Riporto un post che ho scritto, e liberamente tratto da un libro (calcoli morali di Mero che a quanto ho capito è una specie di matematico) in cui il comportamento egoista è, in definitiva quello migliore, se combinato con quello altruista di qualcun'altro, e comunque migliore di quello altruista qualora tutti si somportano in maniera altruista (qui, cioè, l'altruismo è il peggio di tutti).
Lei, la sera, vuole andare al concerto, lui alla partita (entrambi desiderano farlo col proprio partner). Non riescono a decidersi, e, per una serie di ragioni, si trovano, il pomeriggio, da soli (sono entrambi al lavoro) e perciò, dovranno scegliere dove andare, se al concerto o alla partita, senza sapere cosa sceglierà l'altro.
Cosa dovrebbero fare i due, contando che, qualunue cosa facciano, preferiscono comunque farla insieme? Per il marito il meglio è andare alla partita con la moglie, il meno peggio andare al concerto con la moglie, poi l'andare alla partita da solo e, infine, andare al cincerto da solo. La moglie: concerto col marito, partita col marito, concerto da sola, partita da sola.
Come è facile capire, la situazione migliore, cioè quella in cui si realizzano i migliori risultati possibili per entrambi, si realizza se uno dei due si comporterà in maniera egoista e l'altro in maniera altruista. (per es. l'uomo andrà alla partita e la donna si "sacrificherà", in modo tale che lui avrà realizzato il megliore mentrer la moglie il secondo miglior risultato). Se si comportano in maniera egoista tutti e due, avranno entrambe il terzo miglior risultato, e, se si comportano entrambe in maniera altruista avranno entrambe il peggior risultato possibile (marito al concerto da solo e moglie alla partita da sola).