L'ODIO CONTRO DIO E LA SUA CHIESA
Betlemme: le ferite inferte dal fuoco israeliano alla statua della Madonna che da 110 anni domina la chiesa della Sacra Famiglia
http://www.plion.it/sodali/so54i/sommario.html
L'ODIO CONTRO DIO E LA SUA CHIESA
Betlemme: le ferite inferte dal fuoco israeliano alla statua della Madonna che da 110 anni domina la chiesa della Sacra Famiglia
http://www.plion.it/sodali/so54i/sommario.html
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
Editoriale Editoriale
Cari lettori, Gli avvenimenti si susseguono, e vorremmo
poter far giungere più spesso
la voce di Sodalitium nelle Vostre
case! Ci dobbiamo accontentare, in questo
editoriale, di attirare la Vostra attenzione su
due avvenimenti che ci toccano da vicino.
L’Osservatore Romano del 16 marzo 2002
ha pubblicato in prima pagina l’immagine
della statua “della Madre di Gesù che da 110
anni domina la Chiesa della Santa Famiglia a
Betlemme” e che “è stata colpita e gravemente
danneggiata dal fuoco di soldati israeliani”. E
ciò non a caso: “senza alcun apparente motivo
hanno aperto il fuoco colpendo la statua,
che era illuminata e ben visibile”. Come non
tornare con la mente ad un’altra fotografia
simbolica, quella dei miliziani comunisti durante
la guerra civile spagnola, mentre fucilano
la statua di Cristo Re?
Da anni il nostro bollettino e la nostra
casa editrice ricordano ai cattolici l’odio
contro Gesù Cristo ed i cristiani che anima
coloro che San Paolo – ispirato dallo Spirito
Santo – ha definito come coloro che “hanno
ucciso il Signore Gesù e i profeti, e hanno
perseguitato noi, e che non piacciono a Dio,
e sono contrari a tutti gli uomini” (I Tessalonicesi,
II, 15).
Ci è stata rimproverata la nostra insistenza
su questo soggetto: la statua dell’Immacolata
mutilata, la grotta dov’è nato Gesù
assediata, sono la migliore risposta a chi non
crede davvero alle parole di san Paolo.
I radicali pannelliani come Teodori, gli
ex comunisti ora illuministi come Ferrara,
che hanno promosso l’Israele day, sono insensibili
alle parole dell’Apostolo; non ci
stupiamo. Ci stupiamo che cattolici convinti,
che giungono a deplorare il Vaticano II
(“La Chiesa perse la religione nel Vaticano
II (…) Pio XII, l’ultimo grande Papa, non
avrà successori” di don Baget Bozzo, il
Giornale, 4/10/01, p. 2) non lo capiscano.
“Non capisco l’ostilità pregiudiziale contro
Israele di un certo mondo cattolico” scrisse
ad esempio Antonio Socci sul Foglio
(2/11/01, p. 2) aggiungendo profetico (!):
“sotto Israele musulmani e cristiani possono
recarsi nei loro luoghi sacri che lo Stato protegge”.
“Israele è l’Occidente” aggiunge don
Baget Bozzo (Il Giornale, 7/12/01, p. 16)
“erede della Cristianità”, e Sharon ne è il
Crociato (Il Giornale, 15/9/01, p. 17). Ma
davvero Israele è un baluardo contro l’Islam,
come pensano in tanti? Non ne è piuttosto il
padre, accomunati come sono, ebrei ed islamici,
nel loro odio verso la Trinità e la divinità
di Gesù? Questo numero di Sodalitium
– commentando una dichiarazione del Rabbino
Capo di Roma Di Segni – sfata una volta
per tutte la favola delle “tre grandi religioni
monoteiste” cara all’insegnamento postconciliare,
ma anche a scrittori “tradizionalisti”
come Cardini e Vassallo, che criticano su
questo punto i “cattolici intransigenti”.
Se il nostro sguardo preoccupato si volge
ai luoghi dove è nato ed ha sofferto Gesù,
non possiamo però restare indifferenti a
quanto accade tra le fila degli stessi “cattolici
intransigenti”. Sodalitium dedica largo
spazio alle trattative ancora in corso tra la
Fraternità San Pio X ed il cardinale Castrillon
Hoyos. L’unico risultato concreto – finora
– è stato l’accordo sottoscritto con gli eredi
di Mons. de Castro Mayer, in quella che
fu la sua cattedrale a Campos: nella fotografia
che rappresenta lo storico avvenimento si
scorge in prima fila il tavolo per la celebrazione
della “nuova messa”, di fronte all’altare
sul quale unicamente celebrava il Vescovo
brasiliano. Ma la condizione che la Fraternità
pone per accettare un accordo (libertà
per tutti di celebrare con l’antico messale)
non contempla forse anch’essa la coesistenza
del tavolo e dell’altare? Sodalitium è
quindi – da sempre – contro questi accordi.
Non bisogna però sottovalutare i timori di
quell’ala della Fraternità che all’accordo è fa-
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vorevole. Essi temono che altrimenti la Fraternità
diventi (lo è già, di fatto) una “piccola
Chiesa”. Scrisse ai suoi sacerdoti l’abbé Simoulin,
superiore del distretto italiano e protagonista
di queste trattative: “Siamo forse
giunti al momento della scelta decisiva? Avere
il coraggio di osare credere ancora nella Fraternità
e soprattutto nella Chiesa Cattolica Romana,
seppellita ma viva e sempre più potente
dei suoi becchini… oppure dubitare ancora,
prigionieri delle nostre diffidenze e dei nostri
calcoli politici, credere in noi stessi più che
nella Chiesa e isolarci ancora fino a rinchiuderci
nella piccola Chiesa di Ecône” (lettera
ai sacerdoti del Distretto del 13-16 febbraio
2001). Che il lettore non si soffermi sulle
oscure figure adottate dall’abbé Simoulin
(come quella di una Chiesa… sepolta viva!) e
ponga tutta la sua attenzione invece al dilemma
posto a suo tempo dal Superiore di distretto
ai suoi sacerdoti: o l’accordo o la piccola
Chiesa di Ecône (il numero speciale di
Sodalitium sui Tribunali della Fraternità ha
ampiamente dimostrato l’esistenza di fatto di
questa “chiesa”)… La Fraternità è attualmente
divisa tra i partigiani di una o dell’altra
soluzione, sbattuta continuamente dai flutti
tra gli scogli di Scilla e quelli di Cariddi. Sodalitium
ricorda che una terza, vera soluzione
è possibile, che il naufragio è evitabile. La
“Tesi di Cassiciacum” è – a nostro parere –
questa soluzione, tra gli scogli dell’eresia modernista
e dello scisma tradizionalista.
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
Ma allora non capisci nulla. Gli israeliani hanno preventivamente sparato contro la statua della Madonna perchè sono un baluardo contro l'islam...
saluti padanisti
.
già..baluardo ..Originally posted by BELLOVESO
Ma allora non capisci nulla. Gli israeliani hanno preventivamente sparato contro la statua della Madonna perchè sono un baluardo contro l'islam...
saluti padanisti
Sempre molto interessante il punto di vista "alternativo" di Sodalitium.