Originally posted by gribisi
Il sistema americano è governato al suo interno dagli stessi principi liberaldemocratici del nostro, e rispetta i diritti umani molto più di gran parte del Mondo. Indubbiamente ciò non è garanzia che gli stessi principi siano fatti valere anche nella politica estera, ma è più probabile che ciò avvenga da parte degli USA che da parte di paesi che anche all' interno sono governati da principi illiberali, antidemocratici e in definitiva inumani.
Inoltre gli States hanno la capacità militare e politica che l' Europa non ha, e se loro non esistessero il vuoto verrebbe riempito da qualche Hitler o da qualche Stalin di turno che farebbe 1000 volte peggio.
Tu dici che nessuno ha bisogno che gli USA salgano in cattedra? L' Europa ne ha avuto bisogno; chi ha sconfitto il Nazifascismo senza portare a un' altro totalitarismo ma imponendo regimi democratico-rappresentativi? Chi ha sconfitto il comunismo? Chi ha portato la pace tra Egitto e Israele? E la pace nei Balcani con gli accordi di Dayton? Chi ha fermato l' aggressione anglo-francese all' Egitto nel 1956? Chi ha contribuito a sventare il golpe comunista in URSS nel 1991? E a ridare indipendenza e democrazia alle Repubbliche Baltiche?
Lo so, lo so, non lo hanno fatto per generosità disinteressata, ma qual'è il paese al Mondo che fa alcunchè senza un qualche interesse?
Rifiutare il razzismo significa rifiutare l' idea che la democrazia sia un privilegio dei bianchi, e cercare di darla agli altri anche servendosi degli USA, nella misura in cui la loro azione è di fatto funzionale alla sua diffusione.
Naturalmente non faremo una guerra per ogni paese dittatoriale, ma intanto cominciamo a evitare il formarsi di superpotenze antidemocratiche e a rendere la vita difficile ai dittatori e ai criminali di guerra col TPI.
Quanto agli USA, serviamocene per quanto aiutino questi processi e siamone autonomi in quanto li ostacolano. L' importante è che questo paese sia uno strumento e non un fine.
Mica tanto gli stessi principi. Certo, se parli dell'attualita', e' scontato. Ma ci sono voluto l'atlantismo democristiano, l'americanizzazione psicologica e sociale massmediatica e per ultimo l'adozione di un sistema elettorale alla anglosassone per arrivare al punto in cui siamo. Non e' robetta.
Il discorso diplomatico militare e' diverso: gli interventi Usa possono essere diversamente considerati a seconda della posizione politica e formazione culturale, per cui non sto a ribattere se mi dici che l'intervento nella 2 GM e' stato provvidenziale. Dal tuo punto di vista, e' ovvio. Il fatto e' che salire in cattedra e' diverso da fare una semplice guerra od appoggiare la guerra di qualcuno altro: significa imporsi come modello da seguire. Rifiutare il razzismo non e' come dici tu ritenere la democrazia un privilegio, al contrario e' non ritenere che sia il sistema politico migliore in assoluto o preferibile da tutti. E' non cercare di darlo agli altri: se lo vorranno, se lo edificheranno, ma questo deve un processo autonomo e non condizionato. Quello che non va e' la pretesa esclusivista di determinare i fini degli altri, prima ancora che fare di tutto per perseguire i propri.