Libertà religiosa, la Lega chiama Biffi
Offensiva lumbard sul ddl all'esame della commissione Affari costituzionali. Richiesta l'audizione, oltre che del vescovo di Bologna, anche del cardinale di Como Maggiolini.
ROMA - Anche il Vescovo di Bologna Giacomo Biffi e il Vescovo di Como Alessandro Maggiolini saranno con ogni probabilità ascoltati, su richiesta della Lega che ha già ricevuto il sì di Gianni Baget Bozzo, dalla commissione Affari costituzionali della Camera nell'ambito delle audizioni sulle iniziative legislative, di cui una del governo, sulla libertà religiosa. Oggi si riunirà l'Ufficio di presidenza della commissione per conoscere formalmente dai gruppi i nomi delle personalità o delle associazioni che si chiede di audire, ma i tempi dell'iter parlamentare appaiono lunghi.
''Non c'è ancora un testo base - sottolinea il leghista Luciano Dussin - né è stato formato il Comitato dei nove. A questo punto, credo che il relatore si sia reso conto della necessità di rallentare il cammino per capire bene quali siano le varie posizioni''.
La Lega si è già espressa negativamente su alcune parti del ddl governativo. Il rischio, secondo il Carroccio, è di aprire 'troppo' all'Islam senza in cambio avere le necessarie garanzie di rappresentatività da parte degli interlocutori. ''La libertà di religione - spiega Dussin - non è messa in discussione da nessuno all'interno della Casa delle libertà: le moschee sono già aperte, ma a noi sembra che le proposte legislative presentate, anche dal governo, contengano garanzie e tutele di diritti che bypassano altre garanzie necessarie, prima fra tutte quella di un'intesa tra lo Stato e rappresentanze effettive delle diverse confessioni''.
''Servono interlocutori precisi. Per ora la musulmana e la buddista sono religioni ammesse, ma non hanno personalità giuridica e c'è un controllo dello Stato, ad esempio per il riconoscimento di un ministro di culto. Con queste proposte, tale controllo non ci sarebbe più. E con l'Islam, dopo quel che è successo l'11 settembre, occorre procedere con prudenza. L'attuale momento storico - conclude l'esponente leghista - conferma, a proposito dell'Islam, i dubbi che già avevamo''.
(2 LUGLIO 2002, ORE 13:45)
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Come al solito tocca a noi ......poi ci diranno che siamo razzisti, salvo poi a distanza di qualche tempo a darci ragione
----pensiero