chat-line vanno tenute d'occhio perché sono "luoghi ad alto rischio per i minori".
-------------------------------------------------------------------------------
L'Europa opta per la censura su internet
La convenzione contro il cybercrimine, già contestata, si arricchisce del divieto di pubblicare siti antisemiti, razzisti o xenofobi. Più facile chiudere che dialogare
30/09/02 - News - Roma - La contestata Convenzione europea sul Cybercrimine, quella che estende i poteri di polizia e di indagine e armonizza le attività inquirenti tra i diversi paesi in tema di crimine informatico con un occhio particolare sulla pornografia infantile, offre ora il fianco a nuove critiche in materia di censura.
Come ampiamente previsto, l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, che raccoglie gli stati della UE, la Turchia e altri 17 paesi europei non appartenenti all'Unione, ha votato un protocollo di "tolleranza zero" verso quei siti che contengono e pubblicano materiali considerati razzisti, antisemiti oppure xenofobi.
La nuova mossa censoria, che sembra sottolineare l'incapacità di destrutturare le folli tesi degli autori di quei siti, tende a rendere illegali contenuti che sulla rete non hanno fatto altro che moltiplicarsi negli ultimi anni. Vista la difficoltà di impedire la circolazione delle idee in rete, a molti non appare ancora chiaro quale sia il senso "di governo" nella determinazione appena assunta.
Il protocollo non è in sé già operativo in quanto, per esserlo, dovrà essere approvato dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa: da questo organismo dipenderà il "passaggio" del protocollo ai singoli paesi per la sua ratifica.
A giustificare la posizione del muro-contro-muro ci ha pensato il relatore spagnolo Ignasi Guardans, secondo cui di siti razzisti "oggi ce ne sono circa 4mila, 2500 dei quali negli USA". Proprio gli USA sono stati più volte accusati di eccessiva liberalità nello scegliere di non perseguire quei siti, protetti dal Primo Emendamento della Costituzione americana, quello sulla libertà di espressione. Sarà interessante studiare proprio la reazione degli USA al protocollo, visto che gli States hanno già deciso di aderire alla Convenzione sul Cybercrime nel suo complesso e che una forte polemica è già in corso proprio su questo punto.
-------------------------------------------------------------------------------
Ora posso dormire tranquillo: qualcuno vigila su di me