Il questore vieta la marcia del Carroccio all'ex Zuffo. Rottura tra Pacher e gli occupanti del centro sociale: non ce ne andiamo
Agguato dei no-global alla Lega
Lancio di escrementi: fermati e poi rilasciati 5 Disubbidienti

di Laura Lorenzini

TRENTO. Sale la tenzione attorno al centro sociale autogestito all'ex Zuffo. Ieri sera agguato alla Lega: all'uscita della loro sede, Divina ed altri esponenti leghisti sono stati bersagliati da uova ed escrementi da una decina di giovani, poi fuggiti. Fermati, portati in questuram e poi rilasciati 5 «Disubbedienti», 4 ragazzi e una ragazza. Il loro avvocato: non sono stati loro. Il questore, De Luca, nel pomeriggio aveva vietato la marcia della Lega all'area ex Zuggo. Il Carroccio ha risposto con un sit in di protesta davanti alla Questura. Fallito il tentativo di accordo con il collettivo degli occupanti tentato dal sindaco Pacher, che nel pomeriggio ha incontrati i rappresentanti no-global.
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TRENTO. Tiro al bersaglio contro i leghisti: cartacce ripiene di escrementi e uova. A lanciarle, ieri alle 20, un gruppo di giovani, alcuni dei quali incappucciati, passati di corsa davanti alla sede leghista di via Torre Verde, dove erano radunati alcuni esponenti del Carroccio.
I giovani sono poi fuggiti, mentre i leghisti colti di sorpresa dalla fulmineità dell'attacco non sono riusciti a rincorrerli. Ma tempo un'ora e la polizia aveva già fermato sei ragazzi: sono stati portati in questura e denunciati.
L'agguato è avvenuto poco dopo le 20 ed è stato l'epilogo di una giornata densa di tensione tra leghisti e no-global. Proprio ieri sera, infatti, gli uomini del Carroccio avrebbero dovuto manifestare davanti all'ex-Zuffo, l'area occupata da due settimane da un gruppo di «disobbedienti» trentini. Ma all'ultimo momento la notizia che ha cambiato il programma: la questura ha negato il permesso alla manifestazione, «per ragioni di ordine pubblico». All'ex-dogana, infatti, doveva svolgersi una festa multietnica: centinaia le persone attese. E Antonio De Luca, il nuovo questore, ha scelto la strada della prudenza: «Manifestate pure, ma da un'altra parte», ha detto chiaro e tondo agli esponenti del Carroccio.
I leghisti hanno dunque deciso di dirottare i loro sit-in di protesta contro l'occupazione davanti alla questura e al municipio. Alle 20 l'orario fissato per la partenza della manifestazione, stabilita davanti alla sede leghista di via Torre Verde. A quell'ora si sono ritrovati in più di una ventina tra militanti e dirigenti, tra cui il consigliere Sergio Divina. All'improvviso l'attacco fulmineo: un gruppo di ragazzi («saranno stati una decina», ha raccontato Divina) è spuntato di corsa lanciando uova e cartocci contenenti escrementi. Divina è stato beccato in pieno: «Mascalzoni», ha gridato. Ma gli autori dell'improvvisata, altrettanto fulmineamente, se la sono data a gambe.
Sul posto, pochi minuti dopo, alcune volanti della polizia, che si sono trovate di fronte a serrande imbrattate, marciapiedi sporchi, auto (compreso il pulmino leghista) insozzate dallo sgradevole materiale.
Rabbiose le reazioni dei leghisti: «A noi negano il permesso a una manifestazione regolare e certa gente è libera di fare quello che vuole».
Un finale, comunque, prevedibile. Da giorni tra le due fazioni erano in corsa botta e risposta al vetriolo, con accuse di incivilà da una parte e di razzismo dall'altra. Il questore, per evitare un faccia a faccia dalle conseguenze spiacevoli, aveva deciso di vietare la protesta de leghisti. Anche, aveva spiegato, in seguito alla voce dell'arrivo di rinforzi dai centri sociali di altre città. Voce che ieri mattina il portavoce degli occupanti, Stefano Bleggi, ci aveva confermato: «Da Verona e Feltre sono pronti a darci manforte». Ad appesantire l'atmosfera, il timore di incursioni di neonazisti veneti e bolzanini che i giovani affermano di aver già scorto in ronde notturne attorno allo stabile. Ma la precauzione del questore non è bastata.


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