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Discussione: La droga e la CIA

  1. #1
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    Predefinito La droga e la CIA

    Tenendo presente che la maggior parte dell' eroina immessa nel mercato mondiale è sempre provenuta dall' Indocina e che praticamente la totalità della cocaina immessa nello stesso mercato è sempre provenuta dall' America del Sud, si può notare il seguente interessantissimo fatto: la fase di massima espansione dell' eroina ha coinciso pressoché esattamente con il periodo di massima virulenza delle attività sovversive del governo americano in Indocina, periodo durato dai primi anni '50 ai primi anni '70 del Novecento, mentre la fase della cocaina sta coincidendo con il periodo della massima sovversione portato dallo stesso governo nell' America del Sud.
    Tutto iniziò con la vittoria di Mao Tze Tung nella guerra civile cinese del 1949. Come si sa, in seguito a quell' avvenimento molti seguaci del perdente Chiang Kai Shek- il Kuomintang Army- si rifugiarono nell' isola di Formosa (oggi Taiwan). Alcuni reparti di esso, tuttavia, per un totale di circa 20.000 uomini, si rifugiarono in Birmania. Fu là e con quegli uomini che iniziò il coinvolgimento del governo americano con il traffico di droga. Esso, tramite la CIA e il Pentagono, organizzò i reparti del "Kuomintang Army" in Birmania come formazioni militari clandestine da impiegare per attacchi terroristici nel territorio cinese. Il problema era che tutta l' operazione era- appunto- clandestina, segreta, e quindi senza fondi specifici assegnati dal Congresso. Occorreva molto denaro. Quei reparti del Kuomintang si trovavano proprio in quell' angolo della Birmania al confine con Cina, Laos, Tailandia, che costituisce uno dei tre angoli del cosiddetto "Triangolo d'Oro", l'area dove si trovano le più vaste piantagioni d' oppio del mondo. Agli uomini del Kuomintang, inquadrati militarmente, armati fino ai denti, sarebbe stato facile assumere il controllo delle piantagioni di oppio, e quindi del relativo traffico di eroina, trovando così in loco gli incentivi
    Fu in questo contesto, che il governo degli Stati Uniti d'America entrò nel mercato della droga, e dalla parte degli spacciatori: aprendo ai nuovi trafficanti d'eroina del "Triangolo d'Oro" le porte del mercato della droga statunitense. Così i profitti per il Kuomintang birmano sarebbero aumentati rapidamente, fino a togliere ad ognuno dei suoi uomini la voglia di cambiare vita e di non espletare più i compiti di guerriglia e di terrorismo anticomunista che sarebbero stati loro richiesti da Washington, ed in tal modo questi profitti sarebbero stati sotto il diretto controllo di Washington. In caso di insubordinazione o tradimento, infatti, esso avrebbe potuto chiudere il rubinetto dei dollari (distruggendo la rete distributrice dell' eroina del Kuomintang negli Usa).
    Così, a partire dagli anni '50, il governo americano cominciò ad aprire il proprio mercato al' eroina del Kuomintang birmano. Di avviare tutta l' operazione se ne occuparono, nei primi mesi, la Cia e il Pentagono. Il Kuomintang fu aiutato a trasportare il "materiale", qualche volta fino agli Stati Uniti, evadendo i controlli doganali, e a riciclare il denaro sporco proveniente dalla vendita dello stesso. Per quei trasporti clandestini vennero adoperati gli aerei cargo dell' Air Force e gli aerei della compagnia commerciale statunitense Civil Air Transport (più tardi ribattezzata Air America), una compagnia gestita clandestinamente dalla Cia.

    (sintesi da J. Kleeves, "Vecchi trucchi"- continua)

  2. #2
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    Predefinito

    In attesa della prossima puntata di John Kleeves, qualche notizia stuzzicante dall' Italia. "L' Espresso", nel suo ultimo numero, pubblica un' inchiesta sui danni cerebrali provocati dalla marijuana.
    Ma come? La sinistra radical-chic- SPC (Sinistra Politicamente Corretta) ci aveva spiegato che lo spinello tirava su, faceva gruppo, era come bere un bicchiere di vino. Provare per credere.
    Provarono allora gli intellettuali, gli scienziati, i giornalisti, gli studenti delle Okkupazioni, le signore dei salotti rossi, gli scrittori, i registi e gli attori. Buona 'sta roba!
    E fu così che lo spinello divenne un rito tribale identitario, il simbolo della nuova generazione rivoluzionaria moderna democratica orientaleggiante.
    Oggi veniamo a sapere, invece, e proprio attraverso le pagine dell' "Espresso"- voce suprema dell' "area liberale di sinistra"- che fior di professori di farmacologia e medicina non sono affatto d'accordo sulle virtù delle canne. Anzi affermano che:
    "La marijuana ha un suo recettore nel cervello e si inserisce in delicatissimi meccanismi neurochimici alla base delle funzioni cognitive. In più crea dipendenza psichica. I consumatori di cannabis devono assumere quantità sempre maggiori per raggiungere gli effetti desiderati" (Susan Greenfield, cattedra di Farmacologia alla Oxford University).
    "La marijuana incide in maniera profonda nelle funzioni umane" (Gaetano Di Chiara, cattedra di Farmacologia all' Università di Cagliari).
    Questo perchè il principio della cannabis, il Delta 9 tetraidrocannabinolo, ha gli stessi effetti neurologici della cocaina, vale a dire precise modificazioni cerebrali.
    In RC le reazioni sono contrastanti, Vendola- il libertario- dice che "dopo l' abuso di marijuana c'è l' abuso delle bufale", ma io sto con il vecchio Curzi che dichiara: "Ora almeno, senza spinello, c'è speranza che si incazzino e facciano un po' di opposizione". Sì, io sto con lui, soprattutto dopo aver saputo che subito in campo per difendere gli spinelli sono scesi il Capezzone segretario radicale, secondo cui chi mette in dubbio la bontà delle canne "è la dimostrazione che uno il cervello può bruciarselo anche senza usare marijuana" e il panelliano antiprobizionista storico Marco Taradash (del quale si viene a sapere che è transitato dai radicali ad AN) il quale grida che è tutta colpa delle toghe rosse e di Cofferati se oggi a sinistra si critica lo spinello, perchè loro vogliono far ritornare "il moralismo a tutto tondo nella sinistra italiana", mentre Blair in Gran Bretagna ha avviato la campagna per la depenalizzazione. Allora, se è così,
    W CURZI! W COFFERATI! W LE TOGHE ROSSE!

 

 

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