"La Legge Mosca"
Conflitto d'interessi, pericolo per la democrazia, rischio di fare leggi su misura dei rappresentanti di spicco della maggioranza: per la Casa delle Libertà queste accuse sono quotidianamente lanciate dai rappresentanti dell'opposizione che sistematicamente ignorano, tuttavia, di come hanno gestito il potere (anche quando erano minoranza) sfornando leggi su leggi capaci di "sostenere" le ragioni e gli interessi propri o degli amici. Affittopoli rientrava proprio in quest'ordine di cose anche se si trattava comunque di abusi amministrativi. In questo caso facciamo riferimento a qualcosa di più grave, che meriterebbe riflessioni approfondite: la mitica "legge Mosca", promossa da Giovanni Mosca, deputato socialista e sindacalista Cgil, che con la sua approvazione nel 1974 ha permesso a circa 3.000 politici e sindacalisti di riscattare gli anni della militanza nel Dopoguerra e acquisire il diritto a una pensione. La legge 252 è stata mantenuta in vita, di proroga in proroga, fino agli anni Ottanta ed ha fatto sentire i suoi effetti fino al Terzo Millennio. Infatti i volontari che hanno preteso una rendita per la vecchiaia in cambio di pochi spiccioli si è allargato a dismisura negli anni arrivando fino a 35.000 unità, con la Cgil tra le associazioni che più di ogni altra ha sfruttato il provvedimento con 10mila posizioni sanate, seguita dal vecchio Pci, con 8mila regolarizzati, la Dc e la Cisl con 7mila, il Psi e la Uil con circa 3mila militanti a testa che hanno "sfruttato" la legge.
La legge Mosca costituisce probabilmente il caso più eclatante in cui alcune forze politiche hanno offerto una dimostrazione di forza senza precedenti pur di affermare e "creare" dal nulla "diritti" per pochi, selezionati professionisti della politica e del sindacato. Insomma, una legge fatta su misura di chi è stato investito dai cittadini a rappresentarli in Parlamento o in ambito lavorativo e di contrattazione. Per le casse dell'Inps un conto da oltre 20.000 miliardi di lire, per il Parlamento una commissione parlamentare d'inchiesta sui cui risultati vi è il mistero più assoluto, per i tribunali un'eredità fatta di decine di inchieste, per lo più aperte contro baby militanti, contro attivisti che risultavano attivisti per il partito o per il sindacato dalla tenera età di 10 anni o anche di 5 anni Addirittura tra le tante inchieste che hanno toccato in un modo o nell'altro la le Mosca, ve ne è una a Genova nella quale vi sono alcuni funzionari politici e sindacalisti che hanno dichiarato di aver esordito nelle rispettive organizzazioni quando la città era ancora invasa dai nazisti!
Tra i personaggi illustri che hanno potuto godere dei "benefici" della Legge Mosca, meglio nota come la Legge dei Contributi figurativi, vi sono Nilde Iotti, Armando Cossutta, Achille Occhetto, Franco Marini, Ottaviano Del Turco, solo per fare qualche nome. Ovviamente per questi personaggi non si è mai configurato alcun conflitto d'interesse in Parlamento quando si è trattato di approvare una legge fatta su misura per attribuire "privilegi" inattaccabili e a spese della collettività.