Assolto Garibaldi, ma non con formula piena
CESENA (11 agosto) - Giuseppe Garibaldi metà eroe e metà avventuriero. È l'esito inatteso del verdetto di assoluzione, ma non con formula piena, del processo che si è tenuto ieri sera a San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena). Quello che si preannunciava come un verdetto scontato in terra di Romagna, in realtà è stata una scelta sofferta, decisa a maggioranza all'ultimo voto: 4 a favore, 3 contrari. Al punto che più di uno spettatore (c'erano circa mille persone) ha rumoreggiato durante la lettura del verdetto. La serata ha preso il via con i due testimoni: gli storici Roberto Balzani ed Ernesto Galli della Loggia.
Balzani, dell'università di Bologna, ha sottolineato il rapporto di Garibaldi con la Romagna. Caduta la Repubblica Romana, Garibaldi, in fuga e braccato da più eserciti, con 250 fedeli e quasi cieco, si rifugia in diverse cittadine romagnole (Cesenatico, Forlì, Ravenna) lasciando un segno destinato a durare fino ad oggi. Per Galli della Loggia, invece, «Garibaldi è stato nel contempo un eroe e un avventuriero. Ha vissuto le contraddizioni del Risorgimento e il paradosso di essere stato un rivoluzionario al servizio del moderatismo».
Ma dopo l'unità d'Italia, Garibaldi si caratterizza più come «un padre del sovversivismo italiano: da una parte considera il governo come un'istituzione che tradisce i voleri del popolo; dall'altra ritiene che sia giusta un'azione di forza per sovvertire il governo che tradisce il popolo». Dopo gli interventi della storica Angela Pellicciari per l'accusa, e della storica inglese Lucy Riall per la difesa, la giuria ha assolto Garibaldi per «insufficienza di prove» con un verdetto di stretta maggioranza: «Pur riconoscendo alcuni eccessi nelle campagne garibaldine, si è ritenuto di non procedere alla condanna per insufficienza di prove. Garibaldi dunque è un eroe». Anche se dimezzato da questo verdetto.
tratto da http://www.ilmessaggero.it/articolo....OME_SPETTACOLO