SEGGI VACANTI/ PANNELLA PASSA ALLO SCIOPERO DELLA SETE
Parlamento finisca con 'flagranza letteralmente dilinquenziale'
da un lancio dell'agenzia Ap.Biscom delle ore 12.37
Roma, 30 giu. - Lo aveva minacciato ed ora Marco Pannella passa dalle parole ai fatti. Per sanare il vulnus creato dalla mancata assegnazione dei 14 seggi camerali ancora vacanti a quasi 14 mesi dalle elezioni politiche, il leader radicale ha confermato oggi nel corso di una conferenza stampa che nelle prossime ore passerà alla forma estrema di protesta: lo sciopero della sete.
Nel ricordare come proprio lo sciopero della sete sia stata la chiave per consentire nell'aprile scorso - dopo 17 mesi di vacanza - l'elezione degli ultimi due membri della Corte Costituzionale, Pannella ha spiegato che l'obiettivo della protesta "è fissare in modo ultimativo e certo" il giorno entro il quale il Parlamento, "finendo con una flagranza letteralmente dilinquenziale", adempirà "al suo obbligo costituzionale". Che, ha aggiunto, non è solo quello di ripristinare il plenum della Camera, ma anche di eleggere gli otto membri laici del nuovo Consiglio superiore della magistratura "che il Parlamento aveva il dovere e l'obbligo di eleggere tre giorni fa e invece non lo ha fatto".
"La nostra sete di legalità, di diritto e giustizia è reale - ha detto Pannella - daremo corpo a questa necessità fino a quando non sarà soddisfatta". La speranza, ha aggiunto, è che "come tante volte nelle nostre lotte, riusciamo a dare acqua agli assettati pane agli affamati e anche cure agli ammalati".
"L'obiettivo", ha concluso il leader radicale, "è che venga acquisito immediatamente, senza mediazioni temporali, il giorno e l'ora in cui verrà restaurata la legalità, provvedendo al voto utile per il plenum della Camera e per il plenum del Csm. Mi auguro che riusciremo, come abbiamo già fatto per la Consulta, a realizzarlo".
Wolare (informato privilegiato)
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