User Tag List

Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 25
  1. #1
    Registered User
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Messaggi
    935
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito No Alla “nuova Destra”

    NO ALLA “NUOVA DESTRA”

    Alla luce della lettura dell’ultimo fascicolo della rivista-laboratorio di Tarchi, monograficamente impostata alla solita difesa/non-difesa dagli attacchi dei comunisti, diventa ancora più grande il nostro disprezzo per De Benoist e la sua filiale italiana, non tanto per la (ormai annosa) presa di distanze dal fascismo e dai suoi valori (è necessario staccarsi dal nostalgismo e superare la contingenza di quell’esperienza), quanto per la presa di distanze da tutto quanto per noi dovrebbe costituire punto di riferimento serio, metafisico, incrollabile, non-passeggero.
    Quegli articoli infatti ci mostrano nella sintesi di un unico numero tutte le prese di distanze del duo (Tarchi-Benoist) dalla Tradizione e dagli strumenti esegetici che, soli, andrebbero invece riproposti se si vuole impostare una vera élite che agisca efficacemente nel politico, invece di fermarsi a contingenze ed analisi effimere e “profane”, al livello qualitativo di quelle del nostro nemico (e difatti questa mancanza di punti fermi meta-politici si riflette nell’immancabile virata di posizione di De Benoist ogni quattro o cinque anni, di fronte al fallimento delle sue previsioni).
    L’ “area” a mio avviso deve dire NO a tale “Nuova Destra” per i seguenti motivi:

    … perché, in un periodo in cui dovrebbe essere ormai chiaro – a chi non appartiene a quel mondo – che della democrazia liberale va facilitato il dissolvimento, essa fa invece le gomitate per entrare nel novero dei “bravi ragazzi” democratici, benché differenzandosi dai giacobini di stretta osservanza.

    … perché dissimula, sotto parvenze più intellettuali, la lotta al Trascendente, a favore di un ateismo malamente velato da “rivalutazione” delle tradizioni diverse e da “paganesimo” (in realtà si tratta, al meglio, dell’ennesima riproposizione dell’errore panteista o naturalista *).

    … perché in realtà, credendo di smarcarsi dalle dicotomie politologiche classiche, rende un indiretto favore alla politica antifascista e alle idee mondialiste, legittimando tutta una serie di errori speculativi del mondo “laico”; e qualora dovesse conquistarsi veramente la qualifica di interlocutore privilegiato dell’area anti-mondialista, sposterebbe il dibattito ancora una volta su dinamiche interne all’Occidente degenerato, senza uscirne e senza superarle, in sostanza legittimando un mondo che per noi invece deve morire.

    (* si vedano gli illuminanti sproloqui su “Madre Natura” e le rivalutazioni di Rousseau…)

  2. #2
    membro
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Messaggi
    1,057
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    un'analisi di spietata lucidità.
    Sei veramente l'unico qua giu' capace di uscire dalla discussione tattica e strappare il velo, con sana economia di parole.

  3. #3
    Ospite

    Predefinito Re: No Alla “nuova Destra”

    Originally posted by Patrizio
    NO ALLA “NUOVA DESTRA”

    Alla luce della lettura dell’ultimo fascicolo della rivista-laboratorio di Tarchi, monograficamente impostata alla solita difesa/non-difesa dagli attacchi dei comunisti, diventa ancora più grande il nostro disprezzo per De Benoist e la sua filiale italiana, non tanto per la (ormai annosa) presa di distanze dal fascismo e dai suoi valori (è necessario staccarsi dal nostalgismo e superare la contingenza di quell’esperienza), quanto per la presa di distanze da tutto quanto per noi dovrebbe costituire punto di riferimento serio, metafisico, incrollabile, non-passeggero.
    Quegli articoli infatti ci mostrano nella sintesi di un unico numero tutte le prese di distanze del duo (Tarchi-Benoist) dalla Tradizione e dagli strumenti esegetici che, soli, andrebbero invece riproposti se si vuole impostare una vera élite che agisca efficacemente nel politico, invece di fermarsi a contingenze ed analisi effimere e “profane”, al livello qualitativo di quelle del nostro nemico (e difatti questa mancanza di punti fermi meta-politici si riflette nell’immancabile virata di posizione di De Benoist ogni quattro o cinque anni, di fronte al fallimento delle sue previsioni).
    L’ “area” a mio avviso deve dire NO a tale “Nuova Destra” per i seguenti motivi:

    … perché, in un periodo in cui dovrebbe essere ormai chiaro – a chi non appartiene a quel mondo – che della democrazia liberale va facilitato il dissolvimento, essa fa invece le gomitate per entrare nel novero dei “bravi ragazzi” democratici, benché differenzandosi dai giacobini di stretta osservanza.

    … perché dissimula, sotto parvenze più intellettuali, la lotta al Trascendente, a favore di un ateismo malamente velato da “rivalutazione” delle tradizioni diverse e da “paganesimo” (in realtà si tratta, al meglio, dell’ennesima riproposizione dell’errore panteista o naturalista *).

    … perché in realtà, credendo di smarcarsi dalle dicotomie politologiche classiche, rende un indiretto favore alla politica antifascista e alle idee mondialiste, legittimando tutta una serie di errori speculativi del mondo “laico”; e qualora dovesse conquistarsi veramente la qualifica di interlocutore privilegiato dell’area anti-mondialista, sposterebbe il dibattito ancora una volta su dinamiche interne all’Occidente degenerato, senza uscirne e senza superarle, in sostanza legittimando un mondo che per noi invece deve morire.

    (* si vedano gli illuminanti sproloqui su “Madre Natura” e le rivalutazioni di Rousseau…)
    Ottima analisi, Patrizio. Era ora che qualcuno se ne rendesse conto! Con il neofascismo, il tradizionalismo e tutto il trallallero nazionalautoritario la Cultura delle Nuove Sintesi non ha proprio niente a che fare.
    Che tu lo dica mi rende felice
    Naturalmente io vedo questa inevitabile presa di posizione in senso positivo. Auspicherei che i comunisti, post o pseudo tali se ne renderessero altrettanto conto e cominciassero a vedere De Benoist per quello che è e scrive.
    Aggiungo solo che non c'è bisogno che tu scriva "NO ALLA NUOVA DESTRA!". E' la CULTURA DELLE NUOVE SINTESI a non voler avere a che fare con voi, e mi sembra che Tarchi l'abbia scritto e riscritto più volte. Spero vivamente che tutti reagiscano come te, amico: che AN la finisca di appropriarsi indebitamente del pensatore francese e che la Destra Radicale assimili l'enorme abisso che c'è tra essa e la Cultura delle Nuove Sintesi.

    A proposito, ti è piaciuto il mio pezzo su "La sinistra e i suoi (doppi) vincoli"?
    Ciao.

  4. #4
    Registered User
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Messaggi
    935
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Re: No Alla “nuova Destra”

    Originally posted by claudio ughetto


    Ottima analisi, Patrizio. Era ora che qualcuno se ne rendesse conto! Con il neofascismo, il tradizionalismo e tutto il trallallero nazionalautoritario la Cultura delle Nuove Sintesi non ha proprio niente a che fare.
    Che tu lo dica mi rende felice
    Naturalmente io vedo questa inevitabile presa di posizione in senso positivo. Auspicherei che i comunisti, post o pseudo tali se ne renderessero altrettanto conto e cominciassero a vedere De Benoist per quello che è e scrive.
    Aggiungo solo che non c'è bisogno che tu scriva "NO ALLA NUOVA DESTRA!". E' la CULTURA DELLE NUOVE SINTESI a non voler avere a che fare con voi, e mi sembra che Tarchi l'abbia scritto e riscritto più volte. Spero vivamente che tutti reagiscano come te, amico: che AN la finisca di appropriarsi indebitamente del pensatore francese e che la Destra Radicale assimili l'enorme abisso che c'è tra essa e la Cultura delle Nuove Sintesi.

    A proposito, ti è piaciuto il mio pezzo su "La sinistra e i suoi (doppi) vincoli"?
    Ciao.

    Ciao Claudio,
    sicuramente apprezzo la tua sportività (e in ogni caso non c’è niente di personale in questi giudizi, come ben sai).
    ” Con il neofascismo, il tradizionalismo e tutto il trallallero nazionalautoritario la Cultura delle Nuove Sintesi non ha proprio niente a che fare.
    Che tu lo dica NON mi rende felice.
    Perché significa che non si vede ancora all’orizzonte alcun superamento di quelle esperienze che non finisca per finire tra le schiere del nemico.
    E poi, come pretendere il riconoscimento ipso facto tra i membri del Club quando si possiede ancora lo stigma di quell’eredità (un segno che possiede ancora la proprietà di far arretrare i “demoni”, a quanto pare…, e vostro malgrado). Sono sicuro che col tempo vi sdoganeranno, anzi, sta già avvenendo.
    D’altronde, se foste veramente diversi da quel mondo di valori, mai e poi mai si sognerebbero di parlare di voi, prendendovi in considerazione, addirittura pubblicando libri sulle vostre posizioni con analisi “dai toni riflessivi e pacati” (a detta del “perseguitato” Tarchi).
    Invece, quel tenervi in stand by, non ha altro significato per i mondialisti che un:
    ‘va già bene, ma dovete fare ancora un po’ di anticamera per essere dei nostri’. Fini docet.

  5. #5
    W Charles A. Lindbergh 21.5.1927
    Data Registrazione
    20 Apr 2002
    Località
    la Terra, quarta via, presso l'Unione Nazionale per la Giustizia Sociale - Fronte Cristiano. NO AL NAZISMO DISUMANO; NO AL FASCISMO LIBERTICIDA; NO AL CAPITALISMO SFRUTTATORE; NO AL COMUNISMO ATEO.
    Messaggi
    3,432
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Certo... fino a che vi parlerete tra di voi le probabilità di successo aumenteranno...
    il linguaggio deve essere il più semplice possibile, chiaro, sintetico e comprensibile, la comunicazione deve essere diretta e capace di produrre una risposta coerente.
    Prosit


  6. #6
    Paul Atreides
    Ospite

    Predefinito

    Per quel che mi riguarda

    1) che la ND abbia perseguito sin dall'inizio una strategia 'dialogica' è sempre stato chiaramente detto da tutti i suoi esponenti

    2) ergo, pensare che la ND possa fungere da opposizione davvero 'irritante' è ovviamente sballato, e basti vedere come si tengono ben lontani da argomenti tipo il revisionismo olocaustico

    3) che in special modo Tarchi critichi ad es. Germinario per aver eliminato tutti i riferimenti scomodi dalla sua analisi del pensiero di De Benoist è ridicolo se si pensa che lo stesso Tarchi liquida la destra radicale con gli stessi cliché da 20 anni a questa parte, cristallizzandola in una sorta di 'impossibilità di cambiamento'

    4) aggiungiamo che Tarchi usa verso la destra radicale quella stessa mistificazione/falsificazione che è tanto zelante nel denunciare quando viene usata contro la ND. Esempio, nell'ultimo numero di Diorama, nell'articolo 'Americanismo', p. 4, quando sfacciatamente a proposito dell'antiamericanismo della destra radicale riporta solo fatti favorevoli alla sua tesi

    5) non concordo con Patrizio a proposito di Germinario. I toni pacati e riflessivi, Germinario li ha usati anche nel suo testo su Evola. E non credo che volesse 'sdoganarlo'...

    6) Sul paganesimo, dico solo che non mi pare che Platone o il neoplatonismo possano essere accusati di 'panteismo'. Anzi credo che tale accusa forse sia davvero calzante solo per la Stoà.

    Saluti

  7. #7
    Registered User
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Messaggi
    935
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Paul Atreides

    6) Sul paganesimo, dico solo che non mi pare che Platone o il neoplatonismo possano essere accusati di 'panteismo'. Anzi credo che tale accusa forse sia davvero calzante solo per la Stoà.


    Platone non è certo panteista, ma come giudicare le seguenti affermazioni debenoistiane?
    Mi limito a sfogliare da due testi principali del filosofo: “Le idee a posto” e “L’eclisse del sacro” (peraltro contenenti lodevoli opposizioni a molti luoghi comuni progressisti e illuministi):
    “Idee…” Cap. “La Tradizione”:
    Da parte mia, io chiamo ‘tradizione’ la struttura specifica, riflesso di un particolare schema mentale, nella quale si sono iscritte, nel corso delle epoche, le diverse forme socio-culturali della nostra cultura[…]”
    Da cui deduciamo che la Tradizione è di origine “mentale”, è una struttura “socio-culturale”.
    […]La loro origine praticamente si confonde con quella della cultura indoeuropea: circa cinquemila anni fa, alle soglie della rivoluzione neolitica.[/b]”
    Da cui deduciamo che la Tradizione ha avuto un’origine umana, databile nel tempo.
    Più avanti:
    Il capitale rappresentato dalla tradizione non può dunque esser afferrato dal gioco dell’intelletto […]. E’ l’anima ad essere in gioco, non lo spirito
    .”
    E via con l’immanentismo storicistico herderiano…
    E:
    La tradizione è un’opera collettiva (‘Nessun essere umano, scrive Konrad Lorenz, foss’anche il più sommo dei geni, potrebbe inventare da solo un sistema di norme e riti sociali capace di sostituire la tradizione culturale’). Ma è innanzitutto un’opera umana, senza alcun equivalente nel mondo animale” (e meno male!)
    Apprendiamo poi che:
    “[…]l’idea di ‘élite’ [è] un semplice dato sociologico”.
    Scorrendo poi “L’eclisse…”, cap. I, “Del sacro”, troviamo le seguenti posizioni:
    “[…]Ogni atto della vita umana possiede per sé stesso un valore sacramentale[…]”.
    Vorrà dire che anche un pedofilo satanista compie un atto sacramentale… Ma andiamo avanti.
    La divinità sarebbe stata descritta in termini celesti a causa dell’”assimilazione della luce del cielo alla sacralità colta nel suo principio.”. Sicché abbiamo un quasi evemerismo naturalista. E la frase immediatamente seguente non fa che aggravare il periodo:
    In altri termini, il sacro, all’origine[quale origine?Nota mia]trascende la condizione umana senza trascendere il cosmo.
    dove si vuol dare l’impressione di non negare il trascendente, mentre viene negato nella seconda parte della frase (non si capisce infatti come il divino - anche non l’indifferenziato ma il divino personale - possa trascendere una parte della contingenza ma non un’altra).
    Il tributo alle scienze profane moderne poi si arricchisce, ricorrendo all’ausilio dell’interpretazione psicologistica:
    Per la sua ampiezza e le sue generalità, il sacro rimanda con ogni evidenza ad una certa naturalità antropologica. Alimentandosi di simboli e di archetipi di cui la scuola junghiana ha sottolineato il ruolo essenziale come coefficiente di equilibrio nella salute psichica individuale e collettiva, esso costituisce un dato costante delle facoltà conoscitive dell’uomo”.
    A Jung vengono aggiunti altri luminari, Durant, Wunenburger, secondo cui il sacro è “una certa predisposizione strutturale del nostro immaginario a suddividere lo spazio in livelli e orientamenti qualitativamente differenziati[…]”, per cui “il sacro non sarebbe solo un accidente nella nostra percezione del mondo, ma una struttura permanente del nostro rapporto col mondo e della nostra costituzio e psicologica”. Etc.
    E, achiusa del paragrafo:
    L’uomo contiene il sacro all’interno stesso della sua umanità[…].”
    E mi fermo qui con la veloce carrellata antologica che chiunque può fare aprendo un libro del filosofo, perché penso di avere reso l’idea della posizione anti-tradizionale e modernista di De Benoist riguardo il sacro.

  8. #8
    Paul Atreides
    Ospite

    Predefinito

    X Patrizio

    D'accordo, ma a me non interessava mica difendere il 'paganesimo' di De Benoist quanto mostrare come ci siano modi ben differenti di rapportarsi al 'paganesimo', in special modo, ovviamente, con riferimento all'impostazione delle Ar. E mostrare che tale impostazione sfugge all'accusa di panteismo. Tutto qua. Tra l'altro Germinario nel suo testo su De Benoist ha l'acutezza di richiamare proprio la "visione" platonica di Freda e di segnalarla come una "linea" molto diversa da quella di De Benoist (p. 113, nota 143).

    Saluti

  9. #9
    Registered User
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Messaggi
    935
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Paul Atreides
    X Patrizio

    D'accordo, ma a me non interessava mica difendere il 'paganesimo' di De Benoist quanto mostrare come ci siano modi ben differenti di rapportarsi al 'paganesimo', in special modo, ovviamente, con riferimento all'impostazione delle Ar. E mostrare che tale impostazione sfugge all'accusa di panteismo. Tutto qua. Tra l'altro Germinario nel suo testo su De Benoist ha l'acutezza di richiamare proprio la "visione" platonica di Freda e di segnalarla come una "linea" molto diversa da quella di De Benoist (p. 113, nota 143).

    Saluti
    ok.
    rimanevo sull'oggetto del thread, non avevo colto il tuo allargamento a Freda e alle Ar.

  10. #10
    Mjollnir
    Ospite

    Predefinito

    Qualche breve considerazione - anche se l'argomento e' di notevole interesse - sui vari punti.


    1- mi sembra che la ND francese e la cosiddetta NC (Nuova Cultura) di Tarchi non si possano ridurre semplicemente ad una emanazione l'una dell'altra: si sono avute ad es sensibilita' diverse e prese di posizione su alcune tematiche divergenti tra Italia e Francia. Penso soprattutto alla questione religiosa ed al rapporto con la destra politica;

    2- devo ammettere che ultimamente la ND-NC mi suscita degli imbarazzi e delle perplessita' sulla linea e le scelte di carattere latamente politico. Sicuramente queste ambiguita' ed errori sono condizionate anche dalle fortune-sfortune mediatiche ed editoriali: da un lato c'e' il tentativo di far cmq filtrare alcune idee e stimoli in ambienti esterni e movimenti politici, da un lato c'e' la lotta contro la disinformazione e l'isolamento. Non li riterrei cmq dati irreversibili e irrecuperabili (qui penso soprattutto al problema immigrazione e all'equivoco del multiculturalismo .

    3- dagli atteggiamenti e dalla riflessione politica, nella quale si puo' rintracciare qualche sbandamento, io scinderei il nucleo della riflessione religiosa e della tematica paganesimo la quale, non toccando opportunita' o rendite politiche di vario tipo, mantiene una sua sostanziale validita'.
    In particolare sull'argomento le critiche di Patrizio mi sembrano ingenerose e malposte: e' pacifico che la prospettiva debenoistiana non abbia nulla a che fare col tradizionalismo integrale, per cui e' inutile andare a cercarvi tracce di questa scuola. Ciononostante non e' corretto negargli il tentativo di acquisire un altro approccio alla trascendenza ed al sacro rispetto a quello cristiano a cui ci hanno abituati le categorie spirituali degli ultimi 20 secoli. Questo sforzo c'e', ed e'evidente.
    Bisogna allora spostarsi sul terreno dove si gioca la partita determinante, e capire quale e' il "nemico" : per De Benoist non credo che sia il "mondo" come tale, ne' la storicita' o l'immanenza. Ne', nel campo delle forme politiche, la democrazia in quanto tale, purche' sia riportata allo spirito delle origini elleniche e depurata dalle derive individualistiche e utilitaristiche moderne. Sempre finche' non sara' possibile una concreta opzione non-democratica.

    In altre parole, per chi pensa che la conflittualita' principale che attraversa la storia dell'Europa moderna sia tra le radici indoeuropee e la sovrastruttura giudeo-cristiana, i giudizi di negativita' e positivita' sono diversamente distribuiti rispetto ad una antitesi assoluta tradizione-antitradizione.

 

 
Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Da Giovane Europa alla Nuova Destra
    Di Johann von Leers nel forum Socialismo Nazionale
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 12-02-11, 17:58
  2. Da Giovane Europa alla Nuova Destra
    Di Malaparte nel forum Destra Radicale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 19-04-10, 01:54
  3. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 16-02-10, 19:04
  4. Risposte: 29
    Ultimo Messaggio: 23-10-07, 21:19
  5. Nuova Destra Sociale: No alla mostra di arte Gay a Firenze
    Di Camicianera44 nel forum Centrosinistra Italiano
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 23-10-07, 13:37

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito