La storia dell'ostilità della sinistretta "intellettuale" verso Berlusconi, se ben ricordi, risale a ben prima della "discesa in campo", ed ebbe come oggetto una battaglia, orchestrata da molti direttori di giornali, con alla testa Eugenio Scalfari, contro il fatto che la televisione commerciale.....avrebbe "rubato pubblicità" e quindi risorse alla carta stampata.
Sul piano della sinistretta "di massa" l'invidia sociale per il solito "riccone" e "padrone", nonchè per "l'amico di Craxi" (ossia di un compagno socialista!) precede anch'essa di qualche tempo la "discesa in politica" del fondatore della Fininvest/Mediaset.
Saluti liberali