Attacco aereo contro l'Irak!

[pietro]

Iraq, aerei Usa e Gb bombardano aeroporto Mossul
Baghdad, 20:19


L'aeroporto di Mossul, 400 chilometri a Nord di Baghdad, è stato bombardato oggi da aerei statunitensi e britannici, secondo quanto riferito da un portavoce ufficiale iracheno. La fonte a Baghdad non ha precisato se vi sono state vittime.

"L'attacco ha distrutto il sistema radar che assicura il decollo e l'atterraggio degli aerei civili", ha spiegato un portavoce del ministero dei Trasporti, aggiungendo che anche tutti i vetri della zona d'imbarco dell'aeroporto sono andati in frantumi. (Red)

[L'Uomo Tigre]

(ANSA) - WASHINGTON, 27 AGO - Il segretario alla Difesa americano Donald Rumsfeld e' convinto che se il presidente George W. Bush decidera' di attaccare l'Iraq, otterra' l'appoggio degli alleati occidentali. Rumsfeld lo ha detto oggi a Camp Pendleton, in California, in un incontro con i Marines. 'Ignoro quanti paesi parteciperanno all'operazione se il presidente decidera' che i rischi di non agire sono maggiori rispetto a quelli che esistono se non si agisce - ha spiegato Rumsfeld - ma quando si ha la leadership nella direzione giusta, si trovano seguaci e sostenitori, cosi' come la guerra globale contro il terrorismo ha trovato l'appoggio e la cooperazione di circa 90 nazioni'.
2002-08-28 - 043:00

[L'Uomo Tigre]

È sempre meglio ricordare che chi vuole attaccare l'Iraq perché lo accusa di possedere armi chimiche, oltre ad avere in abbondanza nel proprio arsenale...


NY Times: Aiuti Usa all'Iraq negli anni '80, nonostante le armi chimiche



NY Times: Aiuti Usa all'Iraq negli anni '80,
nonostante le armi chimiche
18 agosto 2002



Saddam appoggiato perché baluardo contro l'Iran


NEW YORK (CNN) -- Gli Stati Uniti hanno fornito al regime iracheno di
Saddam Hussein assistenza strategica durante la guerra con l'Iran
negli anni Ottanta, in base a un programma segreto condotto sotto la
presidenza di Ronald Reagan, nonostante i servizi segreti Usa
sapessero che gli iracheni avrebbero fatto uso di armi chimiche. Lo
scrive il New York Times citando fonti militari americane, che hanno
chiesto in gran parte di restare anonime.

Il programma, condotto sotto la massima segretezza, coinvolgeva oltre
sessanta membri dell'intelligence Usa, che hanno fornito all'Iraq
informazioni dettagliate sui movimenti militari iraniani, piani
tattici, liste di obiettivi da bombardare e rapporti sui danni
compiuti dagli attacchi.

Baghdad e Tehran hanno combattuto dal 1980 al 1988 una guerra che ha
fatto oltre un milione di morti.

I rappresentanti di Washington non hanno incoraggiato direttamente o
approvato l'uso di armi chimiche da parte irachena, ma non si sono
neppure mai opposti, ritenendo che fosse in gioco la sopravvivenza
dell'Iraq, considerato uno stato argine contro il rischio che l'Iran
sottomettesse i Paesi del Golfo Persico con i loro cruciali pozzi di
petrolio.

Non era in realtà un fatto ignoto che Washington avesse dato una mano
a Saddam durante la guerra fornendo immagini satellitari, nelle quali
si vedeva la disposizione delle forze iraniane. Ma la vera entità del
programma di assistenza segreto non era ancora stata rivelata.

Il presidente George W. Bush e il consigliere per la sicurezza
nazionale Condoleezza Rice hanno sostenuto che l'uso di armi chimiche
da parte dell'Iraq in quella guerra costituisce uno dei motivi per i
quali Washington si prefigge un cambio di governo a Baghdad.

Prove dell'uso di gas venefici
Secondo il quotidiano, all'inizio del 1988 gli Usa mandarono un
agente dell'intelligence militare, il tenente colonnello Rick
Francona, sul campo di battaglia a verificare gli esiti di una
campagna irachena vittoriosa grazie alla quale Baghdad aveva
riconquistato (con l'aiuto dei dati forniti da Washington) l'accesso
al Golfo Persico.

Francona aveva osservato che l'Iraq aveva usato in quell'occasione
armi chimiche, notando che intere zone erano chiuse perché ancora
contaminate, e vedendo personalmente prove incontrovertibili del
fatto che i soldati iracheni avevano ricevuto iniezioni per sfuggire
agli effetti del gas venefico usato contro gli iraniani.