Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti darà l'avvio all'esame di un'eventuale integrazione regolamentare al fine di riconoscere agli enti territoriali una maggiore discrezionalità nell'utilizzo dei dialetti locali nelle iscrizioni apposte sulla cartellonistica a carattere turistico. Così il sottosegretario Nino Sospiri ha risposto all'interpellanza urgente presentata dal Carroccio sulla questione dei cartelli stradali in doppia lingua (italiano e idioma locale) sollevata in seguito alla decisione del Ministero dei trasporti di negare l'installazione di questi cartelli a Bergamo. Giacomo Stucchi, dopo aver sottolineato che la questione portata in aula dalla Lega Nord non ha carattere localistico ma è più ampia, «vogliamo capire - ha detto il parlamentare - se questo Governo sia intenzionato a sostenere la difesa, la tutela delle lingue oppure no» ha replicato al rappresentante del governo di «aver auspicato modifiche al codice della strada o al suo regolamento. Naturalmente queste ultime devono essere certe e non eventuali. Inoltre, il parlamentare leghista ha ribadito «l'importanza per tutti i popoli, per tutte le genti e le comunità di poter utilizzare anche la propria lingua, soprattutto in cartelli stradali a carattere turistico (quelli con lo sfondo marrone) che, tra l'altro, non sono nemmeno obbligatori. Infine, Stucchi ha auspicato tempi brevi per la soluzione della questione ricordando di «essere pronti a tornare sull'argomento qualora dovessimo constatare ritardi non giustificati».



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