Due scuole di pensiero a confronto... Interventismo o Liberismo?
Ciao.
Due scuole di pensiero a confronto... Interventismo o Liberismo?
Ciao.
Se vuoi amarmi, amami per null'altro che l'amore stesso.
Non dire mai " io l'amo per il suo sorriso, il volto, il modo di parlare " perchè queste cose col tempo possono cambiare, o cambiare per te.
nè l'uno, nè l'altro. dipende dal momento, dalle esigenze.
Keynes
né l'uno né l'altro smith scirveva nel 700Originally posted by Alberich
nè l'uno, nè l'altro. dipende dal momento, dalle esigenze.
keynes è per certi aspetti imprescindibile anche per i nipotini di alfred marshall
Rothbard
Keynes segna molte delle basi dell'analisi economica moderna, per quanto riguarda le soluzioni l'interventismo è giusto in situazioni come la Grande Depressione o il secondo dopoguerra, quando si deve spezzare il circolo vizioso e le forze private non ne hanno i mezzi, poi però quando la società è in grado di andare avanti con le sue gambe, i consumi sono decollati ed è nata un'industria privata, perpetuare l'assistenza da parte dello Stato significa solo fare danni (a parte i noti casi di fallimento del metcato, come grandi opere pubbliche, infrastrutture ecc) . quindi dire che il liberismo fa danni adducendo esempi come Paesi del Terzo Mondo dove effettivamente l'Fmi ha toppato è un grave errore: noi siamo in sityazioni ben diverse e da noi assistenza vuol dire freno allo sviluppo, così come l'Fmi non può agire ideologicamente applicando sempre la stessa ricetta, come se l'Argentina fosse l'Olanda ed avesse bisogno di meno Stato, è il contrario.
Ragionamento del tutto condivisibile...
Aggiungerei però che lo stato nelle economie più solide deve adoperarsi per ritirare il proprio raggio d'azione lasciando nuovi mercati all'iniziativa privata, ma sono dell'opinione comunque, che una seria presenza di regolamentazione, almeno in determinati settori, sia indispensabile...
Buonanotte.
Se vuoi amarmi, amami per null'altro che l'amore stesso.
Non dire mai " io l'amo per il suo sorriso, il volto, il modo di parlare " perchè queste cose col tempo possono cambiare, o cambiare per te.
Ragionamento per niente condivisibile
Riporto un illuminante frase dell'ex presidente repubblicano Hoover (non esente da colpe, per carità...) in merito al "New Deal" "Se gli adepti del New Deal avessero continuato la nostra politica invece di sabotarla definitivamente e di sforzarsi di trasformare l'America in un sistema collettivista, ci saremmo completamente ripresi diciotto mesi dopo il 1932...Siamo rimasti in questa sesta fase della depressione fino allo scoppio della guerra nel 1941". (dalle sue "Memorie")Originally posted by iannis
Keynes segna molte delle basi dell'analisi economica moderna, per quanto riguarda le soluzioni l'interventismo è giusto in situazioni come la Grande Depressione o il secondo dopoguerra, quando si deve spezzare il circolo vizioso e le forze private non ne hanno i mezzi
E no, caro mio, anche l'Argentina ha bisogno di meno stato.....e il guaio, piuttosto, è che l'FMI al brutto vizio di voler regolamentare il libero mercato....poi però quando la società è in grado di andare avanti con le sue gambe, i consumi sono decollati ed è nata un'industria privata, perpetuare l'assistenza da parte dello Stato significa solo fare danni (a parte i noti casi di fallimento del metcato, come grandi opere pubbliche, infrastrutture ecc) . quindi dire che il liberismo fa danni adducendo esempi come Paesi del Terzo Mondo dove effettivamente l'Fmi ha toppato è un grave errore: noi siamo in sityazioni ben diverse e da noi assistenza vuol dire freno allo sviluppo, così come l'Fmi non può agire ideologicamente applicando sempre la stessa ricetta, come se l'Argentina fosse l'Olanda ed avesse bisogno di meno Stato, è il contrario.
Sa£udi serenissimi da Pippo III.
C'è molta differenza tra regolamentazione e interventismo dello Stato, caro Pippo...
Conosci la teoria dei Lemons ( Bidoni ) ? Si applica bene sia al mercato finanziario che a quello reale... e afferma che senza l'intervento di autorità che riducano le asimmetrie informative tra domanda e offerta, c'è il rischio che il mercato fallisca...
E' un ragionamento logico, facilmente comprensibile e credo difficilmente criticabile...
Oppure pensa alle tendenza naturale che tutti i mercati presentano di andare verso una forte concentrazione che porta alla nascita di oligopoli o monopoli con tutte le distorsioni che situazioni del genere provocani rispetto alla situazione ottimale della concorrenza perfetta...
Era solamente per fare due esempi, ce ne sarebbero molti altri da sottolineare...
Ciao.
Se vuoi amarmi, amami per null'altro che l'amore stesso.
Non dire mai " io l'amo per il suo sorriso, il volto, il modo di parlare " perchè queste cose col tempo possono cambiare, o cambiare per te.
Né Smith né Keynes. Il primo, pur con i suoi indubbi meriti, ha la responsabilità storica di aver dato dignità scientifica alla pazzesca teoria (ripresa interamente da Marx) del valore-lavoro. Keyne, addirittura, è riuscito a sfruttare un momento drammatico per trasformare gli USA in un paese socialista. Una situazione da cui, ancora oggi, la nazione a stelle e strisce non si è sollevata. Come dice ARI6, tra Smith e Keynes scelgo Rothbard.
PS La parola "liberismo" è controversa e non può essere applicata a un discorso "internazionale". Infatti, esiste solo in italiano, patria degli azzeccagarbugli che hanno scisso il liberalismo (politico) dal liberismo (economico), come se potesse esserci libertà (politica) senza libertà (economica), e viceversa.