Ritengo cha la verità sia una sintesi fra le vostre posizioni.
La battaglia secessionista non poteva essere condotta a lungo.
Andava bene nel breve termine e doveva apparire come una via d'uscita possibile.Forse questa era la mela buona e succosa.
L'errore macro è stato quello di pensare che gli altri paesi europei avrebbero lasciato l'italia in balia di una instabilità economico finanziaria che certamente l'avrebbe travolta unita al degrado morale in cui versava l'apparato statale.
Dopo quell'esperienza era difficile tornare indietro.
L'errore è stato farlo e le ragioni possono essere trovate nel cadreghismo di alcuni mediocri personaggi della cui presenza Bossi è responsabile.
Nell'attuale contesto la Padania è un obiettivo più ostico da ragiungere perchè non è più possibile usare la gran cassa dell'informazione a proprio favore come negli anni di grande espansione del consenso, e perchè l'italia è uscita miracolosamente da qul pantano in cui si era cacciata.
A questo punto si possono imporre cambiamenti con la forza dei numeri che purtroppo sono numeri relativi con i quali bisogna fare i conti.Le azioni clamorose com quelle suggerite dagli amici Veneti di scioglimento del consiglio regionale e di proclamazione di un autogoverno del popolo Veneto si possono fare con numeri molto più pesanti a livello locale (50% + 1).
Allora se fossimo in presenza di una forza politica credibile (senza le scemenze sul mafioso di arcore e le alleanze successive) si potrebbe mettere a disposizione i propri voti in cambio di precisi programmi elettorali che prevedono la progressiva e inarrestabile devoluzione di materie e poi di denaro che le finanzi.
E quì casca l'asino Padano.
I Partiti romani cercherebbero di rompere gli accordi provocandio crisi di governo e utilizzando i mezzi di comunicazione totalmente fedeli alla causa italiota, con lo scopo di creare confusione e di erodere la nostra forza elettorale.
Questo potrebbe essere contrastato con una forte presenza sul territorio che all’azione politica unisca una solida e brillante azione amministrativa.MA voi sapete che i comuni le province e le regioni son piene di burocrati messi li dai partiti romani,
e anche in questo casi ci creerebbero grossi problemi.
Ma se i Padani convinti del loro diritto alla libertà e all’autogoverno continuassero a votare decisi compatti i maniera tale da condizionare con il loro peso elettorale qualsiasi governo nazionale, roma non potrebbe che rassegnarsi ad accettare un pesante cambiamento istituzionale in fondo al quale nessuno potrebbe escludere
possa esserci la nascita di una nuova entità politica nel panorama europeo: La Padania appunto.
Saluti