Non ci è stato detto e ripetuto fino alla nausea da "strani personaggi" che criticare la Lega e i suoi ministri significava di fatto porsi al di fuori del movimento, significava tradire la missione del partito, significava essere dei pseudopadanisti infiltrati che volevano solo distruggere il partito?E allora come mai noi saremmo paseudopadanisti infiltrati solo perchè abbiamo il coraggio di criticare la dirigenza quando a nostro parere non fa bene e il bravo(non lo dico con ironia, davvero)Borghezio è il campione del secessionismo padanista nonostante le sue bordate a Castelli e Maroni(e quindi implicitamente anche a Bossi)?Per la cronaca io sono d'accordo con Borghezio questa volta, ma mi chiedo:e adesso?D'ora in avanti chi criticherà i ministri leghisti diventerà quindi anche lui un campione dell'ortodossismo leghista?
Dal sito di Forza Nuova
Resoconto del convegno a Roma del 12 luglio 2002
Si è svolto con successo venerdì 12 luglio all'Hotel Massimo d'Azeglio di Roma il convegno: Forza Nuova in difesa d'identità e tradizione. Tema del convegno: l'opposizione di Forza Nuova al disegno di legge presentato dal Governo Berlusconi sulla libertà di religione che, in pratica, ammette la stipula di concordati con altre religioni, pseudoreligioni e sette alla stregua della religione cattolica.
Il pubblico, numeroso come sempre, ha assistito ad un'iniziativa di notevole spessore culturale e politico. Al microfono si sono alternati: il dott. Marco Ferrazzoli, giornalista di Libero, l'On. Mario Borghezio, Deputato della Lega, Gianguido Saletnich portavoce della federazione romana di FN, il Prof. Agostino Sanfratello ed il segretario nazionale Roberto Fiore.
Come sempre i giornalisti hanno pensato bene di non venire!
Ha aperto i lavori il dott. Ferrazzoli, il quale, evidenziando, con coraggio ed obiettività, come Forza Nuova sia oggi l'unico movimento che difende a 360° la tradizione cristiana cattolica romana del nostro paese, ha sottolineato la delusione che lui, come molti altri cittadini, ha provato nel constatare come proprio un governo di centro destra che dovrebbe tutelare, difendere e rinvigorire il senso d'appartenenza, d'identità del nostro popolo, abbia invece sulla coscienza questo scellerato Ddl.Auspicando quindi che il governo ritiri il provvedimento il dott. Ferrazzoli si è reso disponibile, nei limiti delle sue possibilità, per proseguire dalle pagine di Libero la battaglia intrapresa da FN.
A seguire è intervenuto l'On. Borghezio che ha espresso l'interesse e la preoccupazione del suo partito per questo argomento. Rimarcando il fatto che la Lega ha duramente richiamato i due ministri, Maroni e Castelli, che hanno ingenuamente sottoscritto il Ddl, ha evidenziato, con rapidi accenni ai fatti recenti di cronaca, dal caso della piccola Miriam alle indagini sul centro islamico di Milano, il pericolo rappresentato, oggi, dall'immigrazione islamica in Italia. L'On. Borghezio ha espresso la sua ferma intenzione di continuare a lottare in questa battaglia a fianco di FN, dando atto e merito a FN ed al suo segretario nazionale Fiore di aver intuito la gravità di questo provvedimento. Seppure su barricate diverse rispetto a tante problematiche, questo punto di contatto deve essere considerato e valorizzato senza inutili e faziosi campanilismi. Accomiatandosi dalla platea ha lasciato agli atti del convegno, come pegno dimostrativo della buona volontà di continuare a collaborare con FN, un plico con tutta la documentazione inerente i lavori preparatori del Ddl.
Successivamente è intervenuto il portavoce della federazione romana di Forza Nuova: approfittando della coincidenza di date ha stilato un bilancio di un anno di attività del gruppo romano a partire proprio dal luglio del 2001 quando nella stessa sala del Massimo D'Azeglio, mentre a Genova succedeva quello che tutti ormai sanno, FN teneva un convegno sui temi della globalizzazione e dei poteri forti che la controllano. Convegno che con successo evidenziò la rivoluzionarietà ed alternatività delle tesi forzanoviste.......
e poi continua..ma il punto interessante è sopra direi