Peccato che siano solo due i cittadini: Previti e Berlusconi
deputati azzurri chiederanno a Casini la convocazione
straordinaria, in pieno agosto, della commissione Giustizia
Forza Italia accelera
sul legittimo sospetto
E l'opposizione insorge: "La battaglia sarà durissima"
ROMA - Non si ferma il confronto durissimo tra i Poli sulla giustizia: oggetto dello scontro è sempre il disegno di legge sul legittimo sospetto, che la maggioranza vuole approvare a tutti i costi, e che l'opposizione giudica una sorta di provvedimento "ad personam" per Cesare Previti e Silvio Berlusconi, imputati a Milano nel processo Imi-Sir. A rilanciare la battaglia, in questo sabato di esodo estivo, è stato il presidente azzurro della commissione Giustizia di Montecitorio, Geatano Pecorella, che non ha escluso la convocazione della commissione in pieno agosto, per esaminare il testo. Ancora più esplicito Antonio Leone, vicepresidente del gruppo di Forza Italia: il deputato non solo ha confermato che Forza Italia sta lavorando per accelerare i tempi; ma che la prossima settimana Pecorella avanzerà al presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, la richiesta formale della convocazione.
Dunque, quest'ipotesi è, come ha ribadito lo stesso Leone, "molto concreta". Il parlamentare ha poi ricordato che ci sono precedenti di riunioni agostane: ad esempio per i fatti del G8 l'anno scorso a metà mese si è riunita la commissione Affari costituzionali, presieduta da Donato Bruno.
Gli alleati, dall'Udc, alla Lega ad An hanno reagito all'annuncio con un certo stupore, facendo intendere che si rimettono alle decisioni di Pecorella, anche se non dicono di non vederne l'urgenza. Come ha dichiarato, ad esempio, Ignazio la Russa di An. In ogni caso, voteranno compatti il provvedimento.
Secondo quanto si è appreso, la tabella di marcia sarebbe già stata messa a punto. L'idea è quella di convocare la commissione in agosto per svolgere la relazione generale. Poi alla ripresa, il 3 settembre (anzichè il 9 settembre) si passerebbe alla votazione degli emendamenti (circa 2000) con sedute-maratona. Il testo dovrebbe quindi approdare all'esame dell'aula il 17 o il 18 settembre.
Si anticipa dunque la battaglia su un provvedimento osteggiato con forza dall'opposizione. Che ieri ha anche criticato duramente l'operato del presidente del Senato Marcello Pera, accusato di aver abdicato ai suoi compiti istituzionali per favorire la maggioranza. Per questo ora i riflettori dell'Ulivo sono puntati sulla Camera e sul suo presidente.
Anche a Montecitorio, dunque, la battaglia sarà senza esclusione di colpi. Il capogruppo diessino Luciano Violante lo ha detto chiaramente, nell'intervista pubblicata oggi su "Repubblica": "Il confronto sarà molto duro anche nel paese non solo in Parlamento".
E ora che si profila la convocazione straordinaria, i toni si fanno ancora più duri. Giuseppe Fanfani della Margherita ha commentato così: "Se la maggioranza agirà perché la commissione Giustizia di Montecitorio si riunisca ad agosto, sarà evidente la volontà di continuare sulla strada della provocazione e dello stravolgimento delle regole di legalità Sappiano però che la nostra opposizione, a tutela della dignità del Parlamento e a difesa della legalità, sarà decisissima".
(3 agosto 2002)