Ex manager mette nei guai i resti di Enron
Un dirigente del colosso dell’energia finito nella polvere ammette le frodi. E ora rischia di coinvolgere tutti i manager del gruppo: ha deciso di collaborare con la giustizia
NEW YORK – Il caso Enron non finisce di stupire. Michael Kopper, ex manager del gigante dell’energia, ha ufficialmente ammesso innanzi alla Corte distrettuale di Houston la propria colpevolezza per le accuse di frode e riciclaggio di danaro mossegli negli scorsi mesi dagli uomini della Procura federale. Si tratta della prima ammissione di colpevolezza da parte di uno dei protagonisti della vicenda Enron, la societa' energetica texana in bancarotta dallo scorso dicembre, dopo lo scandalo sui conti truccati che ha messo nei guai il mercato finanziario di Wall Street e costretto il Congresso americano ad approvare in tutta fretta una legge per evitare bilanci “allegri”.
Kopper, in liberta' dietro una cauzione di ben 5 milioni di dollari, ha annunciato di voler cooperare pienamente con gli investigatori, svelando le trame dei tanti affari irregolari condotti dalla societa' energetica texana e dal management: ora il presidente Kenneth Lay, l'amministratore delegato Andrew Fastow e tutti gli altri dirigenti rischiano di venire travolti definitivamente dallo scandalo e dalle parole del “pentito”.
Kopper si è dichiarato colpevole, come sottolineato dal suo avvocato all'uscita dall'aula del tribunale, e dispiaciuto ''per aver fatto soffrire tanta gente cui vanno tutte le sue scuse e il suo rammarico''. L’ex manager ha resituito inoltre più di 12 milioni di dollari in 'asset' ottenuti illegalmente, consegnati alla Security and Exchange Commission (la Sec, la Consob d'America) e al Dipartimento di Giustizia affinche' vengano ripartiti tra ''le vittime di Enron''.
L'ammissione di colpevolezza dell'ex manager, apre le porte alla formulazione di precisi capi di imputazione nei confronti del management della compagnia energetica texana. ''La testimonianza di Kopper - ha dichiarato Larry Thompson, presidente della task force 'anti mele marce' voluta dal presidente Bush e composta, tra le altre istituzioni, da Dipartimento di Giustizia, Sec e Fbi - rappresenta una pietra miliare per il corso delle indagini su Enron, una ammissione di responsabilità'' in grado di guidare gli uomini della procura verso l'incriminazione di altre figure di spicco della vicenda.
(21 AGOSTO 2002, ORE 22:20)