Il superconservatore Massimo Fini, dalle pagine de "Il resto del carlino", in polemica con l'irruenza della chiesa nella politica afferma tra l'altro:
...Come la Chiesa può cambiare i propri dogmi, così lo Stato può cambiare i suoi, fra cui anche quello dell'unità nazionale che oltretutto, a differenza dei primi, non è un articolo di fede.
Se, per esempio, si farà finalmente una Europa unita anche politicamente e militarmente è molto probabile che i punti di riferimento periferici non siano più gli Stati nazionali, troppo poco coesi e disomogenei, ma le Regioni che si ridefiniranno secondo affinità culturali, sociali, economiche e proprio in questo contesto l'idea di Bossi, che oggi appare ai più blasfema, potrebbe trovare la sua logica realizzazione.
La difesa da parte della Chiesa dell'unità nazionale italiana è poi particolarmente pietosa se si pensa che proprio la Chiesa ne è stata per secoli la più feroce avversaria...
Parole confortanti da parte di un "insospettabile", non vi sembra?