Da un post di Malnàt sul Forum della Padania (http://www.network54.com/Hide/Forum/46803):
Nel 1989 e nel 1997 i cinquantenni che oggi guidano i girotondi intorno a Palazzo Madama e i dirigenti politici che se ne adornano erano già abbastanza grandicelli per capire quello che stava succedendo, e si assunsero la responsabilità del sostegno o del silenzio.
Eccovi due bellissimi esempi.
_1989 - Scandalo finanziamento da KGB_
Il PCI faceva votare dal Parlamento la legge di amnistia che, abolendo il reato di finanziamento da Stato estero, precludesse a tutti i tribunali d'Italia di trascinare in giudizio i suoi dirigenti.
Infatti un'ampia inchiesta della procura di Roma accertava che il PCI aveva intascato contributi illeciti per centinaia di milioni di dollari da URSS e KGB; la stessa procura si rassegnò, dopo l'approvazione della legge, a constatare l'inutilità della documentazione raccolta.
*(da Il Foglio - Taradash e Calderisi)*
... e non è mica finita, anzi...
_1997 - Modifica della legge sull'abuso d'ufficio_
Scalfaro regnava ed emanava editti. Uno di questi, subito raccolto dal parlamento, indicava l'assoluta necessità e urgenza di modificare le norme sull'abuso d'ufficio: art. 323 C.P. e articoli 289, 416 e 555 del codice di procedura penale.
Come Scalfaro aveva chiesto, furono modificati con la legge 234 del 16 luglio 1997.
Risultato, anzi... Risultati:
Il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, inquisito per abuso d'ufficio per la vicenda Cirio, fu prosciolto ed evitò il rinvio a giudizio.
La stessa sorte toccò al ministro dei trasporti Claudio Burlando, anche lui inquisito per abuso d'ufficio (e non era la prima volta).
Comunque il caso Burlando è il più interessante: i magistrati, infatti, sospesero in procedimento in attesa delle decisioni del parlamento.
*(da Il Velino)*
Al solito: la destra è ridicola e la sinistra non le è da meno. Anzi.