Immigrazione, i cattolici attaccano la Bossi-Fini
Al meeting di Loreto sotto accusa le politiche italiane ed europee. Pezzotta: Immigrati ridotti a merce
T. P.
Si è concluso ieri a Loreto il 5° Meeting internazionale sulle migrazioni, promosso dai Missionari e Laici Scalabriniani. I relatori presenti hanno affermato la necessità di costruire una politica che rispetti le differenze e garantisca l'eguaglianza. A questo proposito, il cardinale Ersilio Tonini ha insistito sull'importanza di «vivere insieme uguali e diversi», creando una politica di accoglienza che non veda nell'immigrato un nemico, ma una risorsa di crescita per la società. In modo analogo si è pronunciato il segretario nazionale della Cisl, Savino Pezzotta: «L'obiettivo di fondo è quello di costruire società integrate (e non di integrare i migranti)». La sfida oltrepassa dunque i confini nazionali e si gioca a livello europeo, come ha testimoniato l'esperienza portata da Pino Carlino, segretario nazionale dei sindacati cristiani del Belgio, dove il permesso di soggiorno non è collegato al contratto di lavoro. Nella situazione politica attuale, segnata dagli attentati dell'11 settembre, l'esigenza di affrontare il problema dell'immigrazione a partire da un accordo transnazionale è ancora più forte che in passato. Tale necessità è stata sottolineata anche da Pezzotta: «È necessaria une politica condivisa a livello europeo, promuovendo una programmazione dei flussi, compatibile con una dignitosa accoglienza».
Durante i dibattiti del Meeting si è fatta strada la convinzione che oggi non si può prescindere da una revisione ed omogeneizzazione delle leggi in materia di immigrazione. Pezzotta ha proseguito il suo intervento con una critica alla legge Bossi-Fini: «Essa è la riduzione dell'immigrato a una pura concezione mercantile, da persona a funzione esclusiva del mercato del lavoro». Dalle analisi del Meeting emerge tuttavia che la Bossi-Fini non è un'eccezione nei Paesi dell'Unione. Quest'anno, in Germania, è stata approvata una legge che, pur garantendo i diritti degli immigrati già presenti, introduce delle discrimininazioni nei confronti di quelli in arrivo.
L'obiettivo del M eeting si è focalizzato sul rapporto tra gli immigrati e l'ambiente del lavoro e della produzione. Perciò, è stato attribuito un premio alla ditta Fileni di Jesi, per l'attenzione rivolta alla formazione e all'inserimento degli immigrati, e a Rahma Minhas, emigrato dal Bangladesh, che ha sviluppato un'attività autonoma nel campo della telefonia.