Se io so di una violazione di un diritto altrui, devo necessariamente agire affinchè esso sia rispettato?
Se ci si pensa, se così non fosse significherebbe che la tutela di tali diritti è incerta, per cui essi non valgono nulla.
Se io so di una violazione di un diritto altrui, devo necessariamente agire affinchè esso sia rispettato?
Se ci si pensa, se così non fosse significherebbe che la tutela di tali diritti è incerta, per cui essi non valgono nulla.
Potresti spiegarti meglio?Originally posted by Skepto
Se io so di una violazione di un diritto altrui, devo necessariamente agire affinchè esso sia rispettato?
Se ci si pensa, se così non fosse significherebbe che la tutela di tali diritti è incerta, per cui essi non valgono nulla.
Specialmente la seconda parte non la capisco proprio.
Se ho ben capito però si torna alla questione dell'omissione, e torno a dire che tranne in pochissime occasioni non la vedo imponibile per legge.
Nel caso che citi penso sia compresa anche l'omertà sui fatti di mafia: ti pare giusto imporre rischi concreti a gente che non ha fatto nulla di male? a me francamente no.
Ottima osservazione. Si può mettere anche in un altro modo. Si può violare i diritti di proprietà di qualcuno per impedire che si violino quelli di qualcun altro?Originally posted by Skepto
Se io so di una violazione di un diritto altrui, devo necessariamente agire affinchè esso sia rispettato?
Se ci si pensa, se così non fosse significherebbe che la tutela di tali diritti è incerta, per cui essi non valgono nulla.
Se io vedo un uomo che sta cercando di rubare una macchina, posso, per es., strappare di mano un telefonino di qualcun altro per chiamare la polizia, (senza chiedere il consenso di costui, ovviamente)? In altre parole, potrebbe un'ipotetica autorità (che abbia, per comodità, il consenso ad agire, di tutti), preposta a far rispettare solo e soltanto i diritti di proprietà di tutti, punirmi per lo scippo del telefonino?
Se, infatti, i diritti sono un valore unico ed assoluto, allora il fatto che essi siano rispettati, entro una società, deve essere considerato un bene, e, dunque, tutte le azioni che hanno come fine quello di conservare questo rispetto, devono essere considerate giuste, comprese quelle che violano i diritti di proprietà, ma che conservino questa finalità di fondo.
Certo.Originally posted by ARI6
Potresti spiegarti meglio?
Specialmente la seconda parte non la capisco proprio.
Se ho ben capito però si torna alla questione dell'omissione, e torno a dire che tranne in pochissime occasioni non la vedo imponibile per legge.
Nel caso che citi penso sia compresa anche l'omertà sui fatti di mafia: ti pare giusto imporre rischi concreti a gente che non ha fatto nulla di male? a me francamente no.
Che senso ha godere di un diritto se esso mi viene garantito solo se gli altri lo desiderano?
Insomma, dire che io ho diritto alla libertà, ma che la mia libertà viene difesa (e quindi viene garantita) solo se qualcuno si sforza per farlo, non ha forse la stessa validità di dire che ho diritto all'istruzione? (che anche essa, in un ottica libertaria, è una condizione che viene difesa solo se qualcuno si sforza per farlo)
Ulteriore domanda. (che non so se metter qui o nel thread sulle omissioni)
Che bisogna fare se l'unica possibilità per salvare tre vite è uccidere un'altra persona? (ovviamente, tutti gli interessati sono innocenti, cioè non hanno compiuto aggressioni)
No.Originally posted by Claude74
Ottima osservazione. Si può mettere anche in un altro modo. Si può violare i diritti di proprietà di qualcuno per impedire che si violino quelli di qualcun altro?
Ti punirà per lo scippo del telefonino.....ma è ovvio che potrai cmq sperare che lo scippato comprenda il motivo del tuo gesto e non richieda l'applicazione della giusta punizione (oltre ovviamente alla reintegrazione di quanto sottratto).Se io vedo un uomo che sta cercando di rubare una macchina, posso, per es., strappare di mano un telefonino di qualcun altro per chiamare la polizia, (senza chiedere il consenso di costui, ovviamente)? In altre parole, potrebbe un'ipotetica autorità (che abbia, per comodità, il consenso ad agire, di tutti), preposta a far rispettare solo e soltanto i diritti di proprietà di tutti, punirmi per lo scippo del telefonino?
Scusa, ma se son assoluti (quindi non subordinabili ad un fine) come fai a violare i diritti di proprieta??Se, infatti, i diritti sono un valore unico ed assoluto, allora il fatto che essi siano rispettati, entro una società, deve essere considerato un bene, e, dunque, tutte le azioni che hanno come fine quello di conservare questo rispetto, devono essere considerate giuste, comprese quelle che violano i diritti di proprietà, ma che conservino questa finalità di fondo. [/B]
Sa£udi serenissimi da Pippo III.
L'ho riletto un paio di volte ma ammetto di non aver afferrato in pieno il post (forse perchè ho perso le puntate precedenti )
Rispondo solo a questa domanda
Non vedo perchè la non obbligatorietà dell'azione penale comporti il venire meno della difesa alla tua libertà.....se tu non puoi agire in giudizio agiranno i tuoi cari o chi è legato a te da interessi di altra natura, se non vuoi agire in giudizio è evidente che accetti (per i più svariati motivi) una limitazione della tua libertà.Originally posted by Skepto
Insomma, dire che io ho diritto alla libertà, ma che la mia libertà viene difesa (e quindi viene garantita) solo se qualcuno si sforza per farlo, non ha forse la stessa validità di dire che ho diritto all'istruzione?
Sa£udi serenissimi da Pippo III.
Non si commette nessuna azione agressiva: periranno le altre tre.....Originally posted by Skepto
Ulteriore domanda. (che non so se metter qui o nel thread sulle omissioni)
Che bisogna fare se l'unica possibilità per salvare tre vite è uccidere un'altra persona? (ovviamente, tutti gli interessati sono innocenti, cioè non hanno compiuto aggressioni)
Anche qui è il problema della non-valutabilità o meglio dell'impossibilità di comparare fra loro i vari diritti appartenenti a individui differenti.
Sa£udi serenissimi da Pippo III.
Allora chi li viola non può venir punito? Perchè, per punirlo, si dovranno ben violare i suoi, o no? Se i diritti non sono subordinabili a nessun fine, foss'anche la punizione, o il semplice impedimento che avvenga una loro violazione da parte di terzi nei riguardi di qualcuno, allora nemmeno le autorità preposte all'ordine (anche private, non necessartiamente statali), potranno farlo. C'è qualcosa che non mi è chiaro.Originally posted by Pippo III
Scusa, ma se son assoluti (quindi non subordinabili ad un fine) come fai a violare i diritti di proprieta??
Sa£udi serenissimi da Pippo III.
Ma chi coscientemente commette un'aggressione a danni di altri implicitamente accetta le conseguenze del caso (che sono per l'appunto una limitazione dei diritti fondamentali).Originally posted by Claude74
Allora chi li viola non può venir punito? Perchè, per punirlo, si dovranno ben violare i suoi, o no? Se i diritti non sono subordinabili a nessun fine, foss'anche la punizione, o il semplice impedimento che avvenga una loro violazione da parte di terzi nei riguardi di qualcuno, allora nemmeno le autorità preposte all'ordine (anche private, non necessartiamente statali), potranno farlo. C'è qualcosa che non mi è chiaro.
Chi invece subisce una limitazione in nome di un fine predeterminato (l'ipotetico "bene comune" per esempio) non ha accettato nulla nemmeno implicitamente.
Sa£udi serenissimi da Pippo III.