Gazebo a Savona
"Traditori della Resistenza" contro
il presidio antiprostituzione della Lega
di Giorgio Dolcetti

Seconda tappa del gazebo leghista contro le prostitute slave e centroafricane che da tre anni hanno preso pieno possesso dei marciapiedi di Savona. Dopo il presidio notturno della settimana scorsa in corso Tardy e Benech e in via Stalingrado, questa volta i simpatizzanti del Carroccio “antilucciole”hanno voluto “blindare”per una notte intera via Bove, il cuore di Legino, altro quartiere a rischio per la prostituzione. Un’iniziativa promossa dal segretario uscente Roberto Nicolich e sostenuta dal vicepresidente del consiglio regionale della Liguria Francesco Bruzzone, che ha voluto partecipare alla serata di mobilitazione savonese, che ha riscosso un buon successo di partecipanti, ma che ha avuto un fuori programma qualche ora prima che iniziasse il presidio dei leghisti. Nel quartiere, Nicolich ha scoperto diversi volantini del Comitato partigiano antifascista che denigravano l’operato della Lega. “Vergognarsi devono coloro che come papponi senza morale, sfruttano un enorme problema sociale per raccogliere consensi ed una manciata di voti“, questo il testo del volantino. Immediata la reazione di Roberto Nicolich: “Secondo noi si tratta del solito “vagito”di chi senza fare nulla per il bene dei cittadini, stanchi di dover sopportare l’escalation della criminalità e la presenza di prostitute nei principali quartieri di Savona, protesta contro chi invece vuole operare senza fini elettoralistici bensì per tutelare il sonno degli abitanti e il decoro della città. Chi ha scritto quel volantino-sottolinea amareggiato il consigliere comunale del Carroccio-non ha capito l’enorme frattura che si è creata tra il popolo ed una parte politica che, traditi ormai i valori della Resistenza, promuove invece l’ingresso indiscriminato e selvaggio di migliaia di extracomunitari che vanno ad ingrossare le fila della bassa manovalanza della criminalità. La Lega Nord-ha aggiunto Roberto Nicolich-procederà comunque ad operare in difesa e a sostengno dei cittadini invitando, già sin d’ora, i rappresentanti delle istituzioni ad affiancarci nelle prossime pacifiche azioni di salvaguardia della città“.
E intanto un’altra notte, proprio grazie al gazebo della Lega Nord e trascorsa nella più assoluta tranquillità. Le prostitute, non solo a Legino, ma in tutta Savona erano davvero pochissime. Ma per arginare il fenomeno, e lo chiedono da sempre anche i simpatizzanti del Carroccio, occorre che anche le istituzioni, a cominciare dal Comune e quindi dalla Questura e dalla Prefettura, mostrino i denti contro la prostituzione che dal ponente ligure si è spostata minacciosamente nel capoluogo provinciale.

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Che dire, la sinistra, o una sua certa ala, ha perso l'ennesima occasione per tacere. La "resistenza" è infatti quella che quotidianamente devon fare i cittadini, in particolare quelli residenti in quartieri disagiati, per far fronte alla prepotenza e agli abusi della criminalità. Di fronte ai problemi veri non si può continuare a chiudere gli occhi, come se niente fosse,continuando a pensare che i mali sociali della quotidianità si elidano non con il pragmatismo concreto ma attraverso un antagonismo a largo respiro, elusivo e inefficace.