G8, agente di polizia confessa: "Ho portato io le molotov alla Diaz"

[Guido Di Tacco]

G8, la confessione: "Ho portato io le molotov alla Diaz"

Un agente di polizia ammette di aver messo le bottiglie incendiarie alla scuola Diaz per giustificare il pestaggio. "Ho risposto a un ordine di un mio superiore".


GENOVA – Ha raccolto due bottiglie incendiarie in Piazza Italia, nel pomeriggio. Poi, rispondendo a un “ordine di un superiore”, le ha portate nella scuola Diaz, mentre i colleghi delle forze dell’ordine davano il via al pestaggio di chi vi dormiva.

Arriva a un anno di distanza dal G8 di Genova la confessione choc di A. B., 25 anni, autista della Polizia di Stato. Lui, primo “pentito” delle forze dell’ordine, confessa: “le due molotov nella scuola Diaz le ho portate io. Ho obbedito all’ordine di un mio superiore”.


Stando a quando anticipato dal quotidiano La Repubblica, l’agente avrebbe anche fatto il nome dell’ufficiale che gli avrebbe imposto di trafugare le bottiglie incendiarie per giustificare il pestaggio della Diaz. Si tratta del vice-questore Pietro Troiani del Reparto Mobile di Roma, già indagato per falso e calunnia dopo che un collega lo aveva accusato di aver manipolato le informazioni che innescarono l’irruzione del 21 luglio.


(28 LUGLIO 2002, ORE 10:48)


Originale:
il nuovo.it

[soviet999]

NESSUNO REPLICA???? LA VERITA' FA MALE PER CHI è ABITUATO A VIVERE NELLA MENZOGNA. VERGOGNA!!


...altro che solidarietà alle forze dell'ordine!

[demian]

non è una cosa molto simpatica....

speriamo che si arrivi fino alla fine, in modo che a rimetterci non siano solo i piccoli....

[Principe Borghese]

le ha portate spente......?????
ho si è dimenticato di accenderle?

[MrBojangles]

Originally posted by Principe Borghese
le ha portate spente......?????
ho si è dimenticato di accenderle?

Voleva accenderle; è che non è riuscito a trovare l'interruttore.

[Guido Di Tacco]

fonte: il nuovo.it

G8, Diaz: sequestrato video su molotov

Sequestrato il video di "Primocanale" che "smaschererebbe" i funzionari di polizia alla Diaz attorno a un involucro di plastica con le due molotov.
di Alessandra Fava



GENOVA - Il video in cui si vedono i massimi vertici di Sco, Ucigos e Digos alle prese con il sacchetto delle molotov è di Primocanale, una rete televisiva genovese diventata famosa per il suo speciale G8 con riprese 24 ore su 24. Una rete locale con una squadra affiatata di giovani giornalisti e cameraman.

Questa mattina la magistratura genovese ha posto sotto sequestro la cassetta. La polizia giudiziaria si è presentata dal direttore Ilaria Cavo a mezzogiorno per comunicare il provvedimento e sequestrare le copie. Quindi Primocanale non può mandare in onda il materiale.

Quei dieci minuti della notte tra sabato 21 luglio e domenica 22 luglio davanti alla scuola Diaz dove c’era appena stato il blitz con 93 arrestati, di cui una sessantina feriti, incastrano Francesco Gratteri il capo dello Sco, il suo vice Gilberto Caldarozzi, il capo della Digos Spartaco Mortola, Lorenzo Mugolo vicequestore di Bologna, Pietro Troiani vicequestore aggiunto della mobile di Roma. Il questore La Barbera è poco distante, manca solo Massimiliano Di Bernardini, vicequestore di Roma.

Il gruppo di dirigenti parla intorno al sacchetto che contiene le molotov sequestrate in corso Italia, poi finite in un Magnum del gruppo di Donnini (non indagato).
Qualcuno telefona utilizzando il cellulare di servizio. L’audio del video non è chiaro, intorno alla scena c’era un gran caos.

L’irruzione era appena finita. Ma proprio su quei tabulati della Wind si concentra l’attenzione della squadra mobile che indaga sui colleghi: Guido Sanfilippo, il suo vice Giuseppe Borrè, il capo della sezione omicidi Alessandra Bucci, Luca Salvemini e tre ispettori arrivati in questi giorni da Palermo.

I pm sembrano giudicare irrilevante che cosa uscirà dai tabulati. Con l’aiuto della tecnologia probabilmente già sanno che cosa diceva ciascuno. Forse con chi parlava.
Una carta da giocare al prossimo interrogatorio?

Quel che è chiaro è che l’altro ieri nella lunghissima giornata che ha posto tutti i protagonisti di quel video davanti ai pm Enrico Zucca, Francesco Pinto, Monica Parentini e Francesco Albini Cardona, nessuno ha cambiato la versione data in passato.

L’indagine è a poco più di metà strada. Gli interrogativi sono ancora troppi: mancano diversi pezzi della catena di comando (chi e come ordinò l’operazione Diaz) e per le molotov chi pensò a utilizzare queste come prova della presenza dei black bloc. Se ne riparlerà dopo la metà di settembre, quando termina la pausa feriale. Allora verranno sentiti altri manifestanti picchiati. Mancano ancora all’appello tra i 93 arrestati alcuni inglesi e diversi tedeschi, tra cui Sky, il giornalista di Indymedia finito in ospedale massacrato di botte.

(1 AGOSTO 2002, ORE 14:00, aggiornato alle ore 17:40)