Bella legalità

[Delaware]

Di una cosa bisogna dare atto a questo Governo : l'aspirazione alla legalità

Vogliono fare nella legalità quanto prima si doveva fare occultamente , poichè proibito dalla legge : per questo modificano le leggi in senso de-penalizzante . Avanti di questo passo rimarranno soltanto i reati di strada , da punire , un bel progresso nella civiltà , senza dubbio

Di più : vogliono uscire legalmente dai processi in corso .
Per questo introducono nuove norme processuali con effetto retroattivo (in parole comuni : cambiano le regole del gioco a partita già iniziata)

Ma pensano anche alla gente comune che dopo una vita di lavoro vuole lasciare il gruzzoletto accumulato senza che questo sia gravato dalla imposta di successione : e vai allora con l'abolizione di questa iniqua imposta . Forse si sarebbe potuto agire diversamente , elevando la franchigia da 500 milioni a 1000 miliardi , per esempio (dicasi mille miliardi !!!). Ma perdio oltre i mille miliardi , due lire alla Stato le paghi a titolo di successione ... e invece nemmeno quello

Ma l'importante è che tutto sia fatto nella legalità , e allora vai con le leggi "banda-bassotti" , con il Parlamento che lavora giorno e notte x spianare la strada al Capo e al suo clan

Pannella , un grande cultore della legalità , certamente non ha nulla da obbiettare : la forma è rispettata . Quanto al resto ... amen

[Oasis]

Al peggio non c'è mai fine.......

[S. M. Ejzenstejn]

Originally posted by Oasis
Al peggio non c'è mai fine.......

Non essere pessimista: non è detto che vinca anche le prossime elezioni!

[Pieffebi]

L'idea della legalità che ha la sinistretta massimalistica italica, che affonda le sue radici nelle culture illiberali che conosciamo, fra il marxismo-leninismo, il giacobinismo azionista e certo neo-dulcinianismo "cattolico", è ben strana. L'unica "delegittimazione" della legge possibile è la sua censurabilità, rilevata dall'Organo Competente, per incostituzionalità. Le leggi vengono fatte dalle maggioranze, con il vincolo appunto di non ferire i principi costituzionali sanciti dalla Legge Fondamentale dello Stato.
Riguardo all'abolizione dell'imposta di successione, essa potrà non piacere, soprattutto ai demagoghi della sinistretta populista, o dell'altrettanto populista e demagoga estrema destra, tuttavia tutti sanno che questa era nel programma elettorale (anzi era un cavallo di battaglia del POLO da parecchio tempo) della Casa delle Libertà.
E' normale che le leggi proposte e votate dalla maggioranza, in democrazia, siano criticate e sgradite alla minoranza. La minoranza ha tutto il diritto di criticarle, di organizzare battaglie per abrogarle (il referendun popolare abrogativo è uno strumento previsto dal nostro ordinamento che, per quanto inflazionato, è senz'altro indiscutibilmente democratico) e quant'altro. Quando però si cerca di delegittimare un governo in quanto tale, di delegittimare il Parlamento e la sua azione legislatrice, quando addirittura ci si arroga il diritto di giudicare il Popolo Sovrano e le sue scelte elettorali, considerando che queste siano legittimatrici quando volgono a favore di certuni e .....non quando scelgono altri......allora le cose si complicano un tantino.
Il complesso di superiorità con cui certi intellettuali "progressisti" insultano gli elettori del Centrodestra, con lo sprezzante aristocratismo elitario delle sinistre reazionarie recuperando perciò e tuttavia linguaggi che furono delle destre antidemocratiche dell'inizio del secolo passato (non dimentichiamo che molti "intellettuali" della sinistretta furono educati dal fascismo e in epoca fascista, e parteciparono profittevolmente ai Littoriali della Cultura...), allora risulta evidente che qualche cosa non va.
Il disprezzo del "popolo bue" e l'impegno di "resistere, resistere, resistere" al Popolo Sovrano rappresentato dalle Libere Istituzioni Rappresentative, non appartengono alla cultrua e alla civiltà democratiche. Come neppure quello di negare la "dignità" (senza vergognarsene profondamente) agli avversari politici. E se hanno la forza di creare risononanza all'estero, ove la politica italiana risulta un mistero incomprensibile da decenni, e ove....le semplificazioni moralistiche di una sinistretta culturalmente egemone sanno presentarsi come verisimili, questo è ancora più grave e infamante per la Nazione, la sua coscienza democratica, le sue Istituzioni rappresentative inconfutabilmente legittime, democratiche, Sovrane.

Saluti liberali

[S. M. Ejzenstejn]

Originally posted by Pieffebi
...
(non dimentichiamo che molti "intellettuali" della sinistretta furono educati dal fascismo e in epoca fascista, e parteciparono profittevolmente ai Littoriali della Cultura...), ...

Longevi, costoro. Sono poi così tanti?

[Pieffebi]

Eugenio Scalfari e Giorgio Bocca bastano per tutti....e tralascio quelli Komunisti ahahahaha!

[Pieffebi]

A dire il vero ai littoriali della cultura loro non credo abbiano partecipato....li avrebbero cacciati....e a ragione

[S. M. Ejzenstejn]

Originally posted by Pieffebi
Eugenio Scalfari e Giorgio Bocca bastano per tutti....e tralascio quelli Komunisti ahahahaha!

Non sono pochi nemmeno gli "intellettuali" ex comunisti passati alla corte di Berlusconi. Magari non sono antichi, ma erano di certo molto komunisti.

[S. M. Ejzenstejn]

Originally posted by Pieffebi
A dire il vero ai littoriali della cultura loro non credo abbiano partecipato....li avrebbero cacciati....e a ragione

Già, non erano sufficientemente littorii...

[anton]

una forza politica e fior di galantuomini che cirticano la depenalizzazione del falso in bilancio e l'abolizione delle tasse di successione viene chiamata sinistretta........
da un fessacchiotto che non si accorge neppure che proprio quelle iniziative le stanno prentendendo i più grandi capitalisti USA e ai quali il buon bush si sta accorgendo di doversi prostrare con proclami quotidiani alla nazione,,,,
Quand si dice il sonno della ragione......................