Modigliani: l'economia italiana la peggiore. Berlusconi non dà fiducia.

[brunik]

La Stampa Del 11/8/2002 Sezione: Economia Pag. 3)


IL PREMIO NOBEL PER L´ECONOMIA: LA CONGIUNTURA STA FRENANDO, OCCORRE RIMETTERE IN MOTO L´ATTIVITA´
«Per i conti situazione seria


PIU´ investimenti. E´ questo l´imperativo che secondo il premio Nobel dell´Economia Franco Modigliani l´Unione Europea si deve dare per tentare di risalire la china di un´economia praticamente ferma.


Professor Modigliani, secondo l´Istat la crescita nel secondo semestre è stata dello 0,2 per cento e questo potrebbe essere anche il dato di fine anno, anche alla luce di una produzione industriale in discesa del 5,4 per cento. Questo significa che l´economia italiana è ferma?

«Sì, l´Italia è ferma. Tutta l´Europa non va bene ma voi andate peggio degli altri Paesi, non c´è dubbio. Il governo in carica in Italia ha delle responsabilità gravi perché non ha capito cosa stava avvenendo ed ha passato il tempo a fare altro, leggi pro domo sua».

Quali conseguenze sono prevedibili sui conti pubblici?

«Saranno conseguenze serie. Abbiamo già una voragine che si ingrandirà. Ma ancora più grave è che non cresce il reddito, la gente non ha soldi».

Perché questa mancanza di crescita?

«Non è un problema solo italiano, si tratta di un fenomeno europeo. Da un punto di vista economico ciò che pesa di più è l´indebolimento delle esportazioni nette, fenomeno particolarmente accentuato in Italia. A sostenere la crescita in Europa erano le esportazioni verso gli Stati Uniti, per molti anni sono state possibili grazie da un lato al boom vissuto dall´economia americana e dall´altro all´euro, che era debole rispetto al dollaro. Ora invece l´economia americana si è decisamente indebolita mentre l´euro si è rafforzato, quindi le esportazioni diminuiscono e la produzione pure».

Quali sono le contromisure possibili?

«Non c´è molta scelta. Bisogna incoraggiare gli investimenti, a livello europeo quelli privati ed a livello nazionale quelli privati e quelli pubblici. Ciò di cui l´Europa ha bisogno è investimenti sia per migliorare la produttività sia per incentivare la domanda»
.

A livello europeo quali decisioni dovrebbe adottare la Banca Centrale Europea?

«Dovrebbe smettere di occuparsi solamente di un´inflazione che non esiste e dichiarare che il suo scopo è di aumentare gli investimenti almeno del 15 per cento. La Banca Centrale Europea dovrebbe dirsi pronta a fare tutto il necessario a tal fine, compreso il taglio dei tassi di interesse».

Ma questo non significa rimettere mano al Patto europeo di Stabilità?

«Certo. Il Patto di Stabilità è un qualcosa di inutile che sta rovinando l´Europa. L´errore del Patto è di aver stabilito il tabù del livello del 3 per cento per il deficit senza distinguere fra spesa corrente e spese in conto capitale. Occorrono investimenti privati ed occorrono investimenti pubblici e bisogna smetterla di considerare gli investimenti pubblici come se fosse spesa corrente. La Germania insiste nel farlo ma così facendo non fa né il bene dell´Europa né quello suo
».

Ed a livello di governo italiano quali provvedimenti sono necessari?

«Bisogna spingere in avanti gli investimenti pubblici e privati. Assicurandosi però che salari e prezzi rimangano stabili. Perché sono queste le variabili da cui dipendono le esportazioni».

Il governo punta sulle opere pubbliche per incentivare gli investimenti pubblici, ad esempio su autostrade e sul ponte sullo Stretto. E´ la direzione giusta?

«Sì, certamente ma bisogna fare di più. Penso ad esempio alle telecomunicazioni, soprattutto nel Sud. Gli esperti dicono che sono molto arretrate. Investire sulle comunicazioni può avvenire in tempi più rapidi che la realizzazione del Ponte sullo Stretto»
.

Fra un´economia che va a rilento e le annunciate proteste sindacali contro l´accordo sulla flessibilità del lavoro che autunno ci aspetta?

«Ci aspetta l´autunno del Cavaliere. Il governo Berlusconi con le sue azioni non dà fiducia né agli imprenditori né ai consumatori. Questo è un elemento che pesa. Se siamo infondo alla classifica in Europa è perché abbiamo il governo peggiore in economia
».

Neanche l´accordo sulla flessibilità del lavoro la convince?

«L´articolo 18 mi ha visto sempre contrario. E sono contrario ad ogni sciopero fatto o che si farà contro la flessibilità del lavoro ma il punto è che questa questione ha poco a che fare con la congiuntura. E´ un problema di lungo periodo. In Italia c´è una disoccupazione enorme. La più alta d´Europa. E´ questo il problema che si combatte con la flessibilità del lavoro. L´abolizione dell´articolo 18 è una misura sana che va presa in un interesse di lungo periodo e se i sindacati avessero un minimo di attenzione all´economia non la ostacolerebbero ma la sosterrebbero».

In questo quadro rientra anche il problema delle pensioni...

«Le pensioni non sono un tema che riguarda l´economia immediata, il Pil. Il problema delle pensioni viene dal fatto che portano via il 40 per cento del salario. Questo è un assurdo italiano, causato in buona parte dall´obbrobrio delle pensioni di anzianità. Per correggerlo serve tempo. E' qualcosa che ha a che fare con il benessere del Paese, non con la situazione ciclica immediata
».

C´è chi in Italia ipotizza un nuovo condono. Lei cosa ne pensa?

[size=4]«I condoni fiscali sono una vergogna italiana. E´ un concetto marcio./size] Abbassare le tasse può essere una politica appropriata, ad esempio per incoraggiare gli investimenti. Ma se si abbassano le tasse si abbassano per tutti, non solo i frodatori».

[Libero (POL)]

ambè, se lo dice Modigliani allora bisogna crederci!!!
.....guarda, brunik, che anche modigliani ha le sue idee politiche che non ha mai nascosto!!! e non sono certo idee politiche vicine al centrodestra!

[Pitone]

MA NON PREOCCUPIAMOCI, ADESSO SCENDE IN CAMPO PURE LUI......



POMICINO: "ECCO LA MIA RICETTA PER SALVARE L'ECONOMIA"

ROMA- Serve una manovra correttiva 'pesante', non inferiore ai 20 miliardi di €, cioè 40mila miliardi di lire. E' il suggerimento che l'ex ministro del Bilancio, Paolo Cirino Pomicino, invia direttamente al presidente del Consiglio perché ''So che dalla prossima settimana guiderà lui direttamente la politica di bilancio, è una cosa molto positiva''.

Di ricette Pomicino ne indica alcune per non bruciare, scherza, quello che scriverà la sua controfigura: Geronimo.

Nonostante la smentita ufficiale di via XX Settembre sulla possibilità di un maxicondono, Pomicino pensa che potrebbe non essere una cattiva idea. I fondi che servirebbero a riequilibrare i conti, far partire le riforme strutturali e concentrarsi sulle aree di crisi, a cominciare dal Mezzogiorno. In alternativa, proprio per rimanere dentro gli impegni di finanza pubblica ''si dovrà impedire di andare in pensione per un anno anche a chi avrà
maturato quarant'anni di attività o avrà raggiunto i 65 anni di età''. Insieme col condono, da ritenere comunque una misura 'una tantum', servono subito, secondo Pomicino, riforme strutturali come la riforma del mercato del lavoro, del sistema previdenziale e di quello fiscale.

Poi, la prossima finanziaria. ''La manovra correttiva non potrà essere inferiore a 20 miliardi di Euro, cioe' a 40 mila miliardi di lire. Il Governo è partito da 12,5 miliardi, poi è arrivato a 15. Se si vogliono mantenere i due obiettivi di ridurre le tasse e garantire un deficit-pil dello 0,8, non si può agire diversamente. Sbaglia - a suo
parere - chi indica cifre più basse''.

E per finire, Tremonti. ''Sono sempre iscritto - risponde con una battuta - al sindacato dei ministri finanziari. Difendo Tremonti d'ufficio. Del resto le politiche di bilancio ed economiche non sono esclusiva responsabilita' del ministro del Tesoro. Lui è il dominus ma è l'intero Governo che si misura su questi aspetti''.


(10 AGOSTO 2002; ORE 18:06)

[brunik]

Originally posted by Libero
ambè, se lo dice Modigliani allora bisogna crederci!!!
.....guarda, brunik, che anche modigliani ha le sue idee politiche che non ha mai nascosto!!! e non sono certo idee politiche vicine al centrodestra!

Vedo che non hai neanche letto l'articolo, complimenti.

Ti sembra un uomo di sx, il premio Nobel per l'Economia?

Non sono un'esperta di economia. Proprio per questo, perciò, sono naturalmente portata a dare più credito ad un premio Nobel per l'economia che ad un commercialista della Valtellina.

[ago]

Originally posted by Libero
ambè, se lo dice Modigliani allora bisogna crederci!!!
.....guarda, brunik, che anche modigliani ha le sue idee politiche che non ha mai nascosto!!! e non sono certo idee politiche vicine al centrodestra!

No non bisogna mai credere ai premi Nobel in economia, meglio quello che dice Schifani, meglio quello che dice un tributarista di provincia. Loro si che ci capiscono, loro si che sono imparziali, loro si che dicono le cose come stanno, loro si che sono disinteressati, loro si che vogliono solo il bene del paese, loro si che azzeccano sempre le previsioni...

Pagliacci, tutti a casa, siete degli INCAPACI!!!

[Diabolik]

Originally posted by gdr
Non sono un'esperta di economia. Proprio per questo, perciò, sono naturalmente portata a dare più credito ad un premio Nobel per l'economia che ad un commercialista della Valtellina.

GDR, suppongo che questo concetto valga anche quando Modigliani, nell'intervista, si dichiara nettamente contrario all'art. 18 e critica aspramente i sindacati...

[Diabolik]

Originally posted by Ago

No non bisogna mai credere ai premi Nobel in economia, meglio quello che dice Schifani, meglio quello che dice un tributarista di provincia. Loro si che ci capiscono, loro si che sono imparziali, loro si che dicono le cose come stanno, loro si che sono disinteressati, loro si che vogliono solo il bene del paese, loro si che azzeccano sempre le previsioni...

Pagliacci, tutti a casa, siete degli INCAPACI!!!

accolgo il tuo invito, e quindi credo ciecamente in Modigliani, quando nell'intervista dice due cose interessanti :

l'art. 18 va abolito e il sindacato sta sbagliando
il patto di stabilità è dannoso per l'Eeropa

[ago]

Originally posted by Diabolik

accolgo il tuo invito, e quindi credo ciecamente in Modigliani, quando nell'intervista dice due cose interessanti :

l'art. 18 va abolito e il sindacato sta sbagliando
il patto di stabilità è dannoso per l'Eeropa

Affare fatto, rimuoviamo questo governo di incapaci, il peggiore d'Europa, ed io non avro' molto da obiettare sul resto

Sul deficit pero' e' da notare che si tratta di un discorso generico per tutta l'Europa, e se sono d'accordissimo che paesi con un debito pubblico basso possano sforare, non ho dubbi che paesi che hanno un indebitamento elevato non possano assolutamente permettersi questo lusso.

PS per Libero leggi bene e vedi se Modigliani puo' essere considerato uno che ragiona con la sua testa e dice quello che pensa o un venduto propagandista (come i vari Schifani e Tremonti a cui tu credi ciecamente).

[Diabolik]

Originally posted by Ago

Affare fatto, rimuoviamo questo governo di incapaci, il peggiore d'Europa, ed io non avro' molto da obiettare sul resto

Sul deficit pero' e' da notare che si tratta di un discorso generico per tutta l'Europa, e se sono d'accordissimo che paesi con un debito pubblico basso possano sforare, non ho dubbi che paesi che hanno un indebitamento elevato non possano assolutamente permettersi questo lusso.

PS per Libero leggi bene e vedi se Modigliani puo' essere considerato uno che ragiona con la sua testa e dice quello che pensa o un venduto propagandista (come i vari Schifani e Tremonti a cui tu credi ciecamente).

Forse non hai capito : il patto è che noi ci teniamo il giudizio negativo di Modigliani, in compenso ci becchiamo l'abolizione dell'art 18 r la revisione del patto stabilità...