ROMA - Uno a uno, palla al centro. Questo il primo effetto della sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda Enel-Infostrada. Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto il ricorso presentato dall'Antitrust (che a suo tempo aveva dato un via libera condizionato all'acquisizione di Infostrada da parte di Enel), annullando la sentenza del Tar del Lazio (al quale si era appellato Enel). Sentenza che dava il via libera incondizionato all'operazione, rimuovendo quindi i paletti posti dall'Antitrust (tra questi l'obbligo a cedere altri 5.500 MW di capacità produttiva). Al tempo stesso, però, il Consiglio di Stato ha anche annullato le condizioni poste dall'Autorità garante della concorrenza che, a questo punto, dovrà nuovamente pronunciarsi sulla vicenda.
Quindi? Quindi l'acquisizione viene de facto congelata e occorrerà attendere le motivazioni della sentenza (che verranno depositate entro un mese a far data da oggi) per capire se il Consiglio di Stato abbia giudicato "eccessive" alcune delle condizioni poste dall'Antitrust o se invece abbia censurato le modalità stesse del sì condizionato.
In ogni caso su Enel pende una spada di Damocle e il mercato l'ha capito subito, tanto che il titolo sta letteralmente affondando a Piazza Affari.
Scandaloso. Nel mondo di Internet in cui tutto è reso velocissimo e soprattutto nei tempi in cui le telecomunicazioni stanno vivendo un momento di grande Rivoluzione, una delle aziende di telecomunicazioni più importante d'Italia deve aspettare più di un anno per sapere se può o non può fare un'acquisizione... Da Vergognarsi di essere Italiani.