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Discussione: Art. 18 e democrazia

  1. #11
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    Originally posted by Il Condor



    Io sono contrario all'abolizione del sindacato (ma se la triplice continua su questa strada dovremo arrivare a questo: a mali estremi... estremi rimedi).

    Bravo. Userai ancora Mazinga o passi al Daitarn III?

  2. #12
    The Ghost of Tom Joad
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    Predefinito Re: Art. 18 e democrazia

    Originally posted by Il Condor


    E disprezzo assoluto per i sinistri, che da una parte negano all'individuo la capacita' di saper camminare senza l'aiuto della stampella statale, e dall'altra vogliono mantenere a questi stessi individui, ritenuti dei semi-incapaci, la capacita' di votare e di influire cosi' sulle sorti della Nazione.
    Hai ragione. Bisogna toglierti il diritto di voto.

  3. #13
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    Il capitalismo moderno accompagna la trasformazione dell'organizzazione produttiva non solo con la campagna mediatica , ma anche con la divulgazione di un nuovo modello spirituale di qualità morali ed umane. Oggi qualcuno - parte della stampa, alcune forze forze politiche, un certo tipo di scuola - quella delle tre I, in realtà da tempo operante nel Paese - esalta da un lato lo spirito imprenditoriale, dall'altro l'accettazione della flessibilità e quindi della precarietà, dello sradicamento, come valore dello spirito, come risorsa interiore imprescindibile per le nuove generazioni. I sani e validi giovani d'oggi sono quelli che, per esigenze di lavoro, sapranno essere professionalmente duttili, ma anche affettivamente flessibili, in grado si spostarsi da una parte all'altra dell'Europa, grazie alla conoscenza di più lingue. L'inetto, invece, è il radicato, colui che ama i propri amici, la propria terra, il colore e il profumo della natura, del mare o delle sue montagne; è colui che si affeziona ai colleghi di lavoro, e che costruisce in quel contesto parte della sua identità umana e non solo professionale.
    E' evidente che la retorica della flessibilità come valore dello spirito nasconde poi profondi "costi sociali", disagi mal celati, frustrazioni, un drammatico senso di precarietà, anche interiore, una difficoltà a dare un senso alla propria esistenza, a costruire una solida identità professionale; più in generale, una difficoltà a crescere e ad essere autonomi. Sono costi che la nostra opulenta società della flessibilità e del lavoro interinale pagherà, e forse in ambiti insospettabili o non direttamente connessi alla dimensione lavorativa: nevrosi, angosce, solitudine, violenza, crisi d'identità...


    Il 18 può essere solo un numero; una persona no.

  4. #14
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    Originally posted by cciappas
    UNO STATO DEMOCRATICO è UN CONTRATTO TRA TUTTI I CITTADINI, LIBERAMENTE SOTTOSCRITTO.....
    io non ho mai sottoscritto nessun contratto di questo genere

  5. #15
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Art. 18 e democrazia

    Originally posted by Il Condor
    Hai colto nel segno. Un lavoratore di 55-60 anni (ma anche 65) e' nel pieno delle sue capacita' lavorative, con un'esperienza ottima che gli permetterebbe di reinserirsi senza problemi... ammesso che lo voglia fare.
    Ma tu da imprenditore assumeresti un 60enne o un 30enne?
    Hai mai avuto a che fare con qualcuno che cerca lavoro a 60 anni? E non parlo del manager, parlo dell'operaio, del commerciante che chiude l'attività,....
    Parli di esperienza, ma l'imprenditore mette nel conto anche i COSTI di quell'esperienza.

    Originally posted by Il Condor
    Il tuo quadro si addice benissimo alla propaganda del Ventennio. Il marito padre di famiglia, uomo forte, che lavora per tutti. La moglie "angelo del focolare" che bada alla casa e che non puo' lavorare fuori perche' ha solo la scuola media... a meno che il lavoro non glielo trovi il marito !
    Era una iperbole per rispondere a chi afferma che il lavoro lo trova chiunque basta darsi un po' da fare. Mi sembrano semplificazioni grossolane. Ci sono categorie di lavoratori che se vengono espulsi dal sistema produttivo hanno grosse difficoltà a reinserirsi.
    E' chiaro che se mi limito a pensare alla mia condizione non vedo nessun problema, nemmeno in prospettiva, ma mi sembra molto miope non andare con lo sguardo oltre il mio monitor.

  6. #16
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Art. 18 e democrazia

    Originally posted by Il Condor


    Il discorso e' questo.

    Nel contratto di lavoro che TE hai trovato c'e' scritto che sei assunto a vita ? NO.

    E hai paura del licenziamento perche' temi di non ritrovare TE un altro lavoro.

    E per difenderti chiedi aiuto allo STATO TUTORE.

    In sostanza ti consideri incapace di vivere senza dipendere da QUEL datore di lavoro per cui ORA stai lavorando. Vivi come un OGGETTO, non come un SOGGETTO.
    il contratto che TU imprenditore mi hai fatto non dice che sono stato assunto a vita, ma dice che io devo lavorare per te... se io lavoro bene per te e non c'è nessun motivo valido per licenziarmi, quello è il MIO lavoro!!! se ti sono antipatico cavoli tuoi... mi devi sopportare!!!

    io lavoratore ho paura di essere licenziato perchè se TU mi licenzi senza un giusto motivo un altro imprenditore non è detto che mi assuma facilmente perchè potrebbe pensare che TU mi hai allontanato per qualche motivo: sono inaffidabile, rubo...

    io lavoratore non chiedo aiuto allo STATO TUTORE, ma al contratto che abbiamo firmato... se a te imprenditore non sta bene non assumere nessuno a queste condizioni... porta avanti da solo la fabbrica!!!

    io lavoratore DIPENDO dal MIO lavoro , e non dal datore di lavoro, per pagare i conti, per mangiare, per istruire i miei figli!!!
    ...se solo oggi hai scoperto che c'è gente che è costretta a vivere come OGGETTO e non come SOGGETTO, significa che hai vissuto in un mondo tutto tuo fino ad ora!!!

    haring

  7. #17
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Re: Art. 18 e democrazia

    [QUOTE]Originally posted by haring

    "...se solo oggi hai scoperto che c'è gente che è costretta a vivere come OGGETTO e non come SOGGETTO, significa che hai vissuto in un mondo tutto tuo fino ad ora!!!"

    Non l'ho scoperto oggi, lo sapevo gia', lo avevo capito dai vostri discorsi.

    Anzi, il punto focale del mio thread e' proprio questo. Chi si considera un OGGETTO deve poi comportarsi di conseguenza. Da una parte ha il beneficio (io, che mi considero un SOGGETTO, direi l'umiliazione) di poter contare sulla tutela delle leggi dello Stato, dall'altra deve rinunciare alla sua indipendenza.

    Qualche forumista diceva che per questi OGGETTI potrebbe andare bene addirittura il ripristino della schiavitu', io non arrivo a tanto, ma sinceramente non vedo proprio perche' permettere a queste "persone" di influire sulle decisioni della Nazione attraverso il voto.

    Sul resto del tuo messaggio non mi prolungo perche' parliamo due lingue diverse. Per me l'azienda e' di proprieta' di chi ci ha messo i SUOI soldi, e i lavoratori non hanno nessun diritto di fare i padroni a casa d'altri. Un contratto di lavoro non ti da assolutamente il diritto di stare a vita, magari contro la volonta' del padrone, in un posto in cui tu sei un ospite, che non e' casa tua.

  8. #18
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    Predefinito

    "Ma tu da imprenditore assumeresti un 60enne o un 30enne?
    Hai mai avuto a che fare con qualcuno che cerca lavoro a 60 anni? E non parlo del manager, parlo dell'operaio, del commerciante che chiude l'attività,....
    Parli di esperienza, ma l'imprenditore mette nel conto anche i COSTI di quell'esperienza. "

    Con le attuali leggi un 60enne e' svantaggiato. In un mercato libero, un 60enne che non ha piu' pretese di un 30enne non dovrebbe essere svantaggiato.

    Se poi pretende di far pagare la sua maggiore esperienza, liberissimo di farlo. Ma poi non si metta a piangere se non riesce a reinserirsi.

  9. #19
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Art. 18 e democrazia

    [QUOTE]Originally posted by Il Condor
    Originally posted by haring

    "...se solo oggi hai scoperto che c'è gente che è costretta a vivere come OGGETTO e non come SOGGETTO, significa che hai vissuto in un mondo tutto tuo fino ad ora!!!"

    Non l'ho scoperto oggi, lo sapevo gia', lo avevo capito dai vostri discorsi.

    Anzi, il punto focale del mio thread e' proprio questo. Chi si considera un OGGETTO deve poi comportarsi di conseguenza. Da una parte ha il beneficio (io, che mi considero un SOGGETTO, direi l'umiliazione) di poter contare sulla tutela delle leggi dello Stato, dall'altra deve rinunciare alla sua indipendenza.

    Qualche forumista diceva che per questi OGGETTI potrebbe andare bene addirittura il ripristino della schiavitu', io non arrivo a tanto, ma sinceramente non vedo proprio perche' permettere a queste "persone" di influire sulle decisioni della Nazione attraverso il voto.

    Sul resto del tuo messaggio non mi prolungo perche' parliamo due lingue diverse. Per me l'azienda e' di proprieta' di chi ci ha messo i SUOI soldi, e i lavoratori non hanno nessun diritto di fare i padroni a casa d'altri. Un contratto di lavoro non ti da assolutamente il diritto di stare a vita, magari contro la volonta' del padrone, in un posto in cui tu sei un ospite, che non e' casa tua.
    ti invito di nuovo a fare a meno dei tuoi dipendenti... porta avanti la baracca da solo... i tuoi sono discorsi fuori dal mondo!!! l'azienda senza dipendenti è NIENTE!!! ecco perchè ci volgiono i diritti degli imprenditori e dei lavoratori!!! non ci pùò essere un unico soggetto!!!

    haring

  10. #20
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    Predefinito

    Originally posted by Il Condor
    "Ma tu da imprenditore assumeresti un 60enne o un 30enne?
    Hai mai avuto a che fare con qualcuno che cerca lavoro a 60 anni? E non parlo del manager, parlo dell'operaio, del commerciante che chiude l'attività,....
    Parli di esperienza, ma l'imprenditore mette nel conto anche i COSTI di quell'esperienza. "

    Con le attuali leggi un 60enne e' svantaggiato. In un mercato libero, un 60enne che non ha piu' pretese di un 30enne non dovrebbe essere svantaggiato.

    Se poi pretende di far pagare la sua maggiore esperienza, liberissimo di farlo. Ma poi non si metta a piangere se non riesce a reinserirsi.
    tu non sai cosa significa lavorare!!! non sai cosa significa sacrificarsi per vivere!!! vivi nella bambagia perchè il paparino ti ha sempre dato tutto quello che volevi e oggi questi sono i risultati... non mi stupirei di scoprire che lavori nell'azienda di famiglia o grazie all'interessamento del paparino!!! se solo un giorno avessi veramente lavorato, perchè altrimenti la sera non avresti mangiato, non faresti questi discorsi!!!!

    haring

 

 
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