Ha usato il "machete"
quando si doveva usare
il "rasoio da barba"
In questa vicenda c'è tutto il conflitto tra
le diverse anime politiche
dentro la Lega:
Oneto
contro
Bossi
Ha usato il "machete"
quando si doveva usare
il "rasoio da barba"
In questa vicenda c'è tutto il conflitto tra
le diverse anime politiche
dentro la Lega:
Oneto
contro
Bossi
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
Il leghista Albertoni: lui ha sbagliato, come Santoro e Biagi
«Qui non si vuole cacciare nessuno L’arrabbiatura di Bossi? Ha ragione, le esternazioni spettano ai politici»
MILANO - Al vicedirettore del primo Tg «federalista» è stata tolta la delega. E che sia stato indicato dalla Lega (ma guai a dirlo) sembra poco importare al popolo del Carroccio. Colpa dell’«eccesso di personalismo» o del suo nome (Romano), chissà. Certo è che le esternazioni del vicedirettore del Tg3, lanciate dalle pagine de La Padania , non sono piaciute a uno dei lettori più attenti del giornale leghista, il consigliere anziano del Cda della Rai, Ettore Adalberto Albertoni. Bracalini? «E’ bravo ma ha sbagliato: la Rai non è il Parlamento, le esternazioni politiche devono restare fuori», dice l’uomo della tv federalista voluto in viale Mazzini proprio dal Carroccio. «Cacciarlo però no, se così fosse bisognerebbe aprire la porta anche a Biagi e Santoro». Come scusi, Bracalini come Biagi e Santoro?
«Le regole in Rai sono uguali per tutti: Bracalini ha sbagliato come Biagi e Santoro. Anche se un conto è lanciare ripetutamente invettive durante una trasmissione e un altro dalle pagine di un giornale. Ma sia chiaro: qui non si vuole cacciare nessuno, è solo arrivato il momento di dire basta a certi toni».
Professore lei dice che non si vuole cacciare nessuno, ma Di Bella ha tolto la delega a Bracalini .
«Non sta nè in cielo nè in terra: Di Bella non ha il potere di farlo. Solo il direttore generale dell’azienda può revocare una delega».
Siamo sicuri?
«Siamo sicuri. Solo tanto rumore per nulla. Ho parlato al telefono con il direttore generale e non mi ha detto niente di questa faccenda. E se io non sono stato informato vuol dire che la questione è poco rilevante. Il problema semmai è un altro».
Sarebbe a dire?
«L’autonomia del Tg3 di mezzogiorno che, sotto la vicedirezione Bracalini, ha registrato un boom di ascolti e ora fa paura: nei mesi di giugno e luglio è passato al 16-21% rispetto al 5-6 dello stesso periodo del 2001, superando sempre di due punti gli altri telegiornali della terza Rete. E in primavera gli ascolti erano ancora fermi al 6-7%».
Ma professore, mi scusi, paura in che senso?
«Bracalini è bravo, è stato uno dei pionieri della Rai e con il primo Tg nazionale da Milano ha fatto un lavoro da encomio. Che dimostra che il progetto di tv federalista è un progetto vincente, ma ha bisogna di crescere».
In idee, numeri, soldi?
«Quello che manca sono i numeri: oggi, nella redazione milanese di Bracalini lavorano solo tre giornalisti. Un telegiornale che ha aumentato gli ascolti di tre volte tanto va rafforzato, lo prevede anche il piano editoriale. Rafforzato con il vicedirettore scelto per questo compito. E poi...».
E poi che cosa?
«Il Tg3 vive anche una situazione particolare: è quello che porta a casa i migliori risultati, ma è vecchio e ideologizzato. Oggi deve affrontare un problema di indirizzo culturale».
Al di là delle paure interne, le esternazioni di Bracalini sembra che non siano piaciute neppure al senatur . Troppo pericolose per il rapporto con Fini?
«Bossi ha ragione, non siamo in Parlamento. Le dichiarazioni le fanno i politici».
Ma tutte quelle parole non danneggiano la Lega? Marano porta avanti il progetto federalista facendo lavorare Napoli e Bracalini intanto attacca «l’asse fascio comunista»?
«Certo. La Rai si cambia lavorando e non parlando. O addirittura urlando. Non spetta a me però entrare nel merito delle dichiarazioni».
A questo punto, il 30 agosto, Santoro e Bracalini potrebbero trovarsi fianco a fianco davanti al Consiglio di amministrazione.
«La questione non è stata ancora portata all’attenzione del Cda. Ma non credo: Bracalini non ha attaccato l’azienda».
Ma, insisto: e quella lettera di Di Bella?
«Anche Di Bella (lo stesso che ha avuto l’idea di dare un’identità precisa al tg di Milano e che è stato designato grazie al mio voto determinante) ha usato toni esasperati. Ma da due professionisti mi aspetto ora equilibrio».
Forse però, le esternazioni di Bracalini su «La Padania» sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
«E allora cosa dovremmo fare con Santoro che ha preso una multa di 200 milioni per aver violato la par condicio o ancora con Biagi che ha raddoppiato i tempi della puntata con Benigni senza dire niente? La regola vale per Bracalini come per Santoro e Biagi: basta esternazioni politiche».
la Lega vince se riesce a fare "squadra"
le dichiarazioni di guerra
devono essere concordate con il capo
e devono essere utili
(in quel momento)
alla battaglia
Dichiarazioni di guerra
fatte in "liberta'"
finiscono per essere
pugnali nella gola di Bossi
Ora Bracalini
temo
sia
bruciato
dentro la rai
Qui non ci vuole nè il machete nè il rasoio. Ci vuole il mitra. Bracalini ha detto la verità pura e semplice, e di lì non ci si muove. Chi non è per la verità, è per la menzogna. Se la colpa di Bracalini è di aver rifiutato i giri di parole levantini, avremmo bisogno di molte più persone col suo stesso coraggio. Vergogna a chi non lo difende!
"Non spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per essere testimone in favore di un'ingiustizia. Non seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo per deviate la maggioranza, per falsare la giustizia. Non favorirai nemmeno il debole nel suo processo" (Esodo 23: 1-3)
Originally posted by Stonewall
Qui non ci vuole nè il machete nè il rasoio. Ci vuole il mitra. Bracalini ha detto la verità pura e semplice, e di lì non ci si muove. Chi non è per la verità, è per la menzogna. Se la colpa di Bracalini è di aver rifiutato i giri di parole levantini, avremmo bisogno di molte più persone col suo stesso coraggio. Vergogna a chi non lo difende!
bravo!!
e che cazzo...quando ci vuole ci vuole..ha fatto bene basta stare supini dentro questa alleanza deforme piena di fasci-statalisti alla storace..senza poter mai dire niente!
..allora prendetevi
il Bracalini
gambizzato!
povero bracalini, ha resistito tanti anni, lottando e stringendo i denti. e adesso, per la prima volta è sbottato.
ovvio che ha detto cose giuste. io ne avrei da dire di peggiori, come tutti, ma spero tanto che si riesca a passarci sopra. O meglio a far in modo che gli altri, gli alleati, si rendano conto che non è il caso di tirare troppo la corda...
ilariamaria
hai capito il senso del mio post?
Tutti siamo d'accordo con Bracalini
il problema e' che ora
solo Bossi sa
quando e' ora di sparare
e quando e' ora dei cioccolatini
perche' solo Bossi
gioca al tavolo....
Prima le cose
per Bracalini
erano difficili
ora sono
quasi impossibili...