Musica

[ddrunkabilly]

Meno male che Iannone ha adottato uno stile di canto un po' più sporco, prima le parti vocali pulite erano inascoltabili.

Lo stile dell'album riprende quello di Disperato amore...alcune canzoni molto melodiche altre piu' sporche ma non cambia di molto,anche la voce di iannone
Ottimo disco anche se alcune cose non mi hanno convinto molto,tipo l'inutile traccia di pianoforte,il coro finale ne "Il mio nome " (funzionera' dal vivo ma su disco e' imbarazzante) un po troppa retorica spiccia nei testi
Per il resto bel lavoro,riamangono i numeri uno anche se i bei tempi di Fronte dell'essere sono andati

[Orla]

Io lo uso scherzosamente, anche se immagino che un nazionalsocialista degli anni Trenta o Quaranta definirebbe di sicuro tutta la musica leggera e jazz da allora in poi con quel termine, se non con il più generico musica degenerata (Entartete Musik) che comprendeva anche la classica opera di compositori di origine ebraica e la moderna dodecafonica ed atonale.

In generale il termine SM, come l'eufemistico analogo italiano ritmi sincopati, serviva per indicare la musica negra (Negermusik) come appunto jazz e blues: il fatto che spesso compositori, esecutori, discografici eccetera in America fossero bianchi di chiare origini ebraiche chiudeva il cerchio dell'estraneità, dell'inferiorità culturale di tali forme d'arte agli occhi del III Reich.

Dette musiche non si potevano eseguire in pubblico e non si potevano detenerne registrazioni o ascoltarle sulle frequenze di emittenti, ovviamente straniere, che in tempo di guerra era reato di per se.

grazie, mi pareva strano aver perso un pezzo così specifico di storia della musica

[Orla]

[phlegma]

bella

molto sincopata

[Genuato]

Lo stile dell'album riprende quello di Disperato amore...alcune canzoni molto melodiche altre piu' sporche ma non cambia di molto,anche la voce di iannone
Ottimo disco anche se alcune cose non mi hanno convinto molto,tipo l'inutile traccia di pianoforte,il coro finale ne "Il mio nome " (funzionera' dal vivo ma su disco e' imbarazzante) un po troppa retorica spiccia nei testi
Per il resto bel lavoro,riamangono i numeri uno anche se i bei tempi di Fronte dell'essere sono andati

Non essendo tutto sommato il mio genere a livello prettamente musicale, li ho sì sempre ascoltati, ma piuttosto distrattamente. A spizzichi e bocconi, diciamo. Se me lo dici, mi fido.

[phlegma]

Io lo uso scherzosamente, anche se immagino che un nazionalsocialista degli anni Trenta o Quaranta definirebbe di sicuro tutta la musica leggera e jazz da allora in poi con quel termine, se non con il più generico musica degenerata (Entartete Musik) che comprendeva anche la classica opera di compositori di origine ebraica e la moderna dodecafonica ed atonale.

In generale il termine SM, come l'eufemistico analogo italiano ritmi sincopati, serviva per indicare la musica negra (Negermusik) come appunto jazz e blues: il fatto che spesso compositori, esecutori, discografici eccetera in America fossero bianchi di chiare origini ebraiche chiudeva il cerchio dell'estraneità, dell'inferiorità culturale di tali forme d'arte agli occhi del III Reich.

Dette musiche non si potevano eseguire in pubblico e non si potevano detenerne registrazioni o ascoltarle sulle frequenze di emittenti, ovviamente straniere, che in tempo di guerra era reato di per se.

anni fa lessi un pezzo in cui era scritto che Varg Vikernes aveva avuto un'illuminazione: ma cacchio, si disse più o meno , tutto quello che ho fatto viene in fondo dal rock che è roba da negri, bisogna cambiare (questo era il senso, non ricord le parole esatte)...

adesso non so che genere affronti (seguivo il suo a volte delirante canale youtube)

[Genuato]

anni fa lessi un pezzo in cui era scritto che Varg Vikernes aveva avuto un'illuminazione: ma cacchio, si disse più o meno , tutto quello che ho fatto viene in fondo dal rock che è roba da negri, bisogna cambiare (questo era il senso, non ricord le parole esatte)...

adesso non so che genere affronti (seguivo il suo a volte delirante canale youtube)

Vero. Da un paio di album è tornato a fare elettronica-ambient, ma la qualità è un po' meh. In realtà solo ogni tanto si ricorda per caso di essere un musicista, ma è un'altra storia.

[Fallen]

anni fa lessi un pezzo in cui era scritto che Varg Vikernes aveva avuto un'illuminazione: ma cacchio, si disse più o meno , tutto quello che ho fatto viene in fondo dal rock che è roba da negri, bisogna cambiare (questo era il senso, non ricord le parole esatte)...

adesso non so che genere affronti (seguivo il suo a volte delirante canale youtube)

<<Discutendo sulla cultura metal, una cultura di rock’n’roll, Varg VIkernes si concentra sull’essenza oscura che è alla sua base, sulla decadenza della “musica forte”. Sulla decadenza del “Black Metal” stesso, sulle radici Negroidi di tutto il rock’n’roll. Ha ragione?
Ha ragione, sicuramente. Cos’è il Black Metal se non la musica dei tempi oscuri, la musica dell’Età del Ferro? Il periodo interbellico e quello postbellico del XX secolo rappresenta l’epoca della distruzione finale dell’ordine tradizionale ed il trionfo del nichilismo. L’epoca
che il pensatore tedesco Ernst Junger chiamò l’avvicinamento al “punto zero” della storia. La distruzione della Tradizione, l’apertura delle porte del Chaos, l’entrata nell’epoca del crepuscolo stanno cambiando anche noi. Accettiamo l’oscurità come un esame iniziatico,
sfidiamo il demoniaco e ci mettiamo maschere demoniache noi stessi, come i nostri antenati facevano prima del Solstizio della Notte Universale.

...

La nuova musica deriva da toni alti e ritmi bassi per cercare di superare i concetti stessi di ritmo e di suono chiaro. Non è una coincidenza che il Black Metal Originale è musica aritmica, il suo sound originale “raw” è un rumore ambient di chitarra, dove anche le battute creano aritmici “muri di suono”. Il ritmo, che è la misura alla base della musica convenzionale, nel Black Metal può essere accelerato così tanto che le stesse vibrazioni si trasformano in un’onda sonora. L’iperdinamico Black Metal ed il Ronzio aritmico partono da poli diversi ma portano allo stesso modo la musica ad essere puro tono, ad essere un suono primitivo ed elementare.
Andare oltre delle frequenze estremamente basse ed estremamente alte è un tentativo di superare la naturale percezione umana del suono. Questo presentarsi in una veste demoniaca non è solo metaforica, attraverso le maschere, ma anche fisica, attraverso l’immersione in un tono inumano. La musica della morte, il Death Metal, il Dark Ambient e il Drone Doom, e più di tutte il Black Metal, si trovano nella sfera di ciò che Renè Guenon definiva come “infraumano”.>>

fonte: IL PATTO D’ACCIAIO (CONFERENZA 2016, Kiev) – COSA SIGNIFICA LA MUSICA IN UN’EPOCA DIFFICILE - Sviatoslav Vyshynsky, dottore in FIlosofia
PDF - IL PATTO D’ACCIAIO (CONFERENZA 2016, Kiev) – COSA SIGNIFICA LA MUSICA IN UN’EPOCA DIFFICILE - Sviatoslav Vyshynsky, dottore in FIlosofia

[Triangolo nero]

Io lo uso scherzosamente, anche se immagino che un nazionalsocialista degli anni Trenta o Quaranta definirebbe di sicuro tutta la musica leggera e jazz da allora in poi con quel termine, se non con il più generico musica degenerata (Entartete Musik) che comprendeva anche la classica opera di compositori di origine ebraica e la moderna dodecafonica ed atonale.

(...)

Pure qualche nazionalsocialista del terzo millennio la definirebbe "musica degenerata".

Robaccia da "whigger" oltre che da nigger.

[Grubach-Kléber]

Non puoi fermare un ballo negro