User Tag List

Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 13
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
    Messaggi
    12,320
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Alla faccia dei razzisti itagliani...dalla prima pagina del corriere della serva...

    RAI FEDERALISTA
    Record di telespettatori
    per il festival celtico
    trasmesso solo al Nord


    L’Auditel ha registrato un record
    di ascolti per la diretta di «Celtica
    2002», il festival di musica e
    cultura celtica trasmesso da
    RaiTre domenica mattina soltanto
    nelle regioni settentrionali (Val
    d’Aosta, Piemonte, Liguria,
    Lombardia, Triveneto). Ma come
    è nato il primo esperimento di Rai
    federalista? Non all’ombra della
    Lega, ma sotto l’ombrello
    dell’Ulivo: sono infatti tutti vicini
    al centrosinistra i direttori Rai
    regionali e i funzionari che hanno
    avuto l’idea della trasmissione

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
    Messaggi
    12,320
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    LA DIRETTA
    FEDERALISTA


    DEBUTTO L’esperimento
    Domenica mattina Totò ( nella foto ), Peppino De Filippo e Tognazzi, protagonisti di Risate all’Italiana del 1964, hanno lasciato lo schermo al primo esperimento di Rai federalista: il film è stato interrotto per mandare in onda dalla Val Veny la diretta della festa internazionale di musica e cultura «Celtica 2000». Lo speciale è stato trasmesso dalle 9.45 alle 10.45 in sette regioni del nord Italia
    NUMERI
    Gli ascolti
    Secondo i dati della Rai domenica mattina in Val D’Aosta l’ascolto della diretta di «Celtica 2000» è stato del 21,36%: la media nazionale, per quella fascia oraria, è del 9-10%. Il record è andato al Friuli: 24%. In Liguria share del 17%, in Lombardia dell’11%, in Piemonte dell’8,64% e in Veneto del 4,13%
    GLOSSARIO
    Cos’è lo share
    Lo share è la quota percentuale di pubblico che si è sintonizzata su un determinato programma rispetto al totale del pubblico presente davanti al televisore nello stesso intervallo di tempo. I dati di share vanno sempre letti e valutati in relazione alle diverse fasce orarie del giorno a cui si riferiscono

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
    Messaggi
    12,320
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Rai, record di ascolti al Nord per il festival celtico

    L’esperimento di «rete macroregionale» voluto da dirigenti vicini all’Ulivo. Protestano le emittenti locali


    ROMA - È stato un successo in metà del Nord il primo esperimento di «Rai federalista» di domenica scorsa: su Raitre, dalle 9.45 alle 10.45, è andata in onda in diretta dai boschi della Val Veny in Val D’Aosta la cronaca della festa internazionale di musica e cultura «Celtica 2002». Lo speciale ha «cancellato» un film con Totò («Risate all’italiana») ed è stato trasmesso in Liguria, Piemonte, Val D’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. La media nazionale di ascolto in quella fascia (ma il dato può cambiare da regione a regione) è del 9-10%. Domenica in Val D’Aosta l’ascolto è stato del 21,36%, in Friuli del 24%, in Liguria del 17%. Meno bene è andata in Lombardia (11%), in Piemonte (8,64%) e in Veneto (4,13%). La media in Trentino è del 3% ma domenica è salita al 4,46. L’esperimento di «Rai macroregionale» ha provocato un esposto all’Autorità per le comunicazioni. La Federazione radio e tv (emittenti locali) sostiene che «la diversificazione del segnale è una palese violazione degli obblighi di concessione che impongono alle tv nazionali di trasmettere lo stesso programma su tutto il territorio nazionale». E i vertici Rai? Ieri il presidente Antonio Baldassarre non mostrava di saperne granché («non sono a conoscenza di questo fatto, se è importante verrà portato all’attenzione del Consiglio») ma ha ricordato che il Cda «ha già votato un indirizzo per adeguare organizzazione e la produzione al principio federalistico, che è costituzionale». Sulla produzione i piani Rai sono chiari: Raiuno resterà a Roma, Raidue graviterà su Milano e Torino, Raitre su Napoli. Il consigliere Ettore Albertoni (area Lega), intervenendo a un convegno a Venezia (nel quale è stato presentato un sondaggio Cirm secondo il quale il 71% dei veneti è favorevole a una tv pubblica regionale), ha fatto sapere che tra gli obiettivi della «nuova Rai» c’è «la creazione di un’autentica tv federalista, a servizio delle realtà regionali». Mentre il direttore generale Agostino Saccà, presiedendo la riunione dei direttori delle sedi regionali della Rai, ha ricordato come sia obbligo della Rai diversificare la programmazione tenendo conto delle realtà locali. A Viale Mazzini si guarderebbe all’esperienza di France 3 che da tempo pratica con successo il metodo del «Decrochage»: palinsesto-base nazionale e fasce realizzate per macroregioni.
    Al Nord per la Rai la griglia è pronta: ogni domenica dalle 9.45 alle 10.45 Trentino, Friuli e Valle D’Aosta da sempre si «distaccano» e propongono propri programmi. Per «Celtica 2002» le altre Regioni hanno chiesto il collegamento: metodo che può ripetersi, basta ottenere il via libera dei vertici aziendali.
    Una curiosità. Per uno di quei casi politici tipici della Rai, il prototipo di tv federalista non nasce all’ombra della Lega o del centrodestra ma dell’Ulivo. Il «sì» all’iniziativa (ampiamente annunciata dai giornali e presentata a giugno in una conferenza stampa nella sede Rai di Milano) è venuto dal direttore della Divisione tv 2, Giuseppe Cereda (ex direttore di Raitre). L’ideatore, il direttore della sede valdostana Renzo Canciani, è un ex socialista con un passato alla Uil. E gli altri direttori che hanno chiesto, con una lettera a Cereda, di aderire all’iniziativa? La sede friulana è diretta da Roberto Collini, cattolico, mancato candidato dell’Ulivo a sindaco di Gorizia. In quell’area gravita anche Giovanni Puppo, sede provinciale di Trento. E se il suo collega di Bolzano, Carlo Corazzola, è considerato un tecnico, anche il direttore ad interim del Veneto, Giovanni Girolimetto, è un cattolico con simpatie uliviste. Ennio Chiodi, responsabile del centro di produzione di Milano, è l’ex direttore del Tg3 già candidato a Bolzano contro Frattini per l’Ulivo. Uomo di centro è Victor Balestrieri (Liguria) mentre filo-Ulivo è Maurizio Ardito, che guida il centro di produzione di Torino.
    In fondo, dicono alla Rai, a parlare di macroregioni con programmi diversificati fu il Cda di Roberto Zaccaria: il piano venne seguito dal consigliere Stefano Balassone, uomo ds. E c’è chi ricorda un bel progetto per un «magazine della montagna», pensato per le regioni del Nord dall’ex direttore della Divisione 2 nonché ex direttore di Raiuno e Raitre Giovanni Tantillo, cattolico molto stimato nell’Ulivo.
    Renzo Canciani difende il «test federalista»: «Iniziativa leghista? Non scherziamo, chi ha seguito la cronaca sa che non c’erano vessilli ma solo musicisti europei. La festa "Celtica 2002" è alla sua sesta edizione. Nessuno pensa di aver vinto l’Oscar della tv, ma per una volta c’è stato un intrattenimento legato a un capitolo della cultura europea. Abbiamo integrato risorse e idee: la ripresa è stata affidata alla troupe esterna di Torino che ha inviato quindici persone con quattro telecamere».
    C’è chi fa due conti: le sedi regionali sono 17, in media ciascuna occupa 150 persone, ogni gestione costa tra i 15 e i 20 milioni di euro l’anno. Molte lamentano una sotto-occupazione. Una volta tanto le esigenze politiche (il federalismo) potrebbero sposare le necessità di una buona gestione (evitare sprechi). Ma cosa accadrà nel centro e nel sud? Questo è un capitolo non solo da scrivere ma tutto da progettare.

  4. #4
    email non funzionante
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
    Messaggi
    12,320
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito



    Cis Douar Ei Galis douar!

  5. #5
    VENETO LÌBARO
    Data Registrazione
    14 Mar 2002
    Messaggi
    631
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    ho letto anch'io: nelle pagine interne ne hanno dato un buon risalto.
    Passare dal 10 al 21% di share è un'ottimo risultato
    (anche se mi lascia sempre perplesso il modo con cui viene calcolato lo share...)

  6. #6
    Clone "bryghella"
    Data Registrazione
    08 Mar 2002
    Località
    "Repubblica del Nord"
    Messaggi
    1,097
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by DVD
    ho letto anch'io: nelle pagine interne ne hanno dato un buon risalto.
    Passare dal 10 al 21% di share è un'ottimo risultato
    (anche se mi lascia sempre perplesso il modo con cui viene calcolato lo share...)
    Chissà se anche elettoralmente ci sarà uno sbalzo del genere...
    Complimenti a Rai3, l'onda lunga arriva...
    "L'essere umano ha una missione, il difficile sta nel capire quale sia..."

  7. #7
    Moderatore
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    La Lupa romana è una cagna bastarda che muore allattando 2 figli di puttana
    Messaggi
    8,866
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Totò

    Celtica 2002

  8. #8
    VENETO LÌBARO
    Data Registrazione
    14 Mar 2002
    Messaggi
    631
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Ulysse


    Chissà se anche elettoralmente ci sarà uno sbalzo del genere...
    Complimenti a Rai3, l'onda lunga arriva...
    Parlare di un conseguente risultato elettorale mi sembra troppo ottimistico.
    Non vorrei fosse solo un "contentino" per far star buoni i Padani

  9. #9
    Registered User
    Data Registrazione
    09 May 2002
    Messaggi
    54
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito


  10. #10
    Registered User
    Data Registrazione
    14 Mar 2002
    Località
    Verona
    Messaggi
    2,066
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Il fatto la sx ci ringhi addosso é segno che abbiamo colpito nel segno. Anch' io farei attenzione a non fare eccessivo trionfalismo, lo share tv non é attendibile e con la politica poi a ben poco a che fare.
    Resta sempre il grande controsenso di fondo: si parla di rai federalista, di celti e di saghe, sui giornali abbonda l' uso dell' aggettivo e/o del sostantivo "padano" in riferimento alla Lega Nord; i parlamentari della Lega, dalla loro, sembrano avere un sacro "terrore" di usare tale aggettivo. Nel periodo dei mondiali coreani abbiamo avuto un fulgido esempio. I più attenti politologi internazionali, in particolar modo americani e inglesi, già da mesi hanno analizzato come la Lega sta operando una sottile "depadanizzazione" del suo approcciarsi alla politica di ampio respiro. Cioè sta cercando di destrutturare il pensiero e le tesi secessioniste trasformando il separatismo nella parte folkloristica all' interno del "serio pensiero" federal-regionalista con il quale vuole connotare la propria immagine politica italiana e internazionale.
    Triste.
    Paolo

 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito