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  1. #11
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    Predefinito Rif: Signore e signori, va ora in onda... la dittatura

    La dittatura è iniziata nel 1861.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  2. #12
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    Predefinito Rif: Signore e signori, va ora in onda... la dittatura

    Citazione Originariamente Scritto da Eridano Visualizza Messaggio
    La dittatura è iniziata nel 1861.
    Forse non siamo in una dittatura.
    In italia non vi è una dittatura perché sarebbe un sistema troppo democratico.

    La base dell'attuale sistema è più raffinato: indottrinamento settario con predicazioni paradisiache.

    Lo stato italiano non può essere condotto con qualche sistema che vige per il mondo.
    L'italia è uno stato formato per il capriccio e la volontà dei satanisti-illuminati che raggiunsero la loro apoteosi culturale nel cercare di cacciare da roma il papato, come simbolo arcaico di potere per la conduzione e lo sfruttamento delle genti, e sostituirlo con il nuovo credo Palladiano.

    Ossia un altro sistema di condurre le genti con punto di riferimento determinato dalla carta rettangolare stampata a colori.

    Per cambiare chi la aveva sempre mantenuta negli ultimi 16 secoli, roma aveva necessità di un sostegno finanziario e pertanto fu formata prima l'unità della penisola (1861) e poi ad operazione consolidata fu offerto il tutto alla città eterna.

    Non si poteva chiedere a roma di cambiare padrone se non si aveva qualcosa di solido da proporre per il suo mantenimento.

    Pertanto la festa dei 150 anni dell'unità, all'atto pratico, è solamente una festa satanista commemorativa.

  3. #13
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    Predefinito Rif: Signore e signori, va ora in onda... la dittatura

    Citazione Originariamente Scritto da jotsecondo Visualizza Messaggio
    Forse non siamo in una dittatura.
    In italia non vi è una dittatura perché sarebbe un sistema troppo democratico.

    La base dell'attuale sistema è più raffinato: indottrinamento settario con predicazioni paradisiache.

    Lo stato italiano non può essere condotto con qualche sistema che vige per il mondo.
    L'italia è uno stato formato per il capriccio e la volontà dei satanisti-illuminati che raggiunsero la loro apoteosi culturale nel cercare di cacciare da roma il papato, come simbolo arcaico di potere per la conduzione e lo sfruttamento delle genti, e sostituirlo con il nuovo credo Palladiano.

    Ossia un altro sistema di condurre le genti con punto di riferimento determinato dalla carta rettangolare stampata a colori.

    Per cambiare chi la aveva sempre mantenuta negli ultimi 16 secoli, roma aveva necessità di un sostegno finanziario e pertanto fu formata prima l'unità della penisola (1861) e poi ad operazione consolidata fu offerto il tutto alla città eterna.

    Non si poteva chiedere a roma di cambiare padrone se non si aveva qualcosa di solido da proporre per il suo mantenimento.

    Pertanto la festa dei 150 anni dell'unità, all'atto pratico, è solamente una festa satanista commemorativa.
    Che il dio sia trino o quattrino, del libro o della banconota, non fa differenza.
    Poi che i satanisti siano palladiani o cattolici, poco cambia; solo le apparenze.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  4. #14
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    Predefinito Rif: Signore e signori, va ora in onda... la dittatura

    Citazione Originariamente Scritto da Eridano Visualizza Messaggio
    Che il dio sia trino o quattrino, del libro o della banconota, non fa differenza.
    Poi che i satanisti siano palladiani o cattolici, poco cambia; solo le apparenze.
    Hai ragione, il cristianesimo ed il satanismo sono le immagini speculari ed alternative del pensiero del monoteismo nato nelle sabbie dell'Egitto e codificato dai semiti.

    Ecco perché in effetti alla lunga, nello sfruttamento della popolazione, si sostengono vicendevolmente, vi è una specie di armistizio che è stato esteriorizzato con la costruzione di una statua, appoggiata su una piramide di pietra, all'angelo Lucifero, posta al centro della basilica Vaticana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in roma in occasione del giubileo del 2000, sotto il pontificato del polacco di Cracovia: Giovanni Paolo II.

    Tuttavia resta sempre inconfutabile che la festa della ricorrenza dell'unità d'italia è una commemorazione satanica.

    Infatti la lega non è contraria alla festa.
    E' solamente contraria che si trasformi in una ricorrenza dove vengono spesi denari per le solite opere pubbliche, che da una parte sono utili per le tangenti che permettono, ma che dall'altra parte si determina che parte del denaro stanziato non va alla partitocrazia ma viene assorbito e sciupato per le imprese costruttrici.

    La lega, unico partito che conserva la difesa del patrimonio culturale Palladiano, è più propensa di fornire una manifestazione che abbia un carattere culturale.

    In primo luogo i denari, che potrebbero essere pochi, verrebbero assorbiti per intero dal sottobosco politico.

    In secondo si fornisce alla ricorrenza una maggiore aspetto culturale, spirituale e filosofico.
    Ossia la lega pensa giustamente che si devono far emergere maggiormente gli ideali palladiani che essa da anni difende ed incarna.

    Poi la vera festa non è l'unità d'italia, la vera festa è la presa di roma.
    Ossia il giorno in cui roma passò dai Papi ai Palladisti.

    Sarà per il 2020 che si faranno i festeggiamenti dovuti.

    Nel 1861 non si è fatto niente di speciale, ma una semplice unione di territori da offrire allo sfruttamento romano.

  5. #15
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    Predefinito Rif: Signore e signori, va ora in onda... la dittatura

    Citazione Originariamente Scritto da jotsecondo Visualizza Messaggio
    Hai ragione, il cristianesimo ed il satanismo sono le immagini speculari ed alternative del pensiero del monoteismo nato nelle sabbie dell'Egitto e codificato dai semiti.

    Ecco perché in effetti alla lunga, nello sfruttamento della popolazione, si sostengono vicendevolmente, vi è una specie di armistizio che è stato esteriorizzato con la costruzione di una statua, appoggiata su una piramide di pietra, all'angelo Lucifero, posta al centro della basilica Vaticana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in roma in occasione del giubileo del 2000, sotto il pontificato del polacco di Cracovia: Giovanni Paolo II.
    Enlil ed Enki hanno fatto pace? Sono venuti a patti?
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #16
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    Predefinito Rif: Signore e signori, va ora in onda... la dittatura

    Citazione Originariamente Scritto da Eridano Visualizza Messaggio
    Enlil ed Enki hanno fatto pace? Sono venuti a patti?
    L'unità d'italia in effetti non ha fatto alcun danno alla Chiesa.
    Questa non sarebbe più stata in grado di mantenere uno Stato con la crescita del tenore di vita che è iniziato nel mondo occidentale dopo la rivoluzione francese.

    Il benessere viene creato attraverso i prestiti di denaro.
    E l'interesse dei prestiti accumula il denaro verso chi elargisce i prestiti.
    I vuoti determinati dagli interessi che si accumulano in pochi luoghi, vengono coperti da nuova ricchezza prodotta dalle rotative.

    La Chiesa non è in grado di affrontare tale operazione, anche perché la sua esperienza monoteistica vecchia di oltre tremila anni consiglia che l'irreale ed il virtuale (come il denaro) sulla Terra non può durare all'infinito.
    Pertanto la Chiesa di Roma si è trasformata in una Holding ed ha cambiato persino nome diventando:Vaticano. In fin dei conti che qualcuno si sobbarcasse roma è stato un affare.

    La presa di roma divenne un vantaggio anche per i satanisti che realizzavano il loro sogno a basso prezzo.
    Fa parte della cultura satanista il desiderio di prendere un territorio non suo, e formarne uno Stato.
    E' un difetto congenito culturale.

    Da questa operazione palladiana su roma, gli unici a rimetterci sono i popoli che sono obbligati a convivere.
    Cultura afro-semitica e cultura europea in un solo crogiolo.

    Queste differenze culturali comportano per il loro mantenimento una necessità finanziaria enorme.
    Pertanto non si deve aver paura di chiedere denaro, sono obbligati, sono già preparati.

    L'indipendenza passa anche attraverso questo.
    Chiedere , chiedere, chiedere.
    Ormai è inutile cercare di fermare il saccheggio, questo si può fermare solamente con sistemi popolari e pertanto non prettamente democratici.

    Il primo politico che ha esternato il pericolo che sta correndo la partitocrazia è stata Alessandra Mussolini.
    Ha chiesto di abolire il nome di Piazzale Loreto.
    Ma questa è una altra storia interessante che dimostra come gli avvenimenti peggiorino senza speranza se non arriva un minimo di possibilità di essere padroni a casa nostra.

    ps: I LUPI PREDATORI, PRIMA O POI, FANNO SEMPRE BRANCO COMUNE.

  7. #17
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    Predefinito Rif: Signore e signori, va ora in onda... la dittatura

    Citazione Originariamente Scritto da jotsecondo Visualizza Messaggio
    L'indipendenza passa anche attraverso questo.
    Chiedere , chiedere, chiedere.
    Ormai è inutile cercare di fermare il saccheggio, questo si può fermare solamente con sistemi popolari e pertanto non prettamente democratici.
    È vero. Ricordo una riunione di militanti piemontesi, fra il '93 e il '94 in via Leinì; si trattava di un aggiornamento politico con Farassino. Mi ha colpito proprio quell'invito insistente e ripetuto: "Chiedete".
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  8. #18
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    Predefinito Rif: Signore e signori, va ora in onda... la dittatura

    Citazione Originariamente Scritto da Eridano Visualizza Messaggio
    È vero. Ricordo una riunione di militanti piemontesi, fra il '93 e il '94 in via Leinì; si trattava di un aggiornamento politico con Farassino. Mi ha colpito proprio quell'invito insistente e ripetuto: "Chiedete".

    La strategia nuova è forse migliorata ma conserva la sua struttura.
    Per decenni dal 1978 gli indipendentisti hanno sempre avuto come perno la volontà di salvare il salvabile.

    Un lavoro allegorico di immergersi nel fiume che riversa i soldi al Sud, e con i propri corpi fare da diga al corso immenso di denaro.

    Ma ormai questa difesa è diventata una utopia, con un governo che è autorizzato ad aumentare il debito pubblico di circa 20miliardi di euro al mese, ogni possibilità di salvare qualcosa diventa pura fantasia.

    L'unica cosa da salvare è la nostra identità che viene distrutta da una invasione programmata, accelerata dal fatto di mettere nei posti di responsabilità alla base del sistema burocratico i portatori della cultura afro-semitica.

    Occorre far partecipe i popoli del Nord a questo sperpero indispensabile per mantenere l'unità dello stato, e che non deve gonfiare una sola zona dello Stato.
    Occorre che il Nord non abbia a soffrire totalmente della crisi economica.

    Il sistema è allo sfacelo.
    La partitocrazia è perfettamente convinta che la gente comune cercherà di prendere in mano la situazione, anche se in modo più o meno gogliardico.

    La richiesta di Alessandra Mussolini di abolire piazza Loreto è un piccolissimo esempio eclatante.
    Il messaggio è stato affidato alla Mussolini perché appaia come una richiesta personale affettiva.
    Ma è invece un messaggio chiaro a tutta la classe partitocratica.
    In italia vige il pacifismo della democrazia, nessuno pensa ad azioni forti, ma tuttavia nell'immaginario comune esiste quel piccolissimo simbolo che rappresenta l'espressione violenta della popolazione.
    E questo deve essere cancellato.
    Più che il fatto per se stesso, è il messaggio e l'avvertimento che la partitocrazia manda a se stessa e a tutte le sue strutture.

    La partitocrazia cambia registro, perché cambia il sistema.
    E se cambia il sistema occorre mutare anche il sistema di difendersi dallo stato anche negli ultimi momenti della sua esistenza di stato democratico.

    Chiedere, chiedere, chiedere.

    Tanto il debito pubblico non è più una realtà, ma una espressione di pazzia economica.

  9. #19
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    IL COMMENTO
    La strategia del ragno
    di CURZIO MALTESE

    C'è qualcosa che gli italiani non sanno, ma soprattutto non debbono sapere, dietro la violenza dell'assalto finale di Silvio Berlusconi al valore di cui s'è sempre orwellianamente riempito la bocca, la libertà.

    La libertà d'informazione e di critica del giornalismo, perfino la semplice libertà di scelta degli spettatori televisivi. C'è, deve esserci una disperata ragione se il premier, già osservato speciale delle opinioni pubbliche di mezzo mondo, invece di rientrare (lui sì) nei ranghi del gioco democratico, continua a sparare bordate contro le riserve indiane che ancora sfuggono al suo controllo.

    L'ultimo episodio, l'oscuramento di Ballarò su Raitre, e ora anche di Matrix su Canale 5, per concentrare tutta l'audience di oggi sulla puntata celebrativa di Porta a Porta per la consegna alle vittime del terremoto abruzzese delle prime case, aggiunge un ulteriore tocco "coreano" al disegno dell'egemone. Volenti o nolenti, milioni di spettatori sono chiamati stasera all'appello, da bravi soldatini, per plaudire al "miglior presidente del Consiglio in 150 anni", che si esibisce nell'ennesimo spettacolare sfruttamento del dolore, fra le lodi dei ciambellani. Si ha un bel dire che ci vuole prudenza nell'adoperare certe parole, ma queste cose si vedono soltanto nei regimi. Più spesso, alla fine dei regimi, quando l'egemone è parecchio in là con gli anni e con l'incontinenza egolatrica.

    La vicenda è grave in sé, come ha subito commentato Sergio Zavoli, presidente della Commissione parlamentare di vigilanza e memoria storica della Rai. E lascia perplessi che invece il presidente di garanzia della Rai la riduca a scompenso organizzativo. Si tratta quantomeno di un eufemismo. Ma l'affare Ballarò diventa ancora più inquietante perché s'inserisce in una strategia del ragno governativa per intimidire o tappare direttamente la bocca all'informazione critica.

    Le denunce e le minacce contro Repubblica e Unità e perfino la stampa estera, il pestaggio mediatico di questo o quel giornalista, gli avvertimenti mafiosi a questo o quel conduttore perché si pieghino alle censure o dicano addio ai loro programmi, questi sono i metodi. Non si può neppure dire che si tratti di una trama occulta. Gli obiettivi sono palesi, dichiarati, in qualche caso rivendicati. Berlusconi sta usando tutto il suo potere di premier, primo editore e uomo più ricco d'Italia, per strangolare economicamente la stampa d'opposizione, epurare i pochi programmi d'informazione degna di un servizio pubblico, a cominciare da Annozero di Santoro, Report di Gabanelli e Che tempo che fa di Fazio, infine destituire l'unico direttore di rete televisiva, Paolo Ruffini di RaiTre, che non obbedisce agli ordini.

    Non sappiamo se tutto questo si possa definire "l'agonia di una democrazia", come ha scritto Le Monde. Ma certo gli assomiglia moltissimo. Del quotidiano francese si può condividere anche il conciso titolo del commento: "Basta!". Nella speranza che siano in molti ormai in Italia a voler dire "basta!", non tanto, non più per convinzione politica, ma per buon senso, decenza e amor di patria. Lo si vedrà anche alla manifestazione di piazza del Popolo il prossimo sabato.

    Al giornalismo libero rimane il compito di chiarire il mistero dietro l'offensiva finale di Berlusconi contro la libertà d'informazione. Oltre a quanto già gli italiani sanno, o almeno la minoranza che non si limita a bersi i telegiornali. E cioè il terrore governativo per il calo (reale) di consensi, l'incombere degli effetti autunnali della crisi sempre negata, il dilatarsi dei noti scandali di escort e minorenni, l'avvicinarsi di una sentenza della Consulta che potrebbe restituire Berlusconi alle proprie responsabilità davanti alla legge. E poi forse ci sarà dell'altro da nascondere, che all'informazione indipendente spetta d'indagare. Salvo che il potere impedisca ai giornalisti di fare il proprio lavoro. Come sta accadendo in Italia, con questa guerra preventiva, sotto gli occhi di tutto il mondo.

    La strategia del ragno - Politica - Repubblica.it

  10. #20
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    Ultima modifica di Furlan; 15-09-09 alle 11:25

 

 
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