La regione Toscana presenta la prima legge per i diritti degli omosessuali
di red.
Il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini, ha presentato, durante un incontro con l’associazione Arcigay, la prima legge regionale «contro le discriminazioni in base all'orientamento sessuale». Una normativa che passerà all'esame del Consiglio a settembre per essere approvata entro la fine dell'anno. «Quella elaborata dalla Giunta - ha detto Martini - è una legge che non concede favori a nessuno, ma che fa cadere barriere di discriminazioni in una regione come la Toscana che ha sempre riconosciuto le diversità». La normativa ruota attorno al diritto di autodeterminazione della persona e affronta, tra l'altro, temi sanitari, affermando la libertà di ciascuno, ad esempio nelle coppie di fatto, di designare la persona cui far riferimento per ricevere il consenso ad un determinato trattamento terapeutico. Il testo, tra l'altro, parla anche di trattamenti sanitari per cambiare sessualità, vietati ai minori di 16 anni; prevede controlli sui linguaggi e comportamenti discriminatori di media, pubblica amministrazione e luoghi di lavoro. E inoltre campagne di prevenzione dell'Hiv. Infine la Regione promuoverà una politica delle differenze anche nel turismo, indicando i locale «gay friendly».
L’Arcigay, nella serata chiamata in onore del presidente della Regione, «C'è Martini, c'è party», ha salutato positivamente la nuova normativa. «Con questa legge - ha dichiarato Alessio De Giorgi, presidente toscano di Arcigay - la nostra regione si allinea alla grande tradizione europea di rispetto e di apertura nei confronti delle differenze. Una normativa che la pone all'avanguardia in Europa». De Giorgi non ha tralasciato qualche richiamo polemico: «Mi spiace per tanti amici e amiche laziali e lombardi - ha detto - ma noi non abbiamo né Storace né Formigoni, abbiamo Claudio Martini».