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Discussione: Fine dell'Italia?

  1. #1
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    Predefinito Fine dell'Italia?

    Secondo l'assessore all'Istruzione Borgogno sono necessari corsi di lingue straniere per le maestre elementari, che insegneranno l'arabo ai nostri bambini per permettere una migliore integrazione con gli immigrati.
    Non pensavamo che fossimo a questo punto, sono già gli italiani a dovere imparare l'arabo per vivere...in Italia! Perfetta integrazione della minoranza italiana sulla terra che la ospita.

    Non abbiamo dubbi che saranno reperiti subito i fondi pubblici per il progetto; inoltre, visti gli attuali trends demografici, suggeriamo di organizzare corsi di arabo (ma anche di cinese) per tutti, non solo per i bambini, visto che tra vent'anni chi non parlerà arabo rischierà di restare fuori dal mercato del lavoro; certo per i cassaintegrati italiani cinquantenni rimettersi sui libri sarà un po' dura ma cosa vuoi...è il mercato!

    Mentre tutti gli Stati europei (Gran Bretagna e Francia in testa) stanziano enormi fondi per stimolare la natalità, in Italia si tassano le famiglie (specie quelle numerose) oltre ogni limite per sovvenzionare in tutti i modi l'immigrazione; con vent'anni di ritardo inoltre, Fini propone di sostituire lo ius sanguinis con lo ius soli; ma glielo avranno detto i suoi amici dell'elite finanziaria anglosassone che persino in Inghilterra sono tornati precipitosamente allo ius sangiuinis (è inglese chi nasce da genitori inglesi)?

    Ma davvero possiamo pensare che un arabo che nasce a Torino da genitori che non sanno una parola di italiano sia un italiano? Ma davvero tremila anni di civiltà romana e cristiana, l'origine indoeuropea di tutte le genti che nei secoli hanno fecondato la nostra terra (tranne la limitata occupazione araba che fu, appunto, occupazione e non integrazione), una lingua comune (quella di Augusto, e poi quella di Dante, non un dialetto qualsiasi) non significano più niente?

    Siamo a un bivio: da una parte c'è la rinascita del popolo italiano, l'incremento della natalità, il sostegno alle famiglie e il blocco dell'immigrazione, dall'altro la fine del popolo italiano come lo si conosce da tremila anni.

    Speriamo che la nostra classe politica non debba passare alla storia come l'odierna espressione di quel che Romolo Augustolo fu per l'Impero, anche se veramente poco fa pensare il contrario.

    Stefano Saija
    Sito Ufficiale di Forza Nuova

  2. #2
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    Predefinito Rif: FINE DELL'ITALIA?

    A parte il fatto che Augusto parlava latino e Dante il dialetto fiorentino... ma voialtri siete proprio paranoici, se arrivate a prendere sul serio le uscite del primo assessore che capita...
    Tutti guardano l'albero e nessuno vede la foresta.

    Al mondo esistono solo due razze: gli uomini per bene e gli stronzi. Questi ultimi cercano quasi sempre di passare per i primi.

  3. #3
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    Predefinito Rif: FINE DELL'ITALIA?

    Citazione Originariamente Scritto da Il viaggiatore notturno Visualizza Messaggio
    A parte il fatto che Augusto parlava latino e Dante il dialetto fiorentino... ma voialtri siete proprio paranoici, se arrivate a prendere sul serio le uscite del primo assessore che capita...
    ve beh, è forza nuova, è già notevole che la punteggiatura sia quasi corretta.

    il futuro non è più quello di una volta

  4. #4
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    Predefinito Rif: FINE DELL'ITALIA?

    beh vedendo la provenienza non si può che esser certi sia una balla.

  5. #5
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    Predefinito Rif: FINE DELL'ITALIA?

    Aspettiamo con ansia la nascita del PII, Partito Islamico Italiano, con relative correnti sciite, sunnite e filocurde
    Far ragionare un idiota non é impossibile, é inutile

  6. #6
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    Predefinito Rif: FINE DELL'ITALIA?

    Citazione Originariamente Scritto da zwirner Visualizza Messaggio
    Secondo l'assessore all'Istruzione Borgogno sono necessari corsi di lingue straniere per le maestre elementari, che insegneranno l'arabo ai nostri bambini per permettere una migliore integrazione con gli immigrati.
    Non pensavamo che fossimo a questo punto, sono già gli italiani a dovere imparare l'arabo per vivere...in Italia! Perfetta integrazione della minoranza italiana sulla terra che la ospita.

    Non abbiamo dubbi che saranno reperiti subito i fondi pubblici per il progetto; inoltre, visti gli attuali trends demografici, suggeriamo di organizzare corsi di arabo (ma anche di cinese) per tutti, non solo per i bambini, visto che tra vent'anni chi non parlerà arabo rischierà di restare fuori dal mercato del lavoro; certo per i cassaintegrati italiani cinquantenni rimettersi sui libri sarà un po' dura ma cosa vuoi...è il mercato!

    Mentre tutti gli Stati europei (Gran Bretagna e Francia in testa) stanziano enormi fondi per stimolare la natalità, in Italia si tassano le famiglie (specie quelle numerose) oltre ogni limite per sovvenzionare in tutti i modi l'immigrazione; con vent'anni di ritardo inoltre, Fini propone di sostituire lo ius sanguinis con lo ius soli; ma glielo avranno detto i suoi amici dell'elite finanziaria anglosassone che persino in Inghilterra sono tornati precipitosamente allo ius sangiuinis (è inglese chi nasce da genitori inglesi)?

    Ma davvero possiamo pensare che un arabo che nasce a Torino da genitori che non sanno una parola di italiano sia un italiano? Ma davvero tremila anni di civiltà romana e cristiana, l'origine indoeuropea di tutte le genti che nei secoli hanno fecondato la nostra terra (tranne la limitata occupazione araba che fu, appunto, occupazione e non integrazione), una lingua comune (quella di Augusto, e poi quella di Dante, non un dialetto qualsiasi) non significano più niente?

    Siamo a un bivio: da una parte c'è la rinascita del popolo italiano, l'incremento della natalità, il sostegno alle famiglie e il blocco dell'immigrazione, dall'altro la fine del popolo italiano come lo si conosce da tremila anni.

    Speriamo che la nostra classe politica non debba passare alla storia come l'odierna espressione di quel che Romolo Augustolo fu per l'Impero, anche se veramente poco fa pensare il contrario.

    Stefano Saija
    Sito Ufficiale di Forza Nuova
    Due casi di Roma e Milano: oltre il 95% di immigrati. Meglio le quote
    Le classi dove gli italiani sono stranieri
    Se aumenta troppo il numero degli alunni stranieri i genitori italiani chiedono il trasferimento dei loro figli

    MILANO - A Milano le classi differenziate riser*vate ai soli stranieri esistono già: all’elementare Radice, su 96 alunni 93 sono immigrati. A Roma c’è un caso analogo: alla Pisacane su 184 bambini solo 6 hanno genitori italiani. Si dice classi, ma in realtà sono ormai piutto*sto intere scuole nelle quali gli alunni italiani si possono contare sulle dita, a volte anche di una sola mano. Ma non si tratta delle strutture speciali — e di*scriminatorie — periodicamente ri*chieste a gran voce dalla Lega. Si tratta bensì di formazioni spontanee — altrettanto discriminatorie — cresciute sulla forte concentrazione degli immigrati in alcuni quartieri e la conseguente fuga dei bambini italiani dagli istituti in cui spesso finiscono per trovarsi in schiaccian*te minoranza.

    Né si possono per queste fu*ghe biasimare le famiglie, comprensibil*mente preoccupate per il livello d’istruzio*ne dei figli, per forza di cose inferiore, no*nostante l’impegno a volte anche eroico degli insegnanti, in quelle classi nelle qua*li la maggioranza degli alunni soltanto a stento mastica l’italiano. Ovvio che contro questa realtà s’infrange il sogno dell’integrazione. Che non è, natu*ralmente, soltanto un sogno bensì una ne*cessità primaria per un Paese di recente e forte immigrazione come il nostro. Integra*zione che, per altro, ha qualche speranza di compiersi realmente soltanto a scuola, nel tempo, almeno in teoria felice, che dovreb*be precedere pregiudizi, grettezze e ideolo*gie. Ma con chi mai possono integrarsi i piccoli stranieri nelle nuovissime scuo*le-ghetto, scuole, perciò, inevitabilmente di serie B, che in modo spontaneo si stan*no formando un po’ qua e un po’ là? Al mas*simo con i bambini della nazionalità più rappresentata, cinesi, dunque, forse, oppu*re romeni o sudamericani. Per riequilibrare le classi, tornare al vec*chio metodo archiviato dei bacini d’uten*za, che legava obbligatoriamente gli alun*ni alla loro scuola di zona, non servirebbe più perché numerosi quartieri periferici delle grandi città sono ormai abitati quasi soltanto da immigrati, fatta eccezione per certi anziani che non hanno i mezzi e forse nemmeno la voglia di spostarsi dal rione dove bene o male sono vissuti una vita inte*ra; e che, naturalmente, non vanno a scuo*la.

    Se, dunque, non si vogliono più o meno silenziosamente avallare nuovi ghetti dele*teri per la futura convivenza, non resta che il ragionevolissimo anche se assai più labo*rioso sistema delle quote, in base al quale inserire nelle classi un numero di stranieri compatibile con i normali livelli di istruzio*ne, di modo da non indurre alla fuga gli alunni italiani. Si raggiungerà questo possi*bile equilibrio con il venti, il trenta o an*che con il quaranta per cento di bambini extracomunitari? Toccherà agli esperti de*ciderlo e a presidi e provveditori metterlo in pratica; però in fretta, altrimenti il fune*sto fenomeno delle scuole per soli stranie*ri non potrà che moltiplicarsi. Fondamentale sarebbe però anche pre*parare gli insegnanti al compito ben più difficile che ormai li aspetta in numerosi istituti, sostenendoli con corsi di aggiorna*mento mirato, affiancandoli con persona*le per il doposcuola, non lasciandoli soli sulla breccia; magari, se fosse possibile, pa*gandoli anche di più rispetto ai colleghi impegnati in realtà un po’ più normali e più conosciute.



    Isabella Bossi Fedrigotti
    11 settembre 2009

    http://www.corriere.it/cronache/09_s...4f02aabc.shtml

    Questa è pulizia etnica nei confronti degli autoctoni.
    Ultima modifica di Eridano; 11-09-09 alle 08:21
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  7. #7
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    Predefinito Rif: FINE DELL'ITALIA?

    e la lega che dice ???

  8. #8
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    Predefinito Rif: FINE DELL'ITALIA?

    Citazione Originariamente Scritto da luca18 Visualizza Messaggio
    e la lega che dice ???
    Matteo Salvini, poco fa, ha detto che la signora Bossi Fedrigotti si è svegliata. Tardi.
    Meglio tardi che mai.

    Ma, si sa, gli intellettuali hanno i riflessi appannati.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  9. #9
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    Predefinito Rif: FINE DELL'ITALIA?

    Così va il mondo...
    Non vi sta bene: scopate di più e fate più figli!Non siete voi quelli contro anticoncezionali e aborto? Come mai allora non c'è abbastanza progenie?

    Prendete esempio dal vostro premier...copulate a più non posso!!!
    “Io sono un principe libero ed ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare"

  10. #10
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    Predefinito Rif: FINE DELL'ITALIA?

    Citazione Originariamente Scritto da Marximiliano Visualizza Messaggio
    Aspettiamo con ansia la nascita del PII, Partito Islamico Italiano, con relative correnti sciite, sunnite e filocurde
    Niente di nuovo:
    Le "correnti" la conosciamo bene da prima di tangentopoli, e agli attentati ci hanno già abituato i comunisti delle BR.

    I polentoni poi... passerebbero senza rendersene conto da sotto il tallone dei meridionali a quello dell'islam.

 

 
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