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  1. #21
    Hanno assassinato Calipari
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    Originally posted by Patrizio
    Sì, ma quello che non si capisce, riguardo l'argomento del thread,
    è perché sei milioni di morti (presunti) o, ammettiamo pure (ma non concediamo) cinquanta milioni di morti bellici causati dall'ideologia nazionalsocialista debbano tappare la bocca per sempre a chi intenda riproporre quel'ideologia,
    mentre
    duecento milioni di morti del comunismo (milione più milione meno, non cambia molto) non debbano lasciare nemmeno un'ombra di senso di colpa in chi ripropone tutti i giorni quest'ultima ideologia.

    Mi si risponda, per favore, senza evadere la domanda.
    Non è la contabilità dei morti, ma il seme stesso dell'idea. Mentre il nazifascismo è quello, inddissolubilmente legato al razzismo, alla superiorità dei popoli e poco altro, il comunismo è filosofia a livello mondiale, che ha attraversato tutte le generazioni e classi sociali. E non prescrive nulla, non il razzismo, non lo statalismo, non i gulag. E' semplicemente una filosofia, nulla più.

  2. #22
    Hanno assassinato Calipari
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    Originally posted by parmigiano
    Infatti cosa? Paragonare il fascismo e il comunismo come fossero la stessa cosa?
    --------------------------------------------------------------------------------

    No, non sono la stessa cosa. Il F. e il C. sono state due ideologie che hanno fatto da base a regimi totalitari e feroci. Hanno avuto qualche punto in comune, come l'estremo statalismo, anche se il comunismo in questo senso non lo batte nessuno. Inoltre, in particolare, il PCI non ha mai cercato di imporre una dittatura in Italia come fece, riuscendovi, il partito fascista di Mussolini. La mia opinione è che la gran parte degli elettori ma anche militanti del PCI fossero sostanzialmente democratici, ma che il PCI, proprio a causa della sua ideologia, abbia avuto delle complicità inaccettabili con regimi che democratici non lo erano affatto. E ora sono i rifondaroli, o parte di essi, a continuare questa assurda tradizione sostenendo Cuba(anche se temo che lo faccia anche parte dei DS). Credo che questo sia accaduto per una difficoltà intrinseca alla cultura marxista di concepire la democrazia come fine in sè dell'azione politica.

    ++++++++++++++++++ ++++++++++++++++

    claude ,evidentemente sei più di parte di un partigiano.
    Vai a vantare la mancanza della DITTATURA comunista in italia dovuta al fatto che secondo il tuo acume politico ritieni sostanzialmente democratici qui lazzaroni di comunisti post guerra.
    Ma ai residuatiideologici delle sterminate steppe quando avranno conosciuto la parola "DEMOCRAZIA ", cosa le sarà sembrato che fosse.
    MA AL MONDO ESISTE ANCORA UNO CHE NON SIA DEMENTE CHE CREDA CHE IL GLORIOSO PARTITO DELLA BANDIERA ROSSA FOSSE DEMOCRATICO? MA VERAMENTE CREDETE CHE QUALCUNO CI CREDA?
    Meno male che siamo stati aiutati dagli aleati ,altrimenti ne avremmo vissute delle belle.
    Ma ci riusciamo veramente a supporre di aver corso il rischio di essere potuto stati "alleati "della grande russia dempcratica ,roba da pazzi.
    il PCI non solo era democratico, ma ha combattuto contro certi "antidemocratici" che sono stati al governo per 50 anni (alla faccia della democrazia )


  3. #23
    Mjollnir
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    Originally posted by yurj


    Non è la contabilità dei morti, ma il seme stesso dell'idea. Mentre il nazifascismo è quello, inddissolubilmente legato al razzismo, alla superiorità dei popoli e poco altro, il comunismo è filosofia a livello mondiale, che ha attraversato tutte le generazioni e classi sociali. E non prescrive nulla, non il razzismo, non lo statalismo, non i gulag. E' semplicemente una filosofia, nulla più.


    TROPPO COMICO !!!!!

  4. #24
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    Originally posted by yurj


    Non è la contabilità dei morti, ma il seme stesso dell'idea. Mentre il nazifascismo è quello, inddissolubilmente legato al razzismo, alla superiorità dei popoli e poco altro, il comunismo è filosofia a livello mondiale, che ha attraversato tutte le generazioni e classi sociali. E non prescrive nulla, non il razzismo, non lo statalismo, non i gulag. E' semplicemente una filosofia, nulla più.
    "Non è la contabilità dei morti"?
    A me pare che con la carta della contabilità si conduca una campagna gigantesca, o mi sbaglio? E allora, la bilancia non dovrebbe pendere esattamente dalla parte nazista, a rigor di logica.
    Alla luce dei due libri "Il libro nero del comunismo" e "Il libro nero del capitalismo", si deduce che chi ha accusato il nazismo non parlava proprio da un pulpito ... immacolato.
    Come vuole far credere la faccenda della "filosofia" comunista buona, ma, talvolta, male applicata.
    La verità è che ogni ideologia occidentale radicale, in quanto erede del pensiero monoteista, per affermarsi deve conquistare l'ecumene. E per farlo non si può badare a quanti morti occorre fare.
    Nessuna ideologia o filosofia occidentale potrebbe mai imporsi senza bagni di sangue.
    E difatti mai è successo.

  5. #25
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    La filosofia comunista non esiste, è solo materialismo allo stato puro... la filosofia stessa i comunisti la considerano sovrastruttura, a loro interessa solo non lavorare. Spesso coloro i quali aderiscono a partiti comunisti sono contadini ignoranti che sperano di rubare la terra a qualcuno o ragazzotti che marinano la scuola. I comunisti sono una cerchia di ignoranti arretrati.

    Il comunismo è imploso sotto il peso di se stesso, dei debiti, dell'improduttività, ogni iniziativa privata veniva repressa, ogni idea, ogni spunto personale conculcato e inibito. Questo ha prodotto solo controllo del pensiero e fomentato lotte sociali.

    Dove nel mondo i comunisti erano indisturbati e hanno avuto carta bianca hanno seminato solo povertà... infatti i rossi parlano di livellamento del tenore di vita, ma non verso l'alto, ma verso il basso... tranno la privilagiata classe dirigente di stampo oligarchico. Come pensano di essere credibili? Imbrogliando ed ingannando i popoli? Non basta più! I popoli gli hanno detto NO!

    Invece il capitalismo in genere non è dannoso di per sè, è dannoso se è utilizzato da gente senza scrupoli; in ogni caso il capitalismo porta occupazione nel paese in cui è applicato e può portare povertà nel paese sfruttato, ma questo dipende dalla volontà del paese "sfruttatore", non del capitalismo in quanto tale. Il capitalismo, l'iniziativa privata potrebbe portare sviluppo ovunque, dipende dagli uomini e dalle volontà dei governi.

    Il comunismo invece porta miseria sia nel paese in cui è applicato sia negli altri; come fai ad aiutare gli altri se tu stesso sei un morto di fame? Può forse Cuba aiutare l'Africa? No! Può farlo la Cina? Ma nemmeno per Idea! Lo ha mai fatto l'URSS? Ma neanche a pensarci!
    Il comunismo porta miseria e sottosviluppo per sua stessa natura, indipendentemente dagli uomini... è qualcosa di mostruoso.
    2010:

  6. #26
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    Originally posted by Ichthys
    La filosofia comunista non esiste, è solo materialismo allo stato puro... la filosofia stessa i comunisti la considerano sovrastruttura, a loro interessa solo non lavorare. Spesso coloro i quali aderiscono a partiti comunisti sono contadini ignoranti che sperano di rubare la terra a qualcuno o ragazzotti che marinano la scuola. I comunisti sono una cerchia di ignoranti arretrati.

    Il comunismo è imploso sotto il peso di se stesso, dei debiti, dell'improduttività, ogni iniziativa privata veniva repressa, ogni idea, ogni spunto personale conculcato e inibito. Questo ha prodotto solo controllo del pensiero e fomentato lotte sociali.

    Dove nel mondo i comunisti erano indisturbati e hanno avuto carta bianca hanno seminato solo povertà... infatti i rossi parlano di livellamento del tenore di vita, ma non verso l'alto, ma verso il basso... tranno la privilagiata classe dirigente di stampo oligarchico. Come pensano di essere credibili? Imbrogliando ed ingannando i popoli? Non basta più! I popoli gli hanno detto NO!

    Invece il capitalismo in genere non è dannoso di per sè, è dannoso se è utilizzato da gente senza scrupoli; in ogni caso il capitalismo porta occupazione nel paese in cui è applicato e può portare povertà nel paese sfruttato, ma questo dipende dalla volontà del paese "sfruttatore", non del capitalismo in quanto tale. Il capitalismo, l'iniziativa privata potrebbe portare sviluppo ovunque, dipende dagli uomini e dalle volontà dei governi.

    Il comunismo invece porta miseria sia nel paese in cui è applicato sia negli altri; come fai ad aiutare gli altri se tu stesso sei un morto di fame? Può forse Cuba aiutare l'Africa? No! Può farlo la Cina? Ma nemmeno per Idea! Lo ha mai fatto l'URSS? Ma neanche a pensarci!
    Il comunismo porta miseria e sottosviluppo per sua stessa natura, indipendentemente dagli uomini... è qualcosa di mostruoso.
    condivido: il comunismo è illusione, gretto materialismo, nichilismo, fallimento. Al comunismo si approda per vergogna, cattiva coscienza, invidia o cupidigia. Mali ineliminabili purtroppo perchè iscritti nella natura umana. Ecco perchè il pericolo rosso c'è ancora, al di là dei muri caduti, al di là della prova empirica della storia che ha condannato per sempre il comunismo in tutte le sue declinazioni.

  7. #27
    fiorirà l'aspidistra
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    Originally posted by yurj
    Intanto il mondo va avanti, voi discutete dei masimi sisteme, noi abbiamo altro da fare...
    Tutte le volte in cui non sa cosa dire, yuri chiude sempre con questa stupida frasetta. Ebbravo, chi ti ha chiesto nulla? Vai ad aiutare i bimbi cubani a non morire di fame e non menarcela sei anni con i vostri grandi progetti terzomondisti anticapitalisti.

    Come? Sei ancora qui? Capisco. Certo. Proclamarsi solidali è sempre più faticoso che esserlo, sono d'accordo.

    C&C
    Franci

  8. #28
    Claude
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    Originally posted by parmigiano
    Infatti cosa? Paragonare il fascismo e il comunismo come fossero la stessa cosa?
    --------------------------------------------------------------------------------

    No, non sono la stessa cosa. Il F. e il C. sono state due ideologie che hanno fatto da base a regimi totalitari e feroci. Hanno avuto qualche punto in comune, come l'estremo statalismo, anche se il comunismo in questo senso non lo batte nessuno. Inoltre, in particolare, il PCI non ha mai cercato di imporre una dittatura in Italia come fece, riuscendovi, il partito fascista di Mussolini. La mia opinione è che la gran parte degli elettori ma anche militanti del PCI fossero sostanzialmente democratici, ma che il PCI, proprio a causa della sua ideologia, abbia avuto delle complicità inaccettabili con regimi che democratici non lo erano affatto. E ora sono i rifondaroli, o parte di essi, a continuare questa assurda tradizione sostenendo Cuba(anche se temo che lo faccia anche parte dei DS). Credo che questo sia accaduto per una difficoltà intrinseca alla cultura marxista di concepire la democrazia come fine in sè dell'azione politica.

    ++++++++++++++++++ ++++++++++++++++

    claude ,evidentemente sei più di parte di un partigiano.
    Vai a vantare la mancanza della DITTATURA comunista in italia dovuta al fatto che secondo il tuo acume politico ritieni sostanzialmente democratici qui lazzaroni di comunisti post guerra.
    Ma ai residuatiideologici delle sterminate steppe quando avranno conosciuto la parola "DEMOCRAZIA ", cosa le sarà sembrato che fosse.
    MA AL MONDO ESISTE ANCORA UNO CHE NON SIA DEMENTE CHE CREDA CHE IL GLORIOSO PARTITO DELLA BANDIERA ROSSA FOSSE DEMOCRATICO? MA VERAMENTE CREDETE CHE QUALCUNO CI CREDA?
    Meno male che siamo stati aiutati dagli aleati ,altrimenti ne avremmo vissute delle belle.
    Ma ci riusciamo veramente a supporre di aver corso il rischio di essere potuto stati "alleati "della grande russia dempcratica ,roba da pazzi.
    Parmigiano, io non ho detto che il partito comunista fosse un partito democratico, per il semplice fatto che un partito o è comunista o è democratico. Ho detto solo che, di fatto, non c'è stata una dittatura comunista nè tentativi in tal senso da parte del suddetto P. comunista. Che poui questo sia avvenuto per motivi strategici invece che di principio....
    Inoltre, mi sono riferito agli elettori ed ai simpatizzanti. E qui ho tratto dalle mie esperienze. Io sono nato in una famiglia di comunisti, e pure proletaria e La sensazione che avevo era quellla che la gran parte del "popolo comunista" avesse un rapporto con la Madre Russia ed alla sua struttura economica e politica più o meno simile a quello che i cattolici hanno con le prescrizioni di morale sessuale della Chiesa Cattolica. Mi sono spiegato?

  9. #29
    fiorirà l'aspidistra
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    Originally posted by Claude

    Parmigiano, io non ho detto che il partito comunista fosse un partito democratico, per il semplice fatto che un partito o è comunista o è democratico. Ho detto solo che, di fatto, non c'è stata una dittatura comunista nè tentativi in tal senso da parte del suddetto P. comunista. Che poui questo sia avvenuto per motivi strategici invece che di principio....
    Inoltre, mi sono riferito agli elettori ed ai simpatizzanti. E qui ho tratto dalle mie esperienze. Io sono nato in una famiglia di comunisti, e pure proletaria e La sensazione che avevo era quellla che la gran parte del "popolo comunista" avesse un rapporto con la Madre Russia ed alla sua struttura economica e politica più o meno simile a quello che i cattolici hanno con le prescrizioni di morale sessuale della Chiesa Cattolica. Mi sono spiegato?
    Apriti cielo.

    (per restare in tema... )

    C&C
    Franci

  10. #30
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    Originally posted by Patrizio


    "Non è la contabilità dei morti"?
    A me pare che con la carta della contabilità si conduca una campagna gigantesca, o mi sbaglio? E allora, la bilancia non dovrebbe pendere esattamente dalla parte nazista, a rigor di logica.
    Alla luce dei due libri "Il libro nero del comunismo" e "Il libro nero del capitalismo", si deduce che chi ha accusato il nazismo non parlava proprio da un pulpito ... immacolato.
    Come vuole far credere la faccenda della "filosofia" comunista buona, ma, talvolta, male applicata.
    La verità è che ogni ideologia occidentale radicale, in quanto erede del pensiero monoteista, per affermarsi deve conquistare l'ecumene. E per farlo non si può badare a quanti morti occorre fare.
    Nessuna ideologia o filosofia occidentale potrebbe mai imporsi senza bagni di sangue.
    E difatti mai è successo.
    Infatti è sbagliato "imporre" ideologie o sistemi. Le persone devono godere del massimo della libertà, delle opportunità, del "poter costruire". Attualmente il capitalismo, nonstante le sue riforme, non offre tutto ciò.


    La "conta dei morti" è una cosa che non mi è mai piaciuta, perchè tende a dare delle patenti di colpevolezza alle persone, piuttosto che aprirci gli occhi sugli orrori dell'umanità.

 

 
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