Santoro: ''Le contestazioni sono completamente infondate''
Il giornalista ribadisce di voler aspettare le decisioni del cda sul destino di 'Sciuscia'': ''Ancora nessun chiaro pronunciamento su di noi''

Michele Santoro e Maurizio Costanzo
nella puntata di 'Sciuscia'' contestata dal direttore generale Sacca'
(foto Infophoto)





Sacca' a Santoro: 'Uso non imparziale e personale della tv''






Roma, 10 ago. - (Adnkronos) - Michele Santoro ha gia' presentato le sue 'controdeduzioni' alla lettera di richiamo inviata martedi' dal direttore generale, Agostino Sacca'. Lo rivela lo stesso Santoro spiegando di aver consegnato la lettera al suo legale, Domenico D'Amati, ''che l'ha presentata alla Rai nei termini stabiliti. Nella risposta -afferma Santoro- spiego che non riteniamo di aver commesso alcuna scorrettezza ne' di aver fatto niente di male. Le contestazioni che ci vengono mosse sono completamente infondate e, in tal senso, abbiamo chiesto ragguagli in piu' al direttore generale perche' molte cose della sua lettera sono talmente generiche che non consentono di difenderci''.
''Questo -aggiunge Santoro- e' il senso generale ma non voglio rendere pubblica per intero la mia risposta perche' mi attengo alle regole: sulla lettera ricevuta, infatti, c'era scritto, a caratteri cubitali, che si trattava di una comunicazione interna. Oggi leggo la lettera di Sacca' su 'La Padania'. Ed e' la dimostrazione concreta di quale sia il senso delle regole che c'e' in questo momento in circolazione. Ora -prosegue il giornalista- vai a capire chi ha dato quella lettera alla 'Padania', io no di sicuro... E comunque, chiunque sia stato, ha commesso una scorrettezza''.
Santoro ribadisce di voler aspettare le decisioni del cda sul destino di 'Sciuscia': ''La lettera di Sacca', dal mio punto di vista, non dovrebbe neanche essere messa in relazione con il futuro di 'Sciuscia' -sostiene Santoro- E' il cda che dovrebbe pronunciarsi sull'utilizzo mio e della mia redazione. Fino a questo momento non abbiamo avuto ancora un chiaro pronunciamento su di noi''.
''Percio' -sostiene Santoro- anche l'ipotesi di un passaggio su Raitre andrebbe valutata eventualmente dopo averci spiegato perche' non possiamo andare in onda su Raidue. Io ancora non l'ho capito e non ritengo che si tratti di una questione rientrante nell'autonomia dei direttori. Altrimenti Marano potrebbe decidere di chiudere il Tg2 o di abolire il segnale orario. Sono scelte che spettano al cda. Peraltro quando Marano ha presentato le linee editoriali, non ha parlato dell'abolizione di 'Sciuscia''''.
Marcello Giannotti