Il Giornale riparte all'assalto contro Cofferati. Son proprio terrorizzati!!!!!!!

[lsu]

Originally posted by Libero



certe volte mi chiedo se ci credete alle cose che dite!!!
...

Da che pulpito!
Ho sempre sperato che tu non credessi fino in fondo alle cose che scrivi (copi e incolli), per non essere costretto ad avere una pessima opinione...

[Vassilij]

per fortuna che il minaccioso (chi ha orecchie per intendere...) Cofferati ha tanti amici.
Lsu,suo tutore,corre in suo aiuto,condividendone la condizione di lsu..

[lsu]

Originally posted by Vassilij
per fortuna che il minaccioso (chi ha orecchie per intendere...) Cofferati ha tanti amici.
Lsu,suo tutore,corre in suo aiuto,condividendone la condizione di lsu..

toh... un vassilij ...

[MrBojangles]

Originally posted by lsu


Bravo Fini, mozza la destra sociale. Poi raccatta pure le briciole di consenso, assieme a ciò che rimarrà della Lega.

Tutto ciò a me non dispiace di certo.

Buono che le "strategie" sono "altre".
Per un po’ hanno girato a vuoto cercando un solido punto d’appoggio.
Ora l’hanno trovato.
«Non si deve delegare tutto allo Stato né al mercato. La strada giusta è quella neo-corporativa».
Gianfranco Fini, Il Sole 24 Ore, 23 giugno, pagina 4

[lsu]

Originally posted by MrBojangles


Buono che le "strategie" sono "altre".
Per un po’ hanno girato a vuoto cercando un solido punto d’appoggio.
Ora l’hanno trovato.
«Non si deve delegare tutto allo Stato né al mercato. La strada giusta è quella neo-corporativa».
Gianfranco Fini, Il Sole 24 Ore, 23 giugno, pagina 4

Mi sa che il Berlusca non glielo conceda.
Quanto a lasciargli aprire bocca ogni tanto, almeno per prendere aria, lo può fare.

Vediamo se indovino, faccio una previsione:
se Fini "limita" la dx sociale, perde un 3% dei consensi che ha attualmente. Mentre il csx recupera molti "indecisi" non appartenenti al tradizionale bacino di sx.

Vediamo che succede?

[MrBojangles]

Originally posted by lsu


Mi sa che il Berlusca non glielo conceda.
Quanto a lasciargli aprire bocca ogni tanto, almeno per prendere aria, lo può fare.

Vediamo se indovino, faccio una previsione:
se Fini "limita" la dx sociale, perde un 3% dei consensi che ha attualmente. Mentre il csx recupera molti "indecisi" non appartenenti al tradizionale bacino di sx.

Vediamo che succede?

Già, stiamo un po' a vedere........

Una campagna estiva contro il massimalista Cofferati


ROMA - "Una campagna estiva di informazione" per sbarrare la strada all'autunno caldo preannunciato dalla Cgil: questo il compito estivo che il vicepresidente del Consiglio ha affidato ad Alleanza nazionale schierando in prima linea il suo partito nello scontro con il "massimalista" Sergio Cofferati. Futuro di battaglia dunque per i militanti di An che, parole del capo, intanto si possono vantare del lavoro del governo in cui la destra conta sempre di più.

Tutto rose e fiori per Fini (ma Bontempo e Publio Fiori mugugnano) se non ci fosse il Cinese a guastare questo primo anno di centrodestra al potere. E così Sergio Cofferati diventa un convitato di pietra, all'Assemblea nazionale di An che ha eletto la direzione del partito. Prima il leader di An dice: "La rissa non conviene mai a chi ha responsabilità di governo, è argomento di un'opposizione disperata", ma poi alza i toni. "Cofferati ha sbagliato a non sedersi al tavolo del Patto per l'Italia - dice Fini - e alla tavola a cui lo aveva invitato Berlusconi. Ha agito da politico e non da sindacalista. Il compito istituzionale di un sindacalista è invece dialogare con il governo, trattare, difendere gli interessi legittimi dei lavoratori e solo alla fine, eventualmente, stabilire che la trattativa non ha portato a niente. Il rifiuto aprioristico è tipico di un comportamento politico, non sindacale".

Per Fini, Cofferati diventa "stella polare" per un'opposizione che alza i toni e predica sciagure "che puntualmente non si realizzano". Per un'opposizione in cui "il massimalismo ha messo all'angolo il riformismo". Ma Fini sa che l'invettiva non basta, che le parole d'ordine della Cgil rischiano di trovare seguito nel Paese e per questo il vicepremier invita i partiti della maggioranza a prevenire l'autunno caldo auspicato dal Cinese, con una "campagna estiva di informazione" per far capire di cosa si parla quando si discute di Patto per l'Italia. Patto che Fini rivendica come una conquista di An: "L'ha scritto tutto il governo, ma siamo noi che a Bologna abbiamo chiesto la cabina di regia e indicato i temi principali dei tavoli: lavoro, ammortizzatori sociali, Mezzogiorno. Siamo noi che abbiamo chiesto di realizzare riforme strutturali con il massimo del consenso sociale possibile".

"Bisogna spiegare gli effetti della più importante operazione di riduzione del carico fiscale per i redditi medio-bassi degli ultimi decenni - afferma Fini - sottolineare l'impegno del governo per una maggiore flessibilità e, quindi, più assunzioni nelle imprese medio-piccole, insistere sullo sviluppo nel Sud. Questo è il Patto per l'Italia e scioperare contro quel patto significa scioperare contro diritti e interessi dei lavoratori".

Lo scopo della mobilitazione Fini lo esplicita chiaramente: depotenziare l'iniziativa della Cgil. "Molto dipende da noi - dice ancora - nella proclamazione di un autunno caldo c'è il tentativo di alzare il livello dello scontro nel Parlamento e nella società. Dobbiamo mobilitarci per far comprendere ciò che sta accadendo, allora gli scioperi ci saranno ma non è detto che siano caldi. Si capirà che sono scioperi politici legati soprattutto a dinamiche interne all' opposizione".

Dunque, bisogna spiegare bene agli italiani, dice Fini. Spiegare bene anche quanto pesi e sia centrale nell'azione di governo la spinta della Destra. "Il nostro è un partito che va preso sul serio - afferma il vice premier - siamo usciti dal congresso di Bologna uniti e abbiamo centrato tutti gli obiettivi che lì ci eravamo posti, incidendo sull'azione di governo". L'elenco è lungo. Oltre al patto per l'Italia, c'è la politica fiscale ("Abbiamo insistito per riforme a vantaggio dei più deboli"), sull'immigrazione (con la legge Bossi-Fini), sulle politiche per la sicurezza e per la tossicodipendenza. Tutti temi sociali che, ricorda Fini, "sono da sempre nel dna del nostro partito".

(13 luglio 2002)

Non è che ci vedo "grandi distinguo".
Potrà anche perderci un 3% di consensi ma; quanto ci potrà guadagnare in "conti correnti"??

[Diabolik]

Originally posted by lsu


Mi sa che il Berlusca non glielo conceda.
Quanto a lasciargli aprire bocca ogni tanto, almeno per prendere aria, lo può fare.

Vediamo se indovino, faccio una previsione:
se Fini "limita" la dx sociale, perde un 3% dei consensi che ha attualmente. Mentre il csx recupera molti "indecisi" non appartenenti al tradizionale bacino di sx.

Vediamo che succede?

A livello elettorale niente.

I voti della destra sociale in AN sono concentrati al centro-sud.

Quei voti che AN può perdere, non andrebbero certo a sinistra ma semmai finirebbero alla fiamma tricolore.

In questo momento il vantaggio di voti al SUD è tale per cui senza questi voti della destra sociale verrebbero persi pochissimi seggi, senza intaccare l'ampia maggioranza di cui dispone la CDL.

Se poi al Sud la fiamma si accordasse nei collegi con la CDL, ecco che addirittura i voti persi sarebbero pari a zero......

[lsu]

Originally posted by Diabolik


A livello elettorale niente.

I voti della destra sociale in AN sono concentrati al centro-sud.

Quei voti che AN può perdere, non andrebbero certo a sinistra ma semmai finirebbero alla fiamma tricolore.

In questo momento il vantaggio di voti al SUD è tale per cui senza questi voti della destra sociale verrebbero persi pochissimi seggi, senza intaccare l'ampia maggioranza di cui dispone la CDL.

Se poi al Sud la fiamma si accordasse nei collegi con la CDL, ecco che addirittura i voti persi sarebbero pari a zero......

Ottimista

Non credo proprio che andrebbe così. Puoi gabbare l'elettore qualche volta, ma è difficile fargli l'abbonamento...

[Pitone]

Originally posted by Diabolik




Presto, qualcuno spieghi al testone di Brunik che Alemanno, in AN, fa parte della corrente della destra sociale, che Fini sta pian piano emarginando.

Quindi questa uscita è strumentale , per cercare di riportare il partito su una posizione differente rispetto alle tematiche care alla destra sociale...

Sono mesi e mesi che Alemanno e Storace hanno di queste uscite...

Ma non era la destra sociale ad aver avuto i maggiori consensi nelle ultime assise di AN?

Almeno e' quello che ha sempre detto Storace.

E in piccolo anche qui a Grosseto, i sostenitori di Mugnai se la sono presa con quelli di Urso e Nania (che ha un suo rappresentanto nel consiglio comunale), perche' a loro dire rappresentano un'ala di AN che nel partito gode di minori consensi

[lsu]

Originally posted by MrBojangles


Già, stiamo un po' a vedere........

Una campagna estiva contro il massimalista Cofferati


ROMA - "Una campagna estiva di informazione" per sbarrare la strada all'autunno caldo preannunciato dalla Cgil: questo il compito estivo che il vicepresidente del Consiglio ha affidato ad Alleanza nazionale schierando in prima linea il suo partito nello scontro con il "massimalista" Sergio Cofferati. Futuro di battaglia dunque per i militanti di An che, parole del capo, intanto si possono vantare del lavoro del governo in cui la destra conta sempre di più.

Tutto rose e fiori per Fini (ma Bontempo e Publio Fiori mugugnano) se non ci fosse il Cinese a guastare questo primo anno di centrodestra al potere. E così Sergio Cofferati diventa un convitato di pietra, all'Assemblea nazionale di An che ha eletto la direzione del partito. Prima il leader di An dice: "La rissa non conviene mai a chi ha responsabilità di governo, è argomento di un'opposizione disperata", ma poi alza i toni. "Cofferati ha sbagliato a non sedersi al tavolo del Patto per l'Italia - dice Fini - e alla tavola a cui lo aveva invitato Berlusconi. Ha agito da politico e non da sindacalista. Il compito istituzionale di un sindacalista è invece dialogare con il governo, trattare, difendere gli interessi legittimi dei lavoratori e solo alla fine, eventualmente, stabilire che la trattativa non ha portato a niente. Il rifiuto aprioristico è tipico di un comportamento politico, non sindacale".

Per Fini, Cofferati diventa "stella polare" per un'opposizione che alza i toni e predica sciagure "che puntualmente non si realizzano". Per un'opposizione in cui "il massimalismo ha messo all'angolo il riformismo". Ma Fini sa che l'invettiva non basta, che le parole d'ordine della Cgil rischiano di trovare seguito nel Paese e per questo il vicepremier invita i partiti della maggioranza a prevenire l'autunno caldo auspicato dal Cinese, con una "campagna estiva di informazione" per far capire di cosa si parla quando si discute di Patto per l'Italia. Patto che Fini rivendica come una conquista di An: "L'ha scritto tutto il governo, ma siamo noi che a Bologna abbiamo chiesto la cabina di regia e indicato i temi principali dei tavoli: lavoro, ammortizzatori sociali, Mezzogiorno. Siamo noi che abbiamo chiesto di realizzare riforme strutturali con il massimo del consenso sociale possibile".

"Bisogna spiegare gli effetti della più importante operazione di riduzione del carico fiscale per i redditi medio-bassi degli ultimi decenni - afferma Fini - sottolineare l'impegno del governo per una maggiore flessibilità e, quindi, più assunzioni nelle imprese medio-piccole, insistere sullo sviluppo nel Sud. Questo è il Patto per l'Italia e scioperare contro quel patto significa scioperare contro diritti e interessi dei lavoratori".

Lo scopo della mobilitazione Fini lo esplicita chiaramente: depotenziare l'iniziativa della Cgil. "Molto dipende da noi - dice ancora - nella proclamazione di un autunno caldo c'è il tentativo di alzare il livello dello scontro nel Parlamento e nella società. Dobbiamo mobilitarci per far comprendere ciò che sta accadendo, allora gli scioperi ci saranno ma non è detto che siano caldi. Si capirà che sono scioperi politici legati soprattutto a dinamiche interne all' opposizione".

Dunque, bisogna spiegare bene agli italiani, dice Fini. Spiegare bene anche quanto pesi e sia centrale nell'azione di governo la spinta della Destra. "Il nostro è un partito che va preso sul serio - afferma il vice premier - siamo usciti dal congresso di Bologna uniti e abbiamo centrato tutti gli obiettivi che lì ci eravamo posti, incidendo sull'azione di governo". L'elenco è lungo. Oltre al patto per l'Italia, c'è la politica fiscale ("Abbiamo insistito per riforme a vantaggio dei più deboli"), sull'immigrazione (con la legge Bossi-Fini), sulle politiche per la sicurezza e per la tossicodipendenza. Tutti temi sociali che, ricorda Fini, "sono da sempre nel dna del nostro partito".

(13 luglio 2002)

Non è che ci vedo "grandi distinguo".
Potrà anche perderci un 3% di consensi ma; quanto ci potrà guadagnare in "conti correnti"??

Il momento può essere positivo: se AN decapita la sua anima sociale, il governo rappresenterà SOLO confindustria e le imprese.
Alla lunga non potrà più reggere la recita.

Intanto attendiamo di vedere quale ministro viene turn-overizzato