STELE CONTESTATA
Borghezio: in Corsica finirebbe di vivere


ERBA - Era stato collocato in un’aiuola davanti alla stazione ferroviaria senza una preventiva autorizzazione della giunta. E per di più era «poco decoroso», imbrattato com’era di vernice spray. Così il sindaco ulivista di Erba, Enrico Ghioni, eletto a giugno dopo sei anni di amministrazione della Lega Nord, ha deciso venerdì di far rimuovere il cippo di piazza Padania (l’ex piazza Roma) con l’effigie del «Sole delle Alpi». «Un atto dovuto - sottolinea Ghioni -, anche perché quello è un simbolo di partito, mentre la piazza appartiene a tutti». Sulla vicenda ha preso posizione ieri Mario Borghezio, uno dei più «duri e puri» tra i parlamentari del Carroccio: «Ghioni ringrazi Iddio che la Padania non è la Corsica, dove se un sindaco filo-francese osasse attuare uno sgarbo del genere al sentimento della popolazione locale finirebbe sicuramente di vivere. La rimozione del sacro simbolo del Sole delle Alpi è manifestazione di mentalità coloniale, una provocazione per tutti noi patrioti padani». «Non raccolgo le provocazioni farneticanti di Borghezio - replica Ghioni -. Se questi sono i soli argomenti di discussione della Lega, vuol dire che sono caduti proprio in basso».