Debito Pubblico di nuovo su!!!

[ago]

Grandi gli uomini del fare finalmente ci fanno vedere qualche segno +. Il debito pubblico torna ad aumentare.


Top News, Economia
Economia e finanza dall'Italia

08-AGO 13: 55 Bankitalia: debito record a maggio mai cosi' alto; Tocca quota 1.386 mld, in lieve calo le entrate tributarie


(ANSA) - ROMA, 8 AGO - Nuovo livello record per il debito, attestatosi a maggio a quota 1.386.208 mln, in crescita per il quinto mese consecutivo. Lo rende noto Bankitalia. Sempre secondo la Banca centrale, che segue calcoli diversi dal ministero dell'Economia, le entrate tributarie sono in lieve calo nel primo semestre: sono ammontate a 128,8 mld (-0,4% sul primo semestre 2001). A giugno il gettito e' cresciuto di 3,2 mld (ma l'aumento e' di circa 1 mld se si considerano gli incassi registrati ma non ancora attribuiti).



Questo significa un incremento del 3,5% rispetto a maggio 2001. In valore assoluto circa 47 milioni di euro. Ora qualche pignolo pollista mi dira' che il valore assoluto del debito non conta ma bisogna vedere il rapporto Debito/Pil.

Appunto: 3,5% - inflazione - crescita nulla >> 0.

Dopo un continuo calo durante i governi dei sinistri il rapporto Debito/Pil sta finalmente aumentando. Grande governo!!!

[ago]

Corriere
Il debito pubblico aumenta per il quinto mese consecutivo
BankItalia: entrate in calo, debito in aumento
I dati fiscali differiscono da quelli del governo anche per un diverso sistema contabile. Tremonti: nessuna preoccupazione
ROMA - Il debito pubblico aumenta e le entrate diminuiscono. Lo affermano la Banca d'Italia. A maggio il debito della Pubblica amministrazione ha raggiunto un nuovo livello record a quota

Antonio Fazio, governatore
della Banca d'Italia
1.386,2 miliardi di euro, in crescita per il quinto mese consecutivo. Il dato, che si ricava dal supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia, corrisponde a un incremento di oltre 47 miliardi di euro (+3,5%) rispetto allo stesso mese del 2001. Bankitalia aveva già anticipato i dati di maggio nel supplemento diffuso a luglio, ma la nuova versione corregge le cifre.

ENTRATE IN CALO - Le entrate tributarie sono inoltre risultate in lieve calo nei primi sei mesi dell'anno, secondo i dati di cassa rilevati dalla Banca d'Italia che segue metodologie di calcolo diverse da quelle del ministero dell'Economia. Le entrate tributarie, al netto dei fondi speciali della riscossione (cioè degli incassi non ancora attribuiti), sono ammontate a 128,8 miliardi di euro, con una flessione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2001. I dati di BankItalia sono più pessimisti di quelli diffusi due giorni fa dal ministero dell'Economia, sempre in relazione al primo semestre dell'anno. I dati ufficiali del ministero indicavano infatti un incremento dell'1,5% del gettito che aveva raggiunto quota 147,81 miliardi di euro tra gennaio e giugno del 2002. I criteri di contabilizzazione seguiti dalla Banca d'Italia e dalle Finanze, comunque, divergono molto, anche se tutte e due gli indicatori sono di rilievo. La Banca d'Italia registra la «cassa», mentre le Finanze un criterio misto che considera anche alcune entrate di competenza. In particolare le statistiche di BankItalia incorporano anche il gettito dell'Irap, che non affluisce nelle casse dello Stato ma in quelle delle Regioni.

OPPOSIZIONE: CONFERMATA LA NOSTRA PREOCCUPAZIONE - «I dati di BankItalia confermano una preoccupazione generale sia per le entrate sia per il debito pubblico che cresce in misura considerevole», ha dichiarato Roberto Pinza (Margherita). «L'impressione è che si sia di fronte a una sostanziale impotenza del governo nei confronti tanto della spesa pubblica quanto dei conti pubblici».

TREMONTI: «NESSUNA PREOCCUPAZIONE» - «Non ci sono motivi di preoccupazione», risponde in una nota il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. «La crescita dell'Italia è in linea con la media Ue: gli ultimi dati sull'occupazione dell'Inail sono straordinari». Tremonti poi ha confermato tutti gli impegni del governo, dal patto per l'Italia alla riforma fiscale. «Non saranno difficoltà temporanee a fermarci, difficoltà tra l'altro estese a tutto lo scenario europeo». Secondo il ministro, inoltre, politiche restrittive peggiorerebbero soltanto la situazione. «È su questa base che sarà impostata la prossima Finanziaria: garantendo lo sviluppo possibile, la pace sociale, il pieno e assoluto rispetto del patto per l'Italia - a partire dalla riduzione fiscale per i bassi redditi - l'approvazione da parte dell'eurogruppo del nostro programma di stabilità».