Ci vuole chiarezza. Chiarezza significa partecipazione di grosse masse, che potrebbero trovare ognuno la propria collocazione naturale, senza sentirsi "usati" dal dirigente di turno. In realta' quello che propongo io e' il reale partito unico, tra le poche forme reali che possono esistere, quello in cui ognuno trova uno spazio di lavoro, a geometria variabile, con una forte autonomia di iniziativa del singolo.
Imbastire un progetto, per poi sentire l'ostilita' di un partito che non capisce la portata del progetto e che ricerca astruse alchimie di equilibrio fra le gerarchie, annulla la spinta dal basso. Ci sono fasi storiche dove la compressione di questa spinta dal basso, puo' esplodere.
Il modello sarebbe un organo di partito (o sinistra a geometria variabile, si puo' chiamare in modi diversi) tipo parlamento, a base rigorosamente proporzionale, a verifica a meta' mandato dagli elettori e in stile partecipativo, che produca un lavoro di ideazione, costruzione di strumenti e prospettive, che rispecchi la volonta' delle persone.
La proposta e' di attuare questo meccanismo, in questa fase, presso le federazioni giovanili dei partiti, per la caratteristica apertura mentale e flessibilita' alle idee e meccanismi tipiche delle persone giovani e per crescere una generazione gia' matura di esperienze di nuove forme di relazione a rete e partecipative.
Gli attuali partiti, in larga parte, sono rimasti indietro rispetto a questa prospettiva storica per la trasformazione della sinistra.
Per fare chiarezza, questo vale per ogni partito, compresa Rifondazione. Anzi, per come e' modellato il nostro partito, Rifondazione sarebbe felicissima di partecipare a una tale esperienza.
Yuri